Le Notti di Cabiria – recensione del film di Federico Fellini

Le Notti di Cabiria film

Le Notti di Cabiria è il film del 1957 diretto da Federico Fellini con protagonisti nel cast Giulietta Masina, Francois Perier, Amedeo Nazzari, Aldo Silvani e Franca Marzi.

 
  • Anno: 1957
  • Regia: Federico Fellini
  • Cast: Giulietta Masina, Francois Perier, Amedeo Nazzari, Aldo Silvani, Franca Marzi

Le Notti di CabiriaConsiderato uno dei capolavori di Federico Fellini insieme a La dolce vita e I Vitelloni, Le Notti di Cabiria vinse il premio Oscar nel 1958 come miglior film straniero. Scritto da Pier Paolo Pasolini, Pinelli e Flaiano, prodotto da Dino De Laurentis, musicato da Nino Rota, Le notti di Cabiria è riconosciuto come uno degli ultimi film di stile neorealista che segna la maturità registica del maestro Fellini, abile sognatore e autore tragico-comico.

In Le Notti di Cabiria si racconta la malinconica storia della giovane Maria “Cabiria” Ceccarelli, svampita giovane nata nella miseria, costretta a prostituirsi nei quartieri poveri della Roma del dopoguerra, a causa della povertà della sua famiglia. Gracile e sola, agita la sua borsetta per farsi riconoscere tra la gente e per trovare il suo posto nel mondo. Tra i primi personaggi “disegnati” perfettamente da Federico Fellini, la piccola Cabiria sembra muoversi a fatica nella sua stessa vita come una delle macchiette riconoscibili nell’antica Commedia dell’Arte (rispetto l’amica Wanda che incarna invece l’ideale della classica battona romana). Interpretata magistralmente da Giulietta Masina (che con questo ruolo vinse il premio come miglior interprete femminile al Festival di Cannes del 1957), Cabiria nonostante le sue precarie condizioni economiche, balla, canta e continua a sognare ad occhi aperti, con una dolcezza inconsueta per una ragazza di “strada”, conservando tutta la sua ingenuità di ragazzina che s’illude di poter trovare l’amore, prima nel “protettore” che invece la sfrutta per rubarle i soldi, e dopo, in un aiutante bellone divo del cinema, Alberto Lazzari, (interpretato da Amedeo Nazzari).

Le Notti di Cabiria La ricerca del riscatto e di un vero amore sembra allontanarsi anche con il bugiardo Oscar che la incontra per caso e la seduce per illuderla ancora una volta chiedendole di sposarlo. E’ questo il dramma centrale del film: l’estremizzazione dell’incapacità di Cabiria nel non esser capace di farsi realmente amare da un uomo.

La sceneggiatura si snoda dentro una struttura narrativa complessa ma equilibrata in cui ogni personaggio influisce sul triste destino della protagonista, che resiste alle angherie della sua esistenza, dimostrando come il bene può superare il male quando si riesce a sorridere, anche nello squallore della vita di strada.

Le Notti di Cabiria, il film premio oscar di Federico Fellini

Secondo Morandini il film “come una sinfonia allaccia tutti i complementari episodi insieme per analogia o per contrasto” grazie alla forte personalità di Cabiria che li giustifica in tutte le scelte che subisce. Tre anni dopo il grande successo de La strada, Fellini emozionò il mondo con questo film definito dalla critica un vero capolavoro che gli valse il David di Donatello come miglior regista del 1957. Secondo molti esperti di cinema il personaggio di Cabiria richiama la piccola Gelsomina del capolavoro con Marcello Mastroianni. Come opera d’ispirazione diretta del film ricordiamo il musical di Neil Simon Sweet Charity del 1966 trasposto al cinema nel 1969 con protagonista Shirley MacLaine e girato dal regista Bob Fosse.

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