Devil è il film del 2010 da un’idea di M. Night Shyamalan diretto da John Erick Dowdle e con protagonisti nel cast Chris Messina, Logan Marshall-Green, Jenny O’Hara, Bojana Novakovic, Bokeem Woodbine.
Devil, la trama
Un gruppo di sconosciuti si ritrova bloccato all’interno di un ascensore. Quando uno di loro viene ritrovato morto dopo un blackout delle luci durato pochi secondi, un poliziotto dovrà far luce sull’accaduto.
Analisi: La storia delle buone idee mal realizzate, affligge il cinema sin dalla sua nascita. Questo Devil, diretto da John Erick Dowdle, è un prodotto potenzialmente affascinante: un’ambientazione claustrofobica, quattro sconosciuti costretti a confrontarsi per salvare la pelle e una cornice soprannaturale a completare il quadro. Niente che non si sia già visto, ma il film fallisce, anche se non miseramente, nel trasmettere quella necessaria dose di angoscia fondamentale a sostenere una sceneggiatura di per sé sì funzionale, ma anche ricca di cliches abusatissimi; la piega soprannaturale è, erroneamente, quasi del tutto palesata all’inizio da una voce fuori campo che narra un’antica leggenda messicana in cui il Diavolo, desideroso di appropriarsi di anime corrotte e perdute, si nasconde tra la gente comune pronto ad uccidere senza remore.
Un espediente, questo,
perfettamente in grado di smorzare la già poca curiosità che
l’intera vicenda sarà in grado di suscitare nello spettatore,
quando invece si sarebbe potuto optare, in fase di scrittura, per
un palesarsi degli eventi più graduale e affascinante. Questo,
forse, è il principale difetto del film, ovvero il suo voler
dichiarare apertamente la sua natura troppo presto (ma c’è da
immaginarsi che fosse necessario farlo, per poterlo pubblicizzare
da subito come la nuova frontiera dell’orrore partorita dalla mente
di M. Night. Shyamalan).
Per quanto
riguarda la regia, ci troviamo dinanzi ad un lavoro svolto con
perizia tecnica ma totalmente privo di qualsiasi guizzo o idea in
grado di donare smalto alle immagini, una debolezza di certo non
aiutata dagli attori, che svolgono decentemente il loro mestiere
senza però strafare. Non manca comunque qualche momento riuscito,
in cui l’assurdità della situazione si fonde con efficacia alla
dimensione demoniaca, ed è da lodare l’uso estremamente sobrio
degli effetti speciali, a favore di un impianto più realistico. Da
dimenticare invece il finale, portatore di un messaggio morale
forzatissimo e fin troppo buonista e accomodante.
Devil è un’esperienza che raggiunge la sufficienza piena ma nulla più , salvato da una buona idea di fondo e da alcune trovate interessanti. Ma, paragonato ad altri thriller soprannaturali di ben altro calibro, finisce inesorabilmente nel dimenticatoio.