Highlander – L’ultimo immortale con Christopher Lambert

Highlander - L'ultimo immortale

Highlander – L’ultimo immortale è il film cult del 1986 diretto da Russel Mulcahy e con protagonisti Christopher Lambert, Sean Connery, Clacy Brown e Roxanne Hart.

 
  • Anno:1986
  • Regia: Russel Mulcahy
  • Cast: Christopher Lambert, Sean Connery, Clacy Brown, Roxanne Hart

New York, Stati Uniti, verso la fine del XX secolo. Mentre le tribune del Madison Square Garden sono al solito gremite di pubblico urlante ed eccitato, nei garage dell’edificio due uomini misteriosi si sfidano a duello…a colpi di spada. Quando uno di essi ha la meglio, conclude la tenzone con la decapitazione del rivale; a questo punto una strana energia si concentra nel corpo dell’uomo che rimane sfinito. Sentendo arrivare le sirene della polizia, il misterioso spadaccino nasconde la sua arma tra le auto parcheggiate e fugge perdendosi fra le tenebre della notte. La spada sarà ritrovata dall’agente Csi Brenda Wyatt (Roxanne Hart) che da quel momento si metterà sulle tracce del presunto assassino.

Quest’uomo dall’identità misteriosa è Russel Edwin Nash (Cristopher Lambert), un affascinante quanto tenebroso antiquario che nasconde un lungo ed oscuro passato. Per la precisione un passato lungo quattro secoli essendo egli nato nelle Highlands scozzesi intorno al 1518 quando era meglio conosciuto come Connor MacLeod. MacLeod/Nash è un immortale, un uomo appartenente ad un ristretto gruppo di eletti che non possono morire se non per mano di uno di essi e non prima di essere decapitati. Dopo quattrocento anni una strana forza oscura richiama tutti gli immortali, sopravvissuti a secoli di duelli, all’adunanza finale che decreterà l’unico destinato a vivere e sopraffare tutti gli altri. L’adunanza è prevista proprio a New York e Nash non può sottrarsi al suo destino. Ne rimarrà soltanto uno.

Highlander – L’ultimo immortale

Highlander - L'ultimo immortaleHighlander – L’ultimo immortale è un film del 1986 diretto da Russel Mulcahy e scritto a sei mani da Gregory Widen, Peter Bellwood e Larry Ferguson. Questo film ha rappresentato indubbiamente un cult per gli anni ’80 offrendo al pubblico una serie di peculiarità che hanno immediatamente catturato l’attenzione ed il gradimento degli spettatori. Da una sceneggiatura intrigante e romanzesca, ad un cast di primissimo livello, sino ad arrivare a effetti speciali che oggi possono apparire modesti se non pretestuosi ma per il tempo non comuni; e per finire una delle colonne sonore più indovinate di sempre.

Come detto il cast ha avuto un ruolo fondamentale per il successo del film: Cristopher Lambert, come confermerà la sua carriera successiva, non è certamente un attore di prim’ordine ma arriva a questo film nel momento giusto e con le caratteristiche adatte al personaggio. Il suo volto inespressivo e vagamente cupo è congeniale alla parte, Lambert appare perfetto nei panni del misterioso antiquario dal passato oscuro.

Ma sono altri due i personaggi rimasti scolpiti nell’immaginario collettivo: Ramirez interpretato da uno splendido Sean Connery e il Kurgan magistralmente impersonato dal bravissimo Clancy Brown.

Connery inizierà con questo film il primo di tre successi strepitosi in cui interpreterà tre dei suoi personaggi più indovinati e che apriranno la seconda e forse più appagante e riconosciuta parte della sua carriera artistica. Infatti Il nome della rosa di J.J.Annoud, in cui interpreta straordinariamente il domenicano Guglielmo da Baskerville è dello stesso anno di Highlander,  mentre “Gli Intoccabili” di Coppola, in cui veste i panni del sergente Malone, è girato solo due anni dopo.

Oltre al cast, di Highlander – L’ultimo immortale rimane scolpita nella memoria l’indimenticabile colonna sonora firmata dai Queen, gruppo rock che proprio in quell’anno suggellava la sua straordinaria popolarità con lo storico concerto di Wembley.

Sette pezzi incredibili come Kind of magic, Princes of Universe, Hammer to fall e soprattutto la canzone che Freddie Mercury scrisse appositamente per il film e che più si identifica con esso: Who wants to live forever.

Highlander - L'ultimo immortale

Il binomio film-Queen è apparso da subito come indissolubile e considerato il successo ed il seguito che la band inglese aveva in quel preciso momento possiamo tranquillamente affermare che proprio la popolarità dei Queen sia stata un traino determinante per il film stesso. A conferma di quanto la produzione volesse rimarcare questo legame ricordiamo il video-clip di Princes of Universe in cui Lambert duella armato di spada con lo stesso Freddie Mercury armato a sua volta con l’asta del microfono.

Highlander – L’ultimo immortale di Russel Mulcahy è avvincente e sorretto da una sceneggiatura complessa ma ben costruita, effetti speciali virtuosi e ambiziosi per il tempo, un cast indovinato e come detto una mitica colonna sonora. Ma allora perché oggi, dopo 25 anni, questo film non è ricordato da tutti come un cult o meglio come un film degno di considerazione? Molti ne sottolineano difetti e limiti legati ad attori poco apprezzati e capaci (Lambert appunto) oppure ad artifici tecnici pretestuosi e ridicoli. A rovinare la reputazione del film è in realtà qualcos’altro, un male ed una debolezza dell’industria cinematografica che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede: l’inflazionamento incontrollato.

Cinque anni dopo Highlander – L’ultimo immortale viene girato, sempre ad opera di Russell Mulcahy, Highlander II e solo tre anni dopo il terzo drammatico capitolo diretto da A. Morahan.

Ma il processo irrefrenabile che porta ad inflazionare e quindi svalutare l’immagine dell’Highlander e del suo personaggio è solo all’inizio. Seguiranno infatti serie televisive, sequel e prequel oltre ad un ultimo tragico lungometraggio girato nel 2000 da D. Aarniokosky, Highlander. Endgame. Anche in quest’ultimo e pessimo prodotto cinematografico troviamo l’interpretazione di Lambert oltre che di Adrian Paul nei panni di Duncan MacLeod, il personaggio protagonista della serie tv. Questo eccessivo sfruttamento del proprio personaggio ne ha indubbiamente indebolito lo spessore e la credibilità, un errore che Lambert ha pagato a caro prezzo sulla sua pelle e sulla sua successiva carriera.

Il primo e apprezzabilissimo film di Highlander – L’ultimo immortale è di fatto rimasto vittima del suo stesso enorme successo che ha generato una pletora di scadenti imitazioni, surrogati e improbabili sequel. Abusare del successo ottenuto dal film e sfruttarne sino a distruggerla l’immagine, è un errore, per non dire orrore, che in questi ultimi anni si ripete ormai costantemente e scientificamente per ogni pellicola di successo.

Purtroppo lo scempio per quanto riguarda Highlander non sembra aver ancora fine; infatti dopo dieci anni i produttori di Hollywwod tornano alla carica e promettono un nuovo quanto improbabile capitolo della saga: un reboot previsto per il 2012 e con un cast ancora da scoprire. I diritti sono di proprietà della Summer Entertainment che dopo aver pensato al regista di Fast and Furious Justin Lin, ha dovuto virare su Juan Carlos Fresnadillo.

Ma le tragiche notizie non finiscono qui perché sembra ormai certo che la sceneggiatura sia stata affidata a Melissa Rosenberg già autrice della Twilight saga. Cosa possiamo dire? Il primo e martoriato film della serie Highlander si incentrava sulla mitica frase: “…ne rimarrà soltanto uno!”…noi dopo 25 anni ci chiediamo perché i produttori non abbiamo seguito questo saggio consiglio.

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