Terminator: recensione del film di James Cameron

Terminator Arnold Schwarzenegger

Terminator è il film culto del 1984 diretto da James Cameron e con protagonisti nel cast Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Michael Biehn, Paul Winfield e Lance Henriksen.

 
  • Anno: 1984
  • Regia: James Cameron
  • Cast: Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Michael Biehn, Paul Winfield, Lance Henriksen

Terminator: la trama

1984. Un cyborg proveniente dal 2029 fa il suo arrivo a Los Angeles attraverso un viaggio temporale con lo scopo di uccidere una certa Sarah Connor, una mite ragazza che si mantiene agli studi lavorando come cameriera in un diner. La donna è infatti destinata a diventare la madre di John Connor, capo della resistenza contro un regime dispotico delle macchine. Insieme al cyborg arriva nella Los Angeles contemporanea un altro essere proveniente dal futuro, è un uomo, Kyle Reese, inviato nel 1984 proprio da John Connor per proteggere la donna.

Il cyborg è dotato di sembianze umane, con tessuto esterno organico, e non conoscendo l’identità della vittima designata inizia ad uccidere sistematicamente le omonime di Sarah seguendo l’elenco telefonico di Los Angeles. Seguendo la notizia degli omicidi ad un notiziario, Sarah si accorge che potrebbe essere la prossima vittima. Inizia così per Sarah, aiutata da Kyle, una corsa contro il tempo per sfuggire dalle grinfie del Terminator.

Terminator l’icona di fantascienza degli anni 80′

Terminator (The Terminator) è un film del 1984 diretto da James Cameron, primo di un fortunato ciclo cinematografico che vede ad oggi tre sequel.

Ciò che rende il film avvincente è senza dubbio la trama, scritta a quattro mani dallo stesso Cameron insieme Gale Anne Hurd. Una storia di intrecci temporali e continui flash-back che rischiano di far smarrire lo spettatore comune, ma non gli amanti del genere, i quali hanno finito irrimediabilmente per innamorarsi della saga. Benché abbia ormai quasi trent’anni questa pellicola appare tutt’oggi ancora moderna, tanto per la storia quanto per gli effetti utilizzati, principalmente frutto del truccatore Stan Winston, responsabile anche di un’altra icona dello Sci-Fi anni ’80: Predator.

TerminatorIl ruolo di Terminator fu affidato ad Arnold Schwarzenegger che apparirà anche nei due sequel successivi, prima di diventare Governatore della California, e che concederà un piccolo cameo in Terminator Salvation. L’attore americano di origine austriaca, che già si era messo in luce con Conan il barbaro, grazie a questo ruolo divenne una star hollywoodiana, generando un autentico mito cinematografico in sole 17 battute! Infatti per tutto il film, il cyborg venuto dal futuro parla solamente diciassette volte.

L’imponenza fisica di Swarky gli consentiva naturalmente di essere adatto al ruolo e abbastanza inquietante, tuttavia l’attore si allenò per diversi mesi allo scopo di rendere plausibile e realistico il suo modo di utilizzare le armi. I suoi sforzi furono premiati in quanto nel novembre del 1984 gli venne dedicata la copertina della rivista specialistica Soldier of Fortune nella quale veniva elogiato proprio il realismo con cui Arnold impugnava le armi nel film.

In realtà Arnold Schwarzenegger, in un primo momento, era stato scritturato per la parte di Kyle Reese, ma letta la sceneggiatura l’attore convinse Cameron a dargli la parte del cattivo. Nella sceneggiatura iniziale il Terminator doveva avere un fisico normale per potersi confondere meglio con le persone e per quel ruolo era stato previsto l’attore Lance Henriksen, il quale ha comunque una parte nel film: è il poliziotto che inizialmente indaga sui misteriosi omicidi delle varie Sarah Connor.

Il film è costato solo 6,5 milioni di dollari a fronte di un incasso a livello mondiale di circa 78 milioni di dollari, mentre per il sequel – Terminator 2 – Il giorno del giudizio – le spese di produzione si sono aggirate intorno ai 100 milioni. Il regista James Cameron si è ritagliato un cameo nel primo film: è l’uomo nella pizzeria dove Sarah capisce di essere sotto tiro che sta in piedi accanto al telefono pubblico.

Linda Hamilton, che interpreta Sarah Connor, si ruppe una caviglia poco prima della produzione del film, tuttavia la produzione non si interruppe nè aspettò e sue esigenze, imponendole di fasciare la ferita per mettersi in condizione di recitare le scene di inseguimento a piedi.

Nel 2008 il film è stato inserito nella lista del National Film Registry statunitense, ente preposto alla conservazione di pellicole ritenute, per motivi vari, di particolare interesse.

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