Stranger Things – Stagione 5: l’ultimo viaggio nel Sottosopra parte da Lucca Comics

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Lucca, Teatro del Giglio. C’è aria di nostalgia e magia nella sala più elegante della fiera. Sul palco, i fratelli Matt e Ross Duffer guardano il pubblico un po’ increduli di aver cambiato un pezzo di cultura pop. Accanto a loro, i quattro ragazzi di Hawkins – ormai giovani adulti – Finn Wolfhard, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin e Noah Schnapp. Tutti insieme per salutare l’Italia e parlare della quinta e ultima stagione di Stranger Things, la serie cult di Netflix che ha fatto sognare (e urlare) milioni di spettatori (qui il trailer).

L’evento è la ciliegina sulla torta del programma dell’Area MOVIE curato da QMI. Un incontro che ha mescolato ricordi, emozioni e un pizzico di malinconia: il “Sottosopra” sta per richiudersi, ma non prima di un ultimo, epico atto.

I Duffer: “Abbiamo iniziato a scrivere dalla fine”

La prima rivelazione arriva da Matt Duffer, che racconta il dietro le quinte della scrittura della stagione finale come un piccolo rituale ossessivo.

“È stato un processo strano,” confessa. “Sapevamo già sette anni fa come sarebbe finita. Abbiamo iniziato a lavorare dalla fine, dagli ultimi quaranta minuti. Dovevano essere perfetti. Poi abbiamo costruito tutto il resto intorno a quel momento.”

Ross Duffer aggiunge, con un tono più intimo:

“Per noi Stranger Things è sempre stata una storia di personaggi e di emozioni. Ma questa stagione parla anche di noi, del nostro percorso. È un addio, e abbiamo capito che tipo di emozioni vogliamo lasciare al pubblico: qualcosa di profondo, che resti.”

Foto di Chiara Guida

Crescere a Hawkins: tra amicizia, paure e metamorfosi

Cresciuti davanti alla macchina da presa, i protagonisti hanno raccontato quanto la serie abbia intrecciato le loro vite a quelle dei personaggi.

Finn Wolfhard – che interpreta Mike Wheeler, il leader del gruppo – riflette con ironia e un pizzico di nostalgia:

“Mike è cambiato tantissimo, in modi normali ma in circostanze decisamente strane. È un po’ come noi: non abbiamo combattuto mostri, ma abbiamo avuto un’infanzia insolita. Nella nuova stagione Mike farà di tutto per tenere unito il gruppo. È il suo modo di crescere.”

Gaten Matarazzo, il volto dell’irresistibile Dustin, ammette che questa stagione lo ha messo alla prova come attore:

“Amo interpretare Dustin, ma stavolta è stato più difficile. Affronta un inizio tosto, la perdita di un amico. È la prima volta che il gruppo sperimenta un lutto così, e per me è stato intenso portarlo sullo schermo.”

Per Caleb McLaughlin, Lucas è diventato un personaggio dalle mille sfumature:

“All’inizio era scettico e sempre sulla difensiva. Ora, invece, è più aperto e consapevole. Il rapporto con Max lo ha cambiato. Lucas rappresenta la resilienza e la passione per gli amici, e nella stagione finale vedrete tutte le sue sfaccettature.”

Infine, Noah Schnapp parla con grande dolcezza di Will Byers, il personaggio che più di tutti ha attraversato il dolore e la crescita:

“Will è il cuore emotivo della serie. I Duffer hanno saputo raccontarlo con realismo, stagione dopo stagione. Questa volta il suo percorso arriva a una conclusione bella e importante: Will impara ad accettarsi per quello che è. È il filo rosso che lega tutto Stranger Things.”

Foto di Chiara Guida

Le scene del cuore (e qualche lacrima)

Quando arriva il momento dei ricordi, il tono si fa più intimo. I Duffer e gli attori ripercorrono i momenti che resteranno per sempre impressi nella loro memoria.

Ross Duffer non ha dubbi:

“La scena più cara per me resta la prima, quella in cui i ragazzi giocano a Dungeons & Dragons. Non avevamo ancora nulla, solo un sogno. Ma vederli lì, nei costumi, mi ha riportato alla mia infanzia.”

Matt Duffer annuisce:

“Siamo gemelli, quindi penso esattamente la stessa cosa. Quel primo giorno di riprese, e poi l’ultimo: due estremi che racchiudono tutto il nostro viaggio.”

Finn Wolfhard sorride, un po’ nostalgico:

“Non posso dire troppo, ma l’ultima scena che abbiamo girato tutti insieme è uno dei momenti più belli della mia vita. E poi ricordo le scene nel centro commerciale della terza stagione: pura magia anni ’80.”

Gaten Matarazzo torna anche lui alle origini:

“La prima scena, quella nella cantina. È stato impossibile restare seri, ma da lì è nato tutto. È stato l’inizio delle nostre carriere e, in un certo senso, delle nostre vite.”

Caleb McLaughlin cita invece un momento più personale:

“Nella stagione 4 la storia di Lucas rispecchiava la mia. Cercavo me stesso, proprio come lui. È stata la stagione più impegnativa e quella che mi ha fatto crescere di più come attore.”

E poi c’è Noah Schnapp, che si commuove ricordando il suo legame con Winona Ryder:

“La prima scena davvero emotiva che ho girato è stata con lei. Ero nervosissimo, ma Winona mi ha aiutato tantissimo. È stata una figura protettiva, quasi materna. Ci ha insegnato a stare sul set e a credere nelle nostre emozioni.”

Foto di Chiara Guida

Un addio che sa di casa

Mentre il pubblico applaude e i riflettori si abbassano, una cosa è chiara: Stranger Things non è solo una serie, ma un pezzo di crescita collettiva. Per i Duffer, per i ragazzi, per chi l’ha guardata fin dal primo giorno.

L’ultima stagione promette di essere un concentrato di emozioni, nostalgia e closure. E se davvero “la fine” è il punto da cui tutto è cominciato, allora Stranger Things 5 sarà l’addio perfetto a un fenomeno che, come il Sottosopra, ha saputo ribaltare il mondo.

Stranger Things – Stagione 5 arriverà in tre parti:

  • Il VOLUME 1 (ep.1-4) debutta il 27 novembre 2025,
  • il VOLUME 2 (ep. 5-7) il 26 dicembre 2025 e
  • l’EPISODIO FINALE il 1º gennaio 2026
Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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