IT: Welcome to Derry continua a espandere il suo universo narrativo, e il co-creatore Jason Fuchs ha spiegato come il coinvolgimento diretto di Stephen King abbia profondamente influenzato l’approccio della serie alla nuova esplorazione delle origini di Pennywise. L’episodio 7 introduce infatti i flashback dedicati a Bob Gray, l’uomo che interpretava Pennywise il Clown Ballerino, svelando come e perché IT abbia scelto proprio quella forma.
In una conversazione con ScreenRant, Fuchs ha raccontato come lui e i co-creatori Andy e Barbara Muschietti abbiano affrontato il rischio di dare risposte a misteri che, nei romanzi di King, sono sempre rimasti volutamente celati. Proprio per questo, l’autore è stato coinvolto attivamente nelle decisioni creative più delicate, dando pareri, feedback e approvazioni dirette su ogni passaggio chiave del passato di Gray, sulla sua connessione con Mrs. Kersh, e sulle ragioni che hanno portato IT a scegliere l’identità del clown.
Fuchs sottolinea come la presenza di King sia stata una sorta di “rete di sicurezza”:
“Se stai affrontando i misteri amati dai lettori, devi essere certo che le risposte siano davvero soddisfacenti. Con King come partner, abbiamo potuto chiedergli direttamente: ‘E se la storia fosse questa?’ Sapere che ci approvava ci ha dato il coraggio di osare.”
Bob Gray tra mito e realtà
Uno dei temi più complessi è sempre stato stabilire quanto del passato di Bob Gray fosse reale. Nei film, IT racconta a Beverly Marsh una versione distorta della sua storia attraverso la figura di Mrs. Kersh, lasciando aperto il dubbio:
È mai esistito davvero un Bob Gray? O era tutto un inganno di IT?
La serie sceglie di indagare questo confine, mostrando come Gray venisse adorato dai bambini durante le sue performance da clown. È proprio grazie a questa attrazione – non alla paura – che IT nota in lui la forma perfetta per avvicinarsi alle sue future vittime. I flashback mostrano anche il momento in cui l’entità aliena trascina Gray nei boschi, dove l’uomo sembra incontrare una sanguinosa fine.
Accanto a questo, l’episodio approfondisce la relazione fra Gray e sua figlia, Periwinkle, che in età adulta diventerà la misteriosa Mrs. Kersh. Convinta per anni che IT fosse suo padre, arriverà perfino a condurre nuove vittime verso la creatura, fino al tragico epilogo nell’episodio 7.
Il supporto pubblico di Stephen King
Oltre a collaborare attivamente alla costruzione della storia, King ha espresso più volte il suo entusiasmo per la serie. Welcome to Derry è stata inclusa tra le sue cinque raccomandazioni per Halloween e, alla vigilia dell’episodio 7, l’autore ha scritto su Threads:
“Gli ultimi due episodi sono dinamite.”
Un appoggio significativo, soprattutto considerando che King in passato non sempre ha approvato gli adattamenti delle sue opere, come accadde con Shining di Stanley Kubrick.
Il futuro della serie: stagioni 2 e 3 già pianificate
Se rinnovata, IT: Welcome to Derry approfondirà ulteriormente la mitologia del personaggio. La produzione ha già ipotizzato un percorso narrativo che porterebbe:
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Stagione 2: ambientata nel 1935, durante un precedente ciclo di attività di IT.
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Stagione 3: ambientata nel 1908, anno in cui si svolgono i flashback di Gray, permettendo così di esplorare più a fondo la sua storia e il suo incontro con l’entità nei boschi.
Il rinnovato coinvolgimento di King suggerisce che la serie potrebbe espandere l’universo di Pennywise come mai prima d’ora, sempre con il rispetto e la supervisione del suo creatore.
