Bridgerton 3, recensione della serie con Nicola Coughlan

La serie arriva su Netflix il 16 maggio, con i primi 4 episodi, seguito dagli ultimi 4 il 13 giugno.

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A due anni di distanza dal secondo ciclo di stampo austeniano, arriva su Netflix Bridgerton 3, disponibile in piattaforma dal 16 maggio con i primi 4 episodi. Shonda Rhimes torna a mettere mano al materiale originale di Julia Quinn dedicandosi questa volta non direttamente a uno dei figli della famiglia titolare, ma a un personaggio diverso, che in entrambe le stagioni già distribuite ha raccolto grande consenso da parte del pubblico: Penelope Featherington. Sarà l’impacciata e ancora nubile dirimpettaia dei Bridgerton la protagonista della stagione e verrà finalmente messo al centro dell’attenzione degli spettatori il suo amore per Colin, che alla fine della seconda stagione era partito per un viaggio formativo in Europa.

 

Bridgerton terza stagioneBridgerton 3, la trama: dove eravamo rimasti

Ma dove eravamo rimasti? Avevamo lasciato Anthony felicemente sposato con Kate Sharma, dopo un riluttante corteggiamento e ora è tempo di una nuova stagione di balli e “accoppiamenti” e i Bridgerton hanno un’altra giovane donna in età da marito da presentare ufficialmente a corte. Dopo il “fallimento” con Eloise, che non ha voluto trovare marito nella sua stagione di debutto, la Lady vedova Bridgerton presenta ora alla Regina la sua sesta figlia, Francesca, una fanciulla talentuosa e solitaria, che ambisce al matrimonio principalmente per scappare dalla confusione della sua casa paterna. Intanto, la vera protagonista di questo ciclo, Penelope, si trova ad affrontare l’ennesima stagione da nubile, mentre le sue sorelle sono infelicemente sposate e cercano di concepire un erede al titolo del loro padre defunto.

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BridgertonLa giovane, che si è rivelata essere Lady Whistledown, ha interrotto la sua amicizia con Eloise, che avendo scoperto il suo segreto, non le perdona il fatto di averla quasi rovinata nella stagione precedente e ora si trova a sperimentare una forma di solitudine nuova e totale, che non le offre nemmeno il conforto di quell’unica sincera amica e dei pomeriggi a casa Bridgerton. Il ritorno in città di Colin metterà di nuovo Penelope di fronte ai suoi sentimenti repressi, ma la sua volontà di cambiare la sua sorte la spingeranno a chiedere proprio all’amico una mano per “imparare” a farsi corteggiare.

Segreti e passioni

Misteri, passioni ardenti e segreti pronti a esplodere sono il vero motore della prima parte di Bridgerton 3 che dà finalmente spazio a uno dei personaggi più interessanti della serie, quello interpretato da Nicola Coughlan. È interessante come, per una volta, al centro della narrazione non ci sia un Bridgerton e come la nuova protagonista sia lontana dai canoni estetici che invece i rampolli della famiglia titolare rispecchiano in pieno. Non solo. Penelope dimostra grande senso di realtà e una volontà di ferro, dal momento che, provenendo da un contesto che suo malgrado la imbarazza, cerca una via di emancipazione, rimanendo nei canoni della società in cui vive ma modificando il corso della sua vita secondo scelte fuori dalla volontà materna. Il makeover è un elemento esteriore che dispone in maniera diversa nei confronti della ragazza l’intera corte, ma che corrisponde a una risoluzione interna autodeterminate molto importante per lo sviluppo e la crescita del personaggio.

Penelope al centro dell’attenzione

Chiaramente Penelope dovrà gestire non solo una serie di attenzioni inedite, ma anche il suo segreto, e lo scandalo nel quale si lancerà da sola, auto-sabotandosi, permettendo a Lady Whistledown di spettegolare anche su se stessa, per evitare sospetti. Non solo, la giovane donna dovrà confrontarsi con l’amore per Colin e quello per Eloise, sentimenti entrambi fortissimi e ugualmente importanti nella sua scala di valori. Forse è proprio questa la chiave del personaggio e del fatto che è così amato dai fan.

Quello che lo showrunner Jess Brownell riesce a costruire è un racconto sempre molto leggero, in pieno stile Bridgerton, ma arricchito di trame e personaggi sfaccettati, che popolano la corte della regina Charlotte con vitalità, generando un ramificato sistema di intrecci che tengono altissima l’attenzione. Senza citare il valore produttivo altissimo della serie, che per questa terza stagione sembra aver dato il meglio di sé, nello splendore di costumi e location, sempre più opulenti e sfarzosi.

Bridgerton 3 Colin PenelopeAbbandonando la sua componente “politica” in cui vengono dichiarate in maniera esplicita e talvolta maldestra le ingiustizie sociali e le discriminazioni in base all’etnia e al genere, Bridgerton 3 si riappropria con orgoglio e maestria di quello spirito frivolo che ne costituisce il principale elemento di fascino. Lasciando lo spettatore a bocca aperta per la sorpresa del midseason finale, in attesa della seconda pare della stagione, in arrivo il 13 giugno.

Sommario

Bridgerton 3 si riappropria con orgoglio e maestria di quello spirito frivolo che ne costituisce il principale elemento di fascino
Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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