Come diventare ricchi, la recensione della docuserie su Netflix

Ramit Sethi, host dello show, aiuta alcune persone a pianificare la loro vita da ricchi seguendo la logica del risparmio e dell'investimento

Come diventare ricchi recensione docuserie

Che lo si voglia ammettere o meno, gran parte della vita di un individuo ruota attorno al denaro. È fonte di soddisfazioni, sicurezze e tranquillità. Viviamo in una società che ci ha cresciuti secondo la logica del capitalismo, per la quale la nostra felicità è direttamente proporzionale a quanto abbiamo nel portafogli e, ancor di più, a quanto possiamo spendere. Il denaro è anche in grado di manipolarci, molte delle nostre emozioni dipendono dagli zeri che appaiono sul nostro conto corrente e, a volte, esso diventa persino una droga. Ne siamo assuefatti, più abbiamo e più vogliamo.

Il desiderio d’essere ricchi non è cosa rara: desideriamo tutti raggiungere una modesta stabilità economica, avere le spalle coperte per il futuro incerto e non pensare a dover fare i conti in tasca ogni qual volta strisciamo la carta di credito. La verità è questa: i soldi costituiscono l’80% del benessere di una persona, ed è un dato di fatto. Appurato questo, è da aggiungere che il nostro modo di intendere l’agio e la felicità è strettamente connesso al nostro concetto di ricchezza. Perché questa non è solo figlia del consumismo, ma varia – e si declina – in base ai propri obiettivi personali e alle priorità di ogni singolo, mai uguali alle altre e non tutte superficiali.

L’unico comune denominatore è la modalità di raggiungimento di tale ricchezza. Ed ecco la missione di Come diventare ricchi, nuovo show Netflix che cerca di dare delle vere e proprie direttive per avere più denaro ed evitare il collasso. L’host del programma è Ramit Sethi, imprenditore americano nonché consulente finanziario, con un bestseller del New York Times alle spalle intitolato proprio I Will Teach You to Be Rich, e la cui serie ne ricalca il contenuto, plasmandosi in un prodotto audiovisivo molto appetibile. Come diventare ricchi approda sul catalogo della piattaforma il 18 aprile.

Come diventare ricchi, la trama

Ramit Sethi è, oltre che un imprenditore, un consulente finanziario personale. Suo compito è quello di aiutare otto nuclei familiari che si trovano in difficoltà economiche, a preventivare, risparmiare e spendere denaro nel tempo, considerando i rischi finanziari in cui incorrono e le prospettive future a livello di profitto. A ognuno Sethi affida un’agenda nella quale pianificare la loro vita da ricchi, e cerca di far compiere loro scelte che possano essere fruttuose sia nel presente che nel futuro, impedendo loro di perdere il controllo sui propri fondi. In parallelo alle storie, l’imprenditore spiega al suo pubblico quali sono i principi e le azioni fondamentali da perseguire per poter raggiungere un’ottimale situazione economica, secondo una logica del risparmio e dell’investimento che, se applicata, permette la ricchezza.

Siamo in grado di gestire il nostro denaro?

Prima di addentrarci nei meandri dello show, in cui i soldi sono la chiave di volta attorno alla quale ruotano tutte le storie incasellate, è bene capire qual è il giusto approccio al denaro suggerito da molti mentori dell’online marketing. Che si rivela essere lo stesso spiegato da Ramit Sethi. Qualcuno che in questo mondo ci naviga da un po’ conoscerà di certo Luca De Stefani, in arte Big Luca, un coach il cui modus operandi è oggetto di molte controversie. Lo prendiamo come esempio solo perché è – in Italia – il più conosciuto. Apertosi la Big Luca International, ha iniziato a occuparsi di corsi inerenti alla creazione di un proprio business, a cui sono seguite lezioni su come monetizzare e sul corretto mindset da avere.

Partiamo, dunque, dalle parole di Luca De Stefani: un persona ricca non è quella che guadagna molti soldi e li spende tutti, rimanendo al verde, ma quella che al contrario risparmia, investe e solo successivamente consuma. Ricco è perciò colui il quale possiede un cuscinetto liquido di denaro in banca. È su questa stessa affermazione che verte tutto lo show, il quale punta a fissare degli specifici criteri su come assumere il controllo della propria vita e, di conseguenza, delle proprie finanze. Una formula vincente ma anche furba, quella di Netflix, propinata recentemente con il film documentario Get smart with Money, che propone nelle offerte un argomento universale e, al tempo stesso, invitante, capace di attrarre il pubblico come il miele con le api.

La composizione visiva e narrativa del programma funziona tutta, dalla prima battuta fino alla punch line: lo show riesce a coniugare molto bene la sua natura formativa, nella quale è protagonista la spiegazione lucida delle regole da seguire secondo Ramit Sethi, e quella di intrattenimento, che va ad applicare lo schema presentato ai singoli casi, sciorinando quindi delle storie molto diverse fra loro. E che si rivelano nel complesso parecchio stimolanti.

Mantenere i propri obiettivi

Il programma, nelle sue otto puntate dalla durata di mezz’ora, non si impantana perciò in un solo racconto ma ne analizza ben otto, mettendo lo spettatore in contatto (quasi) diretto con individui che, chi più chi meno, vivono le sue stesse problematiche, e nei quali può rispecchiarsi e persino riflettere. Innescando questo tipo di rapporto, la curiosità è doppia: non solo si vuole sapere qual è il percorso corretto da seguire per gestire il proprio denaro e pianificare le azioni, ma anche se è realmente possibile ottenere dei buoni risultati in base agli esempi che lo stesso show fornisce. Il tutto mostrato attraverso una costruzione narrativa dinamica, ritmicamente veloce, nella quale storie, testimonianze e “lezioni”, si alternano assiduamente affinché si possa guardare il programma da molte prospettive.

Avendo così anche differenti soluzioni in base alla propria condizione, che vanno dal come risparmiare, al quando cambiare lavoro, come spendere con oculatezza, sistemare i propri conti correnti, in cosa investire e come governare le spese di una casa (o di un matrimonio). La soglia di attenzione perciò non si abbassa mai e le ragioni sono due. La prima è che l’operazione svolta sugli intervistati non si limita a delineare semplicisticamente la loro visione di ricchezza, ma cerca di esplorare a fondo il loro status socio-culturale, la loro psicologia, affrontandone i timori, le ansie, gli inceppamenti interni al nucleo familiare (molto spesso diventando quasi momenti di terapia di coppia), cercando così di arrivare alle ragioni più intime e profonde che li spinge a voler avere (o mantenere) una cospicua somma di denaro.

La seconda sono le svariate informazioni da assorbire, costanti, pragmatiche e chiare, merito non solo del montaggio fluido, ma soprattutto dell’appeal dell’host e del suo disquisire con lo spettatore in maniera semplice e stuzzicante. Quasi come se sullo schermo si avesse un intimo amico, il quale in via confidenziale elargisce consigli su come vivere nell’agio senza commettere errori. Per chiunque abbia voglia di cimentarsi in una docuserie leggera, istruttiva e al contempo godibile, Come diventare ricchi è la scelta ideale. Uno show coinvolgente che permette di interfacciarsi su quelli che sono i desideri comuni, andando però a ragionare a più riprese su cosa realmente significhi doversi gestire il proprio denaro, per poter evitare sperperi e conti in rosso. Facendoci infine capire quanto un elevato o scarso profitto possa influenzarci quotidianamente, persino nelle relazioni, senza neanche rendercene conto.

- Pubblicità -
RASSEGNA PANORAMICA
Voto di Valeria Maiolino
Articolo precedenteCSC e SNGCI: una giornata dedicata al ricordo di Valentina Pedicini
Articolo successivoDaliland: al cinema dal 25 Maggio il biopic con Ben Kingsley su Salvador Dalí
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.
come-diventare-ricchiCome diventare ricchi è uno show coinvolgente che permette di interfacciarsi su quelli che sono i desideri comuni, andando però a ragionare a più riprese su cosa realmente significhi doversi gestire il proprio denaro, per poter evitare sperperi e conti in rosso. Facendoci capire quanto un elevato o scarso profitto possa influenzarci quotidianamente, persino nelle relazioni, senza neanche rendercene conto.