Dynasty 5: recensione della quinta stagione della serie Netflix

Prodotta da Josh Schwartz, la storia si conclude fornendo allo spettatore una famiglia Carrington molto più consapevole e matura

Dynasty 5 Recensione

Nel ventaglio di proposte di Netflix è approdato Dynasty 5, l’ultima stagione del reboot basato sulla serie omonima degli anni ’80 andata in onda dal 1981 al 1989 su ABC. Complice il calo di ascolti, e considerato anche il periodo ballerino della The CW nel periodo di vendita, il 12 maggio del 2022 è stata dichiarata la cancellazione.

 

Sull’emittente americana, la complessa storia della famiglia Carrington si è conclusa prima dell’estate e ora, su Netflix Italia, seppur non sia stata rinnovata, si è posizionata nella Top 10 delle serie TV più viste.

Dynasty 5, la trama

La quarta stagione si era conclusa con Fallon (Elizabeth Gillies) ferita da un proiettile da arma da fuoco. Dopo il suo tradimento con Colin, il matrimonio con Liam (Adam Huber) è sul filo del rasoio. I due cercano un modo per ritrovarsi e recuperare quel che hanno perso. Nel frattempo Blake (Grant Show) è impegnato nell’inaugurazione del Joseph Anders Airport insieme alla moglie Cristal (Daniella Alonso).

Alexis (Elaine Hendrix) è sempre più decisa a sostenere la sua nuova azienda con il figlio Adam (Sam Underwood), mentre Dominique (Michael Michele) si impegna per metterle i bastoni fra le ruote. Le dinamiche fra i Carrington cominciano a farsi sempre più bollenti, provocando una serie di rotture nella famiglia che culminano nel finale in una grande sorpresa.

I Carrington: una famiglia dalle mille sfaccettature

Dynasty 5 presenta una trama decisamente corale. Tutti i personaggi sono posizionati sulla scacchiera in maniera ordinata e ognuno di loro ha una trama specifica ed esaustiva. Seppur siano tutti dotati di una storia e caratteristica specifica, che si intreccia perfettamente alle altre sotto-trame, è pur vero che alcune di queste risultino abbastanza superflue e non aggiungano niente di più a quella principale.

In particolar modo, nella carovana dei personaggi che devono trovare il loro posto nel mondo, quella di Michael Culhane è retta da dinamiche molto deboli. Il personaggio si è già sufficientemente esaurito nelle stagioni precedenti, e il suo progredire nella storia appesantisce di parecchio la fluidità della trama.

Dynasty 5 si attorciglia nella rete dell’amore, del potere, dell’intrigo e della passione. Sono proprio i continui cliffhanger che costellano tutta la diegesi della serie che costituiscono la sua carta vincente. La famiglia Carrington viene rappresentata in tutte le sue sfaccettature. Si sbriciola man mano che gli eventi prendono forma, per poi unirsi nuovamente nella risoluzione. Ogni suo membro è completo, si è snodato nelle difficoltà della vita, le ha affrontate e ne è riemerso ogni volta con un valore aggiunto.

Fallon, donna, moglie e madre

Il personaggio meglio delineato e strutturato è di sicuro Fallon Carrington. Il percorso che lei affronta, sia dentro di sé che nella società, la rende una persona realizzata al cento per cento. Fallon è la rappresentazione della donna che si mette in discussione, che sbaglia, cerca di risolvere il problema, e combatte sia per garantirsi il suo posto nel mondo sia per tutelare la sua famiglia.

Il viaggio che intraprende alla ricerca di ciò che realmente la appaga, la rende in questa stagione il personaggio più forte, oltre che quello maggiormente risoluto. È la prova concreta che nella vita non bisogna mai arrendersi e che gli ostacoli si possono superare, l’importante è credere realmente in essi e non perdere di vista l’obiettivo.

Insieme a Fallon vengono affrontati molti temi attuali: la donna nel matrimonio e nel lavoro, l’infertilità, la lotta per avere un figlio e la malattia. Interpretata da una superba Elizabeth Gillies, Fallon, battaglia dopo battaglia, riesce a trovare la strada che la riconduce a se stessa, alla sua versione migliore e più adulta, in un’evoluzione prorompente del suo personaggio. Dynasty 5 è giunto alla fine. Ciò che rimane però è il suo insegnamento: non importa cosa la vita ti ponga davanti, se si ha la famiglia accanto tutto si può superare.

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RASSEGNA PANORAMICA
Valeria Maiolino
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Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.
dynasty-5-serie-netflixNell'ultima stagione di Dynasty vengono scoperte tutte le carte dei personaggi, in modo tale che completino la loro evoluzione. Nessuno è lasciato indietro e ogni singolo membro della famiglia Carrington riesce a trovare il suo posto nel mondo senza farlo essere una nota stonata.