The Looming Tower: recensione della nuova serie Amazon Prime

The Looming Tower recensione serie tv

Dopo l’11 settembre, il primo atto di guerra sul suolo americano dai tempi di Pearl Harbor, il terrorismo è sempre stato un tema caldo e allo stesso tempo dolente per i narratori statunitensi. Fiction e giornalismo si sono scontrati (o incontrati, a seconda dei punti di vista) innumerevoli volte e in alcuni casi hanno dato vita a opere seriali di alto livello. “24” è stato il primo esempio di serie di nuova generazione a tema terroristico, andato in onda fra l’altro proprio nel periodo del 9/11. L’agente del CTU, l’unità anti-terroristica, Jack Bauer che in tempo reale nel corso di 24 ore risolve casi di terrorismo internazionale è però un’estremizzazione dello storytelling (Bauer si avvicina a un’supereroe del presente).

 

E’ invece Homeland la serie che, sempre con i limiti della fiction, è stata capace di catturare e ricreare il clima di incertezza che ha regnato negli USA dopo l’attentato alle Twin Towers e poi nell’era Isis. Il tv show sviluppato da Howard Gordon e Alex Gansa sulla base di “Prisoners of War” di Gideon Raff.  Con The Looming Tower (disponibile su Amazon Prime Video) viene scritto un nuovo capitolo sul terrorismo. La miniserie in 10 episodi basata sull’omonimo libro Premio Pulitzer di Lawrence Wright (che ha partecipato come autore) mette in scena l’ascesa di Al-Qaeda e Osama Bin Laden alla fine degli anni ’90 che ha portato poi all’11 settembre. Fondato su reali accadimenti (con inevitabili parti di fiction), The Looming Tower punta i riflettori su FBI e CIA che, per difendere i propri interessi, hanno perso di vista l’obiettivo finale, lasciando che accadesse il peggio. Protagonista è John Neill (Jeff Daniels) capo della squadra anti-terrorismo dell’FBI, la persona che per prima sospetta il pericolo di un’escalation nell’odio da parte degli estremisti islamici. Suo alter-ego nella CIA è l’analista Martin Schmidt (Peter Sarsgaard) orientato solo a portare vantaggi all’Agenzia, occultando dati al Bureau che sarebbero stati fondamentali per scoprire la minaccia incombente.

The Looming Tower

The Looming Tower mostra gli accadimenti, ma in particolare mette in luce i giochi di potere fra FBI e CIA che, apparentemente, hanno impedito di prevedere l’attentato alle torri. Perché se la fine è nota, e tutti hanno ancora in mente quelle immagini, nessun uomo comune poteva insinuarsi negli uffici, nelle scartoffie, nelle riunioni, nelle conversazioni che giravano intorno a quel pericolo imminente.

La storia è un backstage disastroso, un dietro alle quinte inesorabile, silenzioso ai più. Ognuno dichiara di “fare tutto per l’America” ma è solo per difendere la posizione (come accade in politica la maggior parte delle volte). Neill è l’unico che si mette in gioco, rendendosi conto benissimo quanto sia difficile il suo percorso. Un viaggio lungo il quale è più facile essere colpito da fuoco amico. Ma anche lui compie degli errori. Fatali.

Lawrence Wright, Alex Gibney eDan Futterman sono autori di una miniserie che si avvicina a “Tutti gli uomini del Presidente” dove il sistema va in frantumi attimo dopo attimo. Non ci sono spettacolarizzazioni inutili ma solo piccole mosse, azioni nascoste, perché le decisioni, quelle vere, non vengono mai prese di fronte a tutti.

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