Jennifer Aniston torna alla conduzione di The Morning Show 3, la serie Apple TV+, come Alex Levy. In questa nuova stagione rivediamo la troupe al completo: Reese Witherspoon è Bradley Jackson e insieme a Billy Crudup come Cory Ellison e Julianna Margulies nei panni di Laura Peterson completano il cast. Una stagione che abbraccia gli argomenti di grande attualità così come le precedenti. Se, infatti, nella scorsa stagione al centro di tutto c’era il COVID-19, in The Morning Show si parla di tecnologia, acquisizioni, elezioni politiche. Sembra quasi di essere in un episodio di Succession solo senza Logan e la famiglia Roy al completo.
The Morning Show 3, la trama
In questi primi due episodi di The Morning Show 3 lasciamo i protagonisti dove li avevamo lasciati. Alex conduce l’edizione delle news della mattina e si sta preparando a volare nello spazio a bordo di una navicella spaziale turistica, mentre il proprietario miliardario della tecnologia, Paul Marks (interpretato da Jon Hamm) sta negoziando l’acquisto della rete insieme a Cory. Nel giro di poco cogliamo uno dei riferimenti all’attualità: un miliardario che cerca di acquisire un’importante azienda che si occupa di comunicazione. Avvenuto tutto alle spalle di Alex, la giornalista fa saltare la trasmissione all’ultimo minuto, costringendo Bradley a lanciarsi in orbita senza alcun addestramento o preparazione precedente.
Al personaggio interpretato da Reese Witherspoon è lasciata l’edizione della sera a cui cerca di dare un’identità ben precisa nello stile giornalistico d’assalto per il quale è diventata famosa. Ma anche se possiede diverse libertà deve continuare a far fronte alla censura che il network le mette davanti quando vuole parlare di argomenti di attualità rilevanti. Bradley è stata in prima linea all’assalto al Campidoglio nel 2021 e mentre la sua vita privata va in mille pizze, lasciando intendere che qualcosa di scandaloso e importante sia successo nella sua vita, la giornalista viene premiata per il suo lavoro.
Tra finzione e realtà
L’arrivo del personaggio di Jon Hamm non lascia molti dubbi su quella che sarà una stagione concentrata sì sull’attualità e grandi e importanti eventi che scuotono l’opinione pubblica degli Usa ma anche su una lotta per il controllo dell’azienda e sul suo futuro. Succession lo ha spiegato bene: ci sono accordi sottobanco e pugnalate alle spalle, chi cambia bandiera in base a dove soffia il vento e chi invece giocherà il suo gioco in solitaria. Due episodi di The Morning Show 3 sono ancora troppo poco per comprendere l’andamento delle storie in corso ma per quel poco che abbiamo visto la serie non si allontana molto dal suo problema principale: troppe storie, troppa carne al fuoco senza centrare mai davvero il focus, fatta eccezione per la prima stagione.
Il risultato, soprattutto in questi due episodi, è un guazzabuglio di storie, di stili e di generi dove trovare il bandolo della matassa è davvero complicato. The Morning Show 3 è allo stesso tempo critica alla società americana, critica al sistema politico, alle istituzioni, ai poteri forti, il tutto condito con note velatamente mistery e thriller. Abbandonando il lato che l’ha resa un punto di forza del palinsesto di Apple TV+, il lato più The Newsroom, la serie ha perso parte della sua identità. Il cambiamento è sacrosanto ma bisogna anche scegliere una linea narrativa e seguirla. Questo aspetto rispecchia anche e soprattutto la caratterizzazione dei personaggi soprattutto quello Bradley che appare senza uno scopo.
Il potere è donna
Abbracciato però questo nuovo lato di The Morning Show 3 gli aspetti positivi che la serie mette in scena sul piccolo schermo sono comunque fonte continua di riflessione. Pensiamo alla relazione complicata tra Alex e Bradley nella prima stagione. Tra alti e bassi le due hanno reso la trama avvincente all’inizio. Poi però la serie si è divertita a trovare una zona franca tra le due, il rapporto lavorativo ha preso una piega diversa e così anche quello personale. Adesso Alex e Bradley sono due amiche e confidenti che nel tempo libero parlato di tappezzeria e arredamento per la casa. I loro continui scambi di battute è quello che fin da subito ha convinto di The Morning Show, e anche quello che mancava dalla seconda stagione.
Quasi la stessa dinamica si è poi riflessa su tutte le protagoniste femminili della serie che hanno tutte una posizione di potere. La stessa amicizia tra Mia e Stella è sorprendente ma non inaspettata. D’altro canto, The Morning Show parlando fin da subito delle tematiche femminista ha posto l’accento sui toni della serie. Il problema della serie è quello di mettere tante storie sul tavolo e talvolta concentrarsi su quelle sbagliate. Ma questo è solo l’inizio, i primi due episodi – su dieci – sono disponibili su Apple TV+ e l’uscita seguirà il rilascio settimanale.