Episodio 1
Diretto da Giuseppe Gagliardi e Claudio Noce e scritto da Stefano Sardo
23 marzo 1994. A pochi giorni dalle elezioni politiche a Braccio di ferro di Enrico Mentana su Canale 5 va in scena il dibattito tra Berlusconi e Achille Occhetto, candidato dell’Alleanza dei Progressisti. Intanto Luciano Violante si è dimesso da Presidente della Commissione Antimafia e gli agenti della DIGOS si sono presentati nella sede romana di Forza Italia acquisendo la lista dei candidati e degli iscritti.
Episodi 2
Diretto da Giuseppe Gagliardi e Claudio Noce e scritto da Stefano Sardo
19 dicembre 1993. Veronica Castello, uscendo dal Jolly Hotel per fumare una sigaretta, trova Leonardo ferito per terra e chiama un’ambulanza. 28 marzo 1994. Il centrodestra ha vinto le elezioni, conquistando la maggioranza sia alla Camera che al Senato. Per celebrare la vittoria Berlusconi organizza una festa, aperta ai collaboratori e ad alcuni futuri parlamentari, tra i quali la neoeletta deputata Veronica Castello. Appena entrata alla Camera, Veronica è subito incaricata da Leonardo di “convincere” tre colleghi della Lega Nord a passare con Forza Italia oppure entrare nel Gruppo Misto; la Castello si rifiuta però di passare la notte con il deputato leghista Rovati e se la prende con Notte. La strategia di Berlusconi è indebolire il partito di Umberto Bossi, uscito rafforzato dal voto grazie alla legge elettorale, e tirare la volata a Forza Italia in vista delle imminenti elezioni europee. Veronica non se la sente di assolvere questo compito, sperando di aprire un nuovo capitolo della sua vita e affrancarsi dal passato di escort.
Episodi 3
Diretto da Giuseppe Gagliardi e Claudio Noce e scritto da Stefano Sardo
Pietro Bosco vuole sapere dal padre Dino che fine hanno fatto i 200.000.000 di lire con i quali doveva pagare il pericoloso strozzino Giuseppe Izzo. Dino afferma di averli dati agli operai della sua piccola impresa edile, costretti da parecchio tempo a tirare la cinghia. 25 marzo, tre giorni prima delle elezioni. Pietro affronta il candidato rivale del collegio di Gallarate in un dibattito su una televisione locale, rilanciando la necessità del federalismo fiscale contro gli sperperi del Sud e prendendo Dino come esempio di lavoratore indefesso. Il suo avversario risponde che tra il pubblico è presente un operaio dell’azienda del padre, il quale testimonia che Dino non paga i suoi dipendenti da un anno. Appurato dietro le quinte che Dino ha bruciato i soldi nel gioco d’azzardo, Pietro torna in onda e prende le distanze dal genitore, dipingendolo però come martire di uno Stato che impedisce ai sessantenni di andare in pensione. Recuperato il consenso del pubblico, Pietro dice sottovoce al padre di non volerlo mai più vedere.
Episodi 4
Diretto da Giuseppe Gagliardi e Claudio Noce e scritto da Stefano Sardo
7 maggio. Berlusconi incontra Di Pietro per convincerlo a deporre le armi e lavorare insieme al cambiamento dell’Italia. Il Cavaliere gli propone di diventare ministro degli Interni, con il duplice obiettivo di tenerlo a bada e accontentare il presidente della Repubblica Scalfaro, contrario a un leghista come Maroni al Viminale. Di Pietro rifiuta sdegnato, avvertendo Berlusconi che lo ha reso ancora più determinato a travolgerlo. 14 luglio. Di Pietro legge un comunicato in cui il pool di Mani Pulite dichiara di aver chiesto al procuratore della Repubblica l’assegnazione ad altro incarico, così da evitare di mettersi contro una legge dello Stato pur deprecabile come il “decreto Biondi”.
Episodi 5
Diretto da Giuseppe Gagliardi e Claudio Noce e scritto da Stefano Sardo
25 agosto. Berlusconi ospita Bossi nella residenza estiva di Villa Certosa per verificare se il governo può andare avanti. Il segretario della Lega Nord arriva accompagnato da Pietro, mentre Berlusconi è in compagnia di Leonardo e del parlamentare di Forza Italia Paolo Pellegrini. Leonardo è preoccupato per le indagini condotte da Di Pietro, temendo di finire nuovamente in carcere, e comincia a pentirsi di non aver voluto un seggio in Parlamento che gli avrebbe garantito l’immunità. I suoi timori sono confermati alla vista di Pietro, sicuramente maldisposto nei confronti di Berlusconi dopo che il “decreto Biondi” ha causato la morte del padre. Per questa ragione Leonardo chiede a Veronica di venire, così da distrarre Pietro e ammansire Bossi. L’atmosfera del pranzo è effettivamente molto tesa, con Pietro che attacca Berlusconi sulla riforma delle pensioni, indigesta alla Lega, e imbecca Bossi sulla necessità di leggi per l’antitrust e il conflitto d’interessi. Berlusconi rilancia con la riforma costituzionale del premierato, contando sul fatto che il nuovo assetto istituzionale condurrà al federalismo tanto caro a Bossi, assicurando la sopravvivenza al governo per i tempi tecnici della modifica alla Costituzione. Leonardo avanza l’idea di un unico partito del centrodestra, con Berlusconi disponibile a lasciare a Bossi le redini della coalizione. Il segretario leghista è tutt’altro che convinto, facendo chiaramente capire al presidente del Consiglio che ritiene la proposta una fregatura. Veronica giunge in elicottero, salutando Berlusconi e gli altri ospiti.
Episodi 6
Diretto da Giuseppe Gagliardi e Claudio Noce e scritto da Stefano Sardo
19 novembre. Leonardo si sta preparando ad affrontare le elezioni suppletive per ottenere il seggio parlamentare del defunto Pellegrini. Quando Berlusconi gli comunica che la probabile data del voto sarà il 22 gennaio, Leonardo teme di non fare in tempo a scampare alla magistratura. Nel frattempo, il ministro della Giustizia Biondi ha inviato gli ispettori alla Procura di Milano per indagare l’abnorme utilizzo da parte del team di Mani Pulite delle misure cautelari.
Episodi 7
Diretto da Giuseppe Gagliardi e Claudio Noce e scritto da Stefano Sardo
6 dicembre. Durante un’udienza del Processo Enimont, Di Pietro, si toglie la toga da PM davanti a tutti. Ha saputo che sta per arrivare una nuova ispezione, ed onde evitare che alcune “leggerezze passate” possano andare a inficiare l’ottimo lavoro svolto finora, presenta le sue dimissioni. Dopo un iniziale rifiuto, queste vengono accettate da Borrelli. Dario Scaglia è profondamente deluso: lui ci credeva veramente, ma ora è tempo di svegliarsi e di accettare il fatto che anche Di Pietro è umano. Come spesso accade nella vita, le vittorie nascondono anche delle sconfitte, e non c’è dolce che tenga, alla fine in bocca rimane un retrogusto amaro. In un repentino cambio di idee, Dario chiama Giulia e le dice di voler andare al matrimonio della sorella di lei, Veronica.
Episodi 8
Diretto da Giuseppe Gagliardi e Claudio Noce e scritto da Stefano Sardo
Londra, 7 novembre 2011. Sono passati 17 anni e Leonardo Notte vive nella capitale britannica non insieme a Veronica bensì insieme a una giovane e avvenente nuova fidanzata, Cherry. E’ intervistato da un giornalista piuttosto agguerrito che vuole sapere la verità sullo scandalo relativo alla sua compagnia di aerei privati. Secondo un blog che si chiama “Guarda caso”, ci sarebbero in ballo 70 milioni di passivo. Uno scoop che è un bastone tra le ruote di proporzioni a dir poco gigantesche. Leonardo risponde col suo solito fare accomodante anche quando gli viene chiesto di Berlusconi, in pieno scandalo anche lui tra Bunga Bunga e spread alle stelle, affermando che non lo vede da molto. Sotto sotto, però, è preoccupato, come confessa, in aereo, durante il volo per Roma a Dario Scaglia, divenuto suo direttore finanziario.