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Agents-of-S-H-I-E-L D-promo

 
 

La vita di Joss Whedon si è riempita di appuntamenti imperdibili con il cinema e dal 24 settembre anche con la televisione, quando il canale ABC manderà in onda la serie tv Agents of S.H.I.E.L.D.. In una lunga intervista sull’Entertainment Weekly, il regista spiega cosa ha voluto dire portare avanti il progetto.

“È una serie tv su Il giorno dell’Apocalisse”. Il riferimento a una puntata di Buffy l’ammazzavampiri sembrava inevitabile, dato che l’ha consacrato come rivelazione di grande successo. Per chi non lo sapesse, Il giorno dell’Apocalisse [The Zeppo] è il tredicesimo episodio della terza stagione, che si discosta dalla canonica struttura della serie perché incentrato sulle (dis)avventure di Xander (uno dei migliori amici di Buffy) che, contro tutte le previsioni, riuscirà a cavarsela nel migliore dei modi vestendo per la prima volta i panni dell’eroe.

La spiegazione potrà apparirci una digressione enigmatica, ma subito Whedon chiarisce che sin dal primo giorno della sua carriera si è concentrato sulle “persone ignorate”, quelle che per lui rappresentano i veri eroi.
La serie tv fa ben sperare sin da quando è stata annunciata un anno fa. Grazie al grande successo di The Avengers, i vertici Disney avevano fiutato l’opportunità di portare l’universo Marvel anche sul piccolo schermo. Tuttavia, per assicurarsi il successo, seppur gli ingredienti dovessero cambiare, a mescolarli doveva essere sempre lo stesso mago-Whedon. Così diresse il pilot scritto insieme al fratello Jed Whedon e Maurissa Tancharoen.

Le vicende si collocano dopo The Avengers in cui l’agente Coulson, interpretato da Clark Gregg, in realtà non è morto e si servirà di una squadra di agenti che comprenderà: Melinda May (Ming-Na Wen), pilota ed esperta di armi; Grant Ward (Brett Dalton), abile in combattimento e spionaggio; Leo Fitz (Iain De Caestecker), scienziato; Jemma Simmons (Elizabeth Henstridge); infine l’hacker Skye (Chloe Bennet).

agent of SHIELD-1A scriverla hanno contribuito Jeffrey Bell (Angel, Alias), Jeph Loeb (Smallville, Lost, Heroes) e soprattutto i già citati Jed Whedon e Maurissa Tancharoen, che in passato si sono cimentati in Dollhouse e Dr.Horrible’s Sing Along.
Proprio questi ultimi hanno parlato della serie sull’Huffington post. La Tancharoen ha rotto subito il ghiaccio facendo la domanda che molti di noi si saranno posti: “Come si fa a portare la Marvel in televisione quando le aspettative sono così alte grazie ai film e roba del genere?”. “Non tutti gli eroi sono super” è stata la premessa iniziale per poter costruire sei personaggi senza superpoteri, ma che potessero farsi amare proprio per questo. In fondo, come dice Joss Whedon, è questo l’obiettivo di ogni serie tv: “non guardi i medical shows per vedere con quale malattia avranno a che fare, li guardi per i personaggi e per come affronteranno la situazione”.

Se The Avengers aveva portato un’orda di alieni a seminare il panico a New York, di certo non potremo aspettarci lo stesso nella serie tv che, invece, si concentrerà su come le persone comuni reagiscono all’esistenza di supereroi e seupernemici dotati di straordinarie abilità.

Marvel-Agents-Of Shield- PosterAlla domanda sulla possibile presenza di un Big Bad, i due sceneggiatori sviano il discorso parlando di “elementi ricorrenti”. Proseguono ammettendo che la serie riprende il modello X-Files: ogni episodio è indipendente dall’altro, perché non vogliono che gli spettatori, una volta visto una puntata, si sentano obbligati a vedere tutte le altre. Ci sarà la tipica atmosfera del Whedon-verse? Di sicuro, a chi fosse nuovo il mondo Marvel come quello whedoniano, è stata riservata la possibilità di capire cos’è lo S.H.I.E.L.D., anche grazie al ruolo dell’hacker Skye (Chloe Bennet) che, come gli spettatori inesperti, entrerà a far parte di un nuovo mondo e avrà molte da domande da fare.

Ad arricchire le atmosfere, ci penserà la colonna sonora di Bear McCreary (che ha già composto per Battlestar Galactica e The Walking Dead) che è apparso entusiasta dell’incarico perché potrà realizzare un suo sogno di bambino cresciuto con le colonne sonore dei supereroi. Lo stesso entusiasmo nerd starà aleggiando tra gli appassionati dei fumetti, i fan di Whedon e, si spera, anche tra chi s’imbatterà in questo universo per la prima volta.

Tutti gli occhi sono puntati su Agents of S.H.I.E.L.D., ma soprattutto sullo stile di Joss Whedon che non si prende mai sul serio, neanche quando ha dovuto gestire il più variegato gruppo di supereroi per la prima volta comparso sul grande schermo. La prova supereroi l’ha superata a pieni voti, ma come la mettiamo con le persone normali?

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