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La vendetta è un piatto che va servito freddo. Così dopo due anni dal licenziamento come showrunner della fortunata serie tv The Walking Dead, il regista e produttore Frank Darabont, in concomitanza del lancio della sua nuova produzione Mob City, non si è lasciato sfuggire l’occasione di vendicarsi dei suoi vecchi datori di lavoro. “Sono dei sociopatici ai quali non frega niente dei sentimenti e delle emozioni delle persone – ha dichiarato senza giri di parole – e che hanno fatto a pezzi qualcosa che avevo amato moltissimo”.

 
 

Da quel famoso licenziamento, però, il regista di The mist, non si è abbattuto ma ha raccolto tutti i pezzi e in poche settimane, insieme al produttore Michael De Luca, ha gettato le basi per questa nuova serie tv che vedrà la luce il 4 Dicembre sugli schermi americani della rete TNT.

Mob city è una miniserie in 6 episodi tratta dal libro L.A. Noir: The Struggle for the Soul of America’s Most Seductive City di John Buntin e racconta la storia vera del conflitto tra la polizia di Los Angeles guidata dal determinato William Parker e l’ex pugile Mickey Cohen, salito a capo di una pericolosa gang criminale della città. Protagonista della serie Jon Bernthal (lo Shane di The Walking Dead), un ex marine diventato poliziotto che precipiterà all’interno della guerra tra i due schieramenti. Ad arricchire il cast Jeremy LukeMilo VentimigliaJeffrey DeMunnAlexa DavalosNeal McDonough e la partecipazione straordinaria di Simon Pegg.

 Mob City rappresenta uno dei più ambiziosi progetti di TNT fino ad oggi e “se avrà successo non sarà solo merito nostro ma degli sforzi economici e commerciali della rete” ha aggiunto Darabont.

Staremo a vedere se la serie non deluderà le attese. Quel che è certo è che Darabont non si farà influenzare dal successo della sua precedente creatura: “Se guardo ancora The Walking Dead? Oh Dio no, perché dovrei. Se la donna che hai amato con tutto il cuore ti lascia per l’istruttore di Pilates e poi ti manda un invito per il suo matrimonio, vorresti andare?”

Mob City

 

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