
“Una guerra, un figlio, un viaggio, una speranza”: queste le parole chiave nel trailer internazionale. “Gli amori più assurdi sono i migliori”, dice quello italiano. Gemma è una donna di mezza età – una Cruz appositamente e delicatamente invecchiata – che decide di tornare a Sarajevo con il figlio Pietro (Pietro Castellitto – E’ nata una star?) dopo diciannove anni, per assistere a una mostra fotografica. Un ritorno che riporta a galla il passato e forse cambia il futuro. Sarajevo aveva visto, infatti, l’amore tra Gemma e il fotografo americano Diego (Emile Hirsch – Lords of Dogtown, Into the Wild, Killer Joe). Un amore profondo, ma minato dall’ossessione di Gemma: avere un figlio, lei che non poteva. I due erano perciò ricorsi a una madre surrogata: Aska (Saadet Askoy). Ciò aveva messo a dura prova il loro sentimento. Gemma aveva infine lasciato la città, una Sarajevo in guerra, col figlio appena nato. Da allora non aveva più visto Diego.

Penélope Cruz parla di Gemma come del “personaggio più bello, forte e interessante che io abbia interpretato”. Per lei il film: “è un omaggio a tutte le madri, alla maternità, a tutte le donne”. Mentre Hirsch si è detto “entusiasta di lavorare con Penélope”, che ha “sempre amato e ammirato”. Il suo personaggio? “Uno spirito libero”, il film: “estremamente appassionato” ma “non troppo sentimentale”. Lo verificheremo in sala dall’8 novembre.
Si tratta di una coproduzione tra Italia (Medusa, Alien, Picomedia), Spagna (Telecinco) e Croazia (Ziva Produkcija), distribuita da Medusa.
