Lincoln va a caccia di vampiri diretto da Timur Bekmambetov

Da un po’ di anni il mondo dell’irrazionale, dell’oscuro e del gotico ha subito una sorta di restyling, di “reboot”-per usare un termine rubato a piene mani dal mondo del cinema- che lo ha portato a vivere una seconda primavera, una sorta di “rinascita”: mescolando sapientemente atmosfere horror a sentimentalismo melò e storia (di ieri e di oggi) sono nati fenomeni mondiali come l’ormai indiscutibile cult adolescenziale firmato Stephenie Meyer di nome… “Twilight” (e tutti i suoi derivati). Dopo aver visto Colin Farrell indossare i canini del vampiro della porta accanto e succhiasangue post-moderni vivere in amene località di nome Bon Temps mentre sorseggiano bevande derivate dal sangue umano sintetizzato, ecco che anche un mito inossidabile come Abraham Lincoln, il Presidente che è sopravvissuto alla secessione ma non alla pistola del suo attentatore, l’uomo che si è battuto contro la schiavitù nell’estremo sud degli Stati Uniti, si prepara ad affrontare nemici ben più pericolosi dei possidenti sudisti… una gruppo di vampiri inferociti e molto, molto arrabbiati.

 

Abraham Lincoln è appena un ragazzino quando sua madre si ammala di una strana malattia e muore. Solo in un secondo momento scoprirà che la morte della donna è stata causata in realtà dal morso di un vampiro, una creatura diabolica e misteriosa, verso la quale il giovane giura eterna vendetta. Ma la prima, approssimativa, resa dei conti avviene solo quando Lincoln raggiunge i sedici anni: proprio mentre è coinvolto in un combattimento con un vampiro, ma sta per avere la peggio, viene salvato da un’altra creatura infernale, di nome Henry Sturgess, con il quale però stringe un solido legame di amicizia e riconoscenza. È proprio, infatti, il vampiro che lo inoltra ai segreti del vampirismo, addestrandolo nel combattimento e affidandogli la missione di liberare il mondo dai vampiri malvagi.

Questa è, approssimativamente, la trama del film, tratto da un romanzo di Seth Grahame-Smith e intitolato Abraham Lincoln, Vampire Hunter. Lo stesso autore ha curato la sceneggiatura del film, la cui regia è stata invece affidata a Timur Bekmambetov, già regista del cult “fumettistico” Wanted- scegli il tuo destino che ne ha invece curato l’aspetto produttivo accanto a un nome che è una garanzia nel genere “gotico”: Tim Burton.

I diritti del libro sono stati acquistati per la prima volta nel Marzo del 2010, mentre solo nell’Agosto dello stesso anno la 20th Century Fox è riuscita ad ottenere i diritti di distribuzione del film battendo così la Paramount Pictures e la Summit Entertainment. Le riprese del film sono cominciate nel marzo del 2011 in Louisiana ed è stato prodotto con un budget di 69 milioni di dollari e la pellicola è stata convertita grazie alla moderna (e di tendenza) tecnologia del 3D. Diverse e problematiche vicende produttive sono legate al casting del film: il ruolo del protagonista è stato alla fine affidato a Benjamin Walker che ha sbaragliato la concorrenza di nomi illustri come Adrien Brody, Josh Lucas, James D’Arcy e altri. Tra gli altri nomi noti che popolano la folta “crew” troviamo pure Dominic Cooper, Mary Elizabeth Winstead e Rufus Sewell nel ruolo di Adam, l’antagonista principale del film, il nemico che Lincoln dovrà affrontare.

L’uscita della pellicola nelle sale italiane era prevista per il 24 Agosto, per poi essere anticipata al 18 Luglio e definitivamente spostata al 20 dello stesso mese. Mentre il pubblico statunitense dovrà aspettare molto meno, solo fino a venerdì 22 Giugno.

La leggenda del cacciatore di vampiri è un film ad alto tasso…”vampirico” che richiamerà al cinema sicuramente una platea di appassionati del genere che ancora non si sono stancati di vedere all’azione vampiri, licantropi, non-morti e cacciatori di creature delle tenebre vari ed eventuali.

- Pubblicità -