Elizabeth Harvest: le curiosità sul film con Abbey Lee e Ciarán Hinds

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Presentato in anteprima al South by Southwest il 10 marzo 2018, Elizabeth Harvest ha come protagonista Abby Lee, che tutti abbiamo amato in Mad Max: Fury Road. Accanto a lei Ciarán Hinds, volto celebre sia ai blockbuster che al cinema d’autore.

La trama di Elizabeth Harvest

Elizabeth sposa Henry Kellenberg, un affermato scienziato, e va a vivere con lui in una villa isolata, insieme a Claire, la governante e biologa, e a Oliver, il figlio cieco di Henry. La vita sembra perfetta: regali, lusso e attenzioni. Ma una regola incombe: non deve mai entrare in una stanza chiusa a chiave.

La curiosità, però, la spinge a infrangere il divieto: lì scopre copie di sé stessa, cloni creati da Henry. Quando lui lo scopre, la uccide con la complicità di Claire e Oliver. Dopo sei settimane, un’altra Elizabeth, clone successivo, sposa Henry e rivive lo stesso rituale. Questa volta, però, riesce a ribellarsi e ad uccidere il marito. Claire, colta da infarto, viene ricoverata; Oliver imprigiona la nuova Elizabeth, costringendola a leggere il diario della biologa.

Dal diario emerge la verità: l’Elizabeth originale è morta per una malattia genetica, e Henry, incapace di elaborarne la perdita, ha tentato di riportarla in vita con la clonazione. Oliver stesso è un clone, accecato da Henry per gelosia.

La quinta Elizabeth tenta la fuga, ma viene fermata dall’arrivo di un sesto clone che, in un conflitto, uccide Oliver e ferisce mortalmente lei. Prima di morire, trasmette al nuovo clone la verità contenuta nel diario.

Abbey Lee in Elizabeth Harvest (2018)Le curiosità su Elizabeth Harvest

  • I nomi della coppia principale sono Henry ed Elizabeth, i nomi della coppia principale di “Frankenstein” del 1931. L’altra donna è Claire; la sorellastra di Mary Shelley si chiamava Claire.
  • Abbey Lee aveva già recitato in “The Neon Demon”, in cui un personaggio bacia il proprio riflesso su uno specchio, come fa in questo film.
  • Il film è stato ispirato dall’adattamento letterario francese “Barbablù” (“Barbe bleue”) di Charles Perrault, in cui un uomo uccide una serie di mogli per essere entrate in una stanza proibita. Lo sceneggiatore/regista Sebastian Gutierrez era attratto dalla storia, ma voleva una motivazione più interessante per gli omicidi. Quando gli venne l’idea che l’assassino fosse in lutto per la morte della sua prima moglie, questo lo portò a pensare che le vittime fossero i suoi cloni, dando vita alla sua prima incursione nella fantascienza.
  • In Psycho (1960), il personaggio interpretato da Janet Leigh viene ucciso dopo 49 minuti da un uomo che non si è mai ripreso psicologicamente dalla morte della madre. In questo film, un personaggio interpretato da Abbey Lee viene ucciso dopo 25 minuti da un uomo che non si è mai ripreso psicologicamente dalla morte della moglie.
Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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