Orphan: First Kill, la vera storia dietro il film horror

Orphan First Kill

Nel 2009 l’horror Orphan, diretto da Jaume Collet-Serra (regista di L’uomo sul treno – The Commuter e Black Adam) sconvolse quanti lo videro per via della sua storia che si ispirava ad una reale vicenda e portava alla luce una serie di dinamiche e timori particolarmente angoscianti. In Orphan si parla infatti di adozione, di identità e di tutte le paure che possono generarsi dall’accogliere in casa propria qualcuno che non si conosce fino in fondo. Nel 2022, poi, è stato realizzato un prequel di quel film, intitolato Orphan: First Kill, che porta dunque gli spettatori a confrontarsi con vicende accadute prima del film del 2009.

 

Come avvenuto già per Orphan, dato che anche Orphan: First Kill ripropone dinamiche simili, diverse associazioni pro-adozione si schierarono contro la pellicola, accusata di diffondere paure e falsi stereotipi riguardo all’adozione e sostenendo che tutto ciò rischia di togliere possibilità ai bambini orfani in attesa di essere adottati da una nuova famiglia. Cosa che in per certi aspetti è avvenuta, quando nel 2014, i coniugi Kristine e Michael Barnett dell’Indiana sono stati accusati di abbandono di minore della loro bambina adottiva di nove anni affetta da nanismo, Natalia Grace. I due sostenevano che fosse un’adulta e avesse in realtà 22 anni.

Il caso ha ricevuto un’ampia attenzione da parte dei media nel 2019, quando i Barnett hanno confermato di essere stati ispirati ad abbandonare Grace dopo aver visto Orphan. Anche a seguito di questa vicenda, dunque, ha iniziato a svilupparsi questo prequel, diretto da William Brent Bell. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Orphan: First Kill

Questo film prequel racconta la giovinezza di Leena Klammer, la donna affetta da nanismo ipofisario, che le conferisce un aspetto da bambina. Leena ha trascorso la sua gioventù ricoverata in un istituto psichiatrico in Estonia, ma dopo aver ucciso sette persone, riesce a scappare dall’ospedale e raggiungere l’America. Qui prende il nome di Esther e si finge una bambina in cerca di una famiglia. Quando riesce infine a farsi adottare da una coppia benestante, Tricia e Allen, segnata dalla scomparsa della figlia, cercherà di seminare nuovo orrore. Questa volta, però, Leena dovrà fare i conti con una Tricia disposta a tutto pur di difendere la sua famiglia dalla furia omicida della piccola psicopatica.

Orphan First Kill cast

Ad interpretare Leena Klammer vi è nuovamente l’attrice Isabelle Fuhrman, che riprende dunque questo personaggio tredici anni dopo averlo interpretato per la prima volta. Essendo però cresciuta in altezza, per far sì che Fuhrmann sembrasse più piccola degli altri attori si dovette ricorrere a diversi giochi di prospettiva oppure al far recitare quanti accanto a lei su dei rialzi. Nel ruolo di Tricia e Allen, la coppia che adotta Leena vi sono dunque Julia Stiles e Rossif Sutherland, mentre Matthew Finlan è Gunnar, figlio della coppia. L’attore Hiro Kanagawa interpreta il detective Donnan, mentre Samantha Walkes è la dottoressa Segar.

La vera storia dietro Orphan: First Kill

Per quanto il film proponga una storia grossomodo originale, la figura della giovane protagonista è ispirata ad una persona realmente esistita. Sia Orphan: First Kill che il suo predecessore Orphan si rifanno infatti alla vicenda di Barbora Skrlova, nata nel 1976 in Slovacchia e divenuta poi tristemente nota per il cronaca nera noto come il “Caso di Mlada Boleslav”, verificatosi nel 2007. Barbora soffriva di ipopituitarismo, un raro disturbo che ritarda la crescita fisica e per questo pur avendo ormai raggiunto i trent’anni continuava a sembrare un’adolescente. Questa condizione le ha permesso di costruirsi una falsa immagine di innocenza, dietro la quale nascondere un oscuro mondo interiore.

Questa sua condizione fu cruciale nel caso che la vide coinvolta, poiché Barbora si spacciava per una bambina al fine di manipolare la percezione altrui. Nel 2007 è infatti stato svelato che Barbora non faceva parte della famiglia Skrlova, ma vi si era unita sotto falsa identità, spacciandosi appunto per una bambina. Aveva infatti convinto Klara Mauerová, madre della famiglia, di essere una dodicenne di nome Anicka, fuggita da genitori violenti. La donna, single con due bambini, ha dunque portato Barbora in casa sua, trattandola da quel momento come un membro della famiglia, con l’intenzione poi di adottarla ufficialmente.

Orphan First Kill storia vera

Anikka sosteneva di essere estremamente malata, tanto da richiedere diverse visite mediche. Col tempo, Barbora convinse Klara che i suoi problemi erano tutti dovuti ai suoi due figli e che dovevano essere maltrattati. E così fu, in modo orribile. Klara rinchiuse dunque in cantina i due figli, tenendoli in gabbia o semplicemente ammanettandoli a un tavolo per lunghi periodi di tempo, torturandoli e imbavagliandoli per impedire loro di urlare. La cosa venne scoperta solo dopo che un vicino di casa, che aveva installato un baby monitor televisivo per sorvegliare il proprio figlio appena nato, si incrociò con il monitor dello stesso modello che Klara usava per tenere d’occhio i figli.

L’uomo vide dunque quanto stava accadendo nella casa accanto e avvertì subito le autorità. Barbora, nonostante fosse una delle torturatrici, riuscì a sottrarsi alle persecuzioni mantenendo il suo nome “Annika” e ne approfittò per fuggire dall’orfanotrofio in cui la polizia l’aveva collocata. Barbora riuscì a farsi adottare da una nuova famiglia, facendo credere loro di essere un ragazzo di nome Adam. La coppia acconsentì poi ad iscrivere “Adam” ad una scuola in Norvegia, cosa che ha dunque permesso a Barbora di sfuggire ulteriormente alla polizia. Ma le ricerche fecero infine emergere il suo coinvolgimento nel caso della famiglia di Klara e partì così un’ampia ricerca che portò infine all’arresto di Barbora.

Il trailer di Orphan: First Kill e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire di Orphan: First Kill grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

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