Checchè ne dica Vincent Cassel, il doppiaggio in Italia è sempre stata un’arte per pochi, che poi questi pochi siano privilegiati o meritevoli, lo lasciamo dire al loro lavoro. Capita sempre più spesso però che i doppiaggi, soprattutto di film d’animazione, siano affidati ai cosiddetti talent, personaggi famosi, attori o diversamente appartenenti al mondo dello spettacolo, che con la tecnica e l’arte del doppiaggio hanno ben poco a che fare. Questo è avvenuto anche con Il Libro della Giungla, adattamento in live action dei racconti di John Lockwood Kipling e ovviamente omaggio al classico animato del 1967. Mai come in questa occasione però gli scettici e puristi del doppiaggio dovranno ricredersi, dal momento che i talent chiamati a doppiare gli iconici compagni di avventura di Mowgli sono stati all’altezza degli originali e delle aspettative di un pubblico esigenti. Oltre a Riccardo Rossi che ha doppiato Shere Khan la tigre e Luca Biagini che invece ha prestato la voce ad Akela, il capobranco dei lupi, hanno partecipato alla traduzione del film Toni Servillo, Giovanna Mezzogiorno, Neri Marcorè, Violante Placido e Giancarlo Magalli, che abbiamo incontrato a Roma in occasione della presentazione alla stampa del film diretto da Jon Favreau.

 

Il Libro della GiunglaPer tutti, grandi e piccoli, famosi e non, la Disney è una lunga storia d’amore. E non sono un’eccezione gli ospiti in questione. Tutti hanno un film preferito e tutti hanno avuto a che fare con la Casa di Topolino, in più fasi della loro vita.

Per Toni Servillo “il rapporto con Disney è lungo, da quando eravamo bambini a ora che siamo papà, il mio film preferito è La spada nella roccia. Per quanto riguarda il mio personaggio – continua l’attore – si tratta di Bagheera. È un maestro, indica la strada dell’esperienza, della sicurezza, insegna a Mowgli a stare sulle proprie gambe. In questi film formativi i personaggi come lui incarnano il maestro che tutti vorrebbero avere, perché è severo, rimprovera, ma poi indica la strada e te la fa percorrere.” Per quanto riguarda la modulazione della voce, Servillo è sì un ottimo attore di teatro, ma è un doppiatore principiante, il suo approccio però non è cambiato da quello che adotta al cinema e sulle tavole del palcoscenico: “L’idea di mettersi al servizio del personaggio è alla base del mio lavoro. Ho ascoltato Ben Kingsley che ha dato a Bagheera un tono molto elegante e nobile, con il suo accento inglese era chiaro rispetto a un accento americano. Con l’italiano non puoi farlo, ma puoi pensarlo. Questo è quello che ho fatto, cercando di creare la stessa atmosfera intorno al personaggio.”

Anche Giovanna Mezzogiorno ha un rapporto con la Disney che va da quando era bambina fino a quando è diventata mamma, ma le cose sono cambiate intanto. O meglio, i bambini sono cambiati: “Oggi ho due bambini e sono impelagata in un’altra storia. Ho fatto vedere ai miei figli tutti i film della Disney e loro si annoiano con i cartoni tradizionali. Adesso è così tutto raffinato e veloce che se gli facciamo vedere Peter Pan, loro si annoiano.” La Mezzogiorno ha prestato la sua voce a Kaa, il serpente che nel film della Disney nel ’67 era un uomo. La versione originale ha la voce di Scarlett Johansson e così l’attrice ha avuto uno parametro importante con cui confrontarsi: “Per quanto riguarda Kaa, lei ha la complessità di chi seduce, è onesta nel suo approccio, anche nel suo senso di protezione nei confronti del bambino, ma rappresenta la seduzione che poi stritola, che sia di uomo o di donna.” “Ho sentito solo l’inizio del lavoro della Johansson – ha continuato la Mezzogiorno – per farmi un’idea degli effetti che avrebbero aggiunto, ma poi ho fatto da sola. Per me è stato molto difficile doppiare, quando recito conto sul corpo e lo sguardo, ma quando vengono meno questi appoggi hai solo la tua voce. È stata una cosa molto interessante, nuova e bella.”

Per sostituire l’immenso Bill Murray nella scura e calda pelliccia di Baloo è stato scelto Neri Marcorè, volto noto di cinema, tv e teatro e ottimo doppiatore: “Ho imparato a leggere con Topolino – ha esordito Neri in merito al suo rapporto con la Disney – e mi piace Robin Hood. Spero che lo rifacciamo così possiamo doppiare anche quello. Baloo per me è il protagonista, è un po’ più cialtrone di Bagheera, ma poi come ogni personaggio buono ha un grande cuore non si discute.” Per quanto riguarda il lavoro di doppiaggio, per Marcorè non è stata una novità: “Il doppiaggio mi piaceva già all’università e ho assistito per un anno assistito a registrazioni in sala di doppiaggio. Come ogni cosa man mano che lo fai acquisisci la tecnica.” I più attenti si accorgeranno, vedendo il film, che la celebre Lo stretto indispensabile è un po’ diversa da quella che tutti conosciamo, e Neri spiega: “La variazione della canzone l’ho proposta io perché si appoggiava meglio sui movimenti labiali di Baloo”. Il risultato non fa rimpiangere il classico!

La mamma lupa Raksha è doppiata da Violante Placido, che raccogle invece il testimone della delicata e intensa Lupita Nyong’O. “La Disney ci ha fatto vivere mille avventure e trai miei film preferiti c’è senza dubbio Il Libro della Giungla, ma anche Gli Aristogatti. Mi riconosco un po’ in Mowgli. Nel film vivi l’avventura straordinaria, ti trovi immerso davvero nella natura e senti intorno a te i pericoli della giungla. Raksha è una mamma lupa, un animale che ha molto in comune con l’uomo. Sono protettivi, monogami e rispettosi nel branco. Lo studio sull’animale nel film è fatto davvero bene”.

Beniamino della folle della rete e bravissimo doppiatore già in passato per la Disney con Hercules, in cui doppiava il satiro Philottete, Giancarlo Magalli ha avuto il compito di parlare e cantare al posto dell’originale Christopher Walken per Re Louie: “Anche io ho cominciato a leggere con i fumetti, ho vissuto tutti i passaggi legati all’esperienza della Disney. La loro astuzia è quella di fare un parco per i papà, che poi si trascinano i figli. Sono stato molto lusingato che la Disney mi abbia chiamato di nuovo, dopo Hercules. L’ho fatto con molta gioia, Philottete era una capra pelata e pelosa, Louie è un orango gigante e di nuovo peloso, a volte mi chiedo se scelgano i doppiatori in base al loro aspetto.”

Il Libro della Giungla uscirà in oltre 700 copie a partire dal 14 aprile.il libro della giungla

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