Esther Elisha e Alessandro Roia, doppiatori di Il Robot Selvaggio, parlano della gentilezza come strumento di rivoluzione

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Esther Elisha e Alessandro Roia sono i doppiatori di Roz e Fink, i protagonisti di Il Robot Selvaggio, nuovo film d’animazione DreamWorks Animation che arriva nelle sale italiane il 10 ottobre. Abbiamo incontrato i due interpreti che hanno raccontato il senso del film, l’esperienza del doppiaggio ma anche, soprattutto, il valore della gentilezza, che nella storia è fondamentale per superare le difficoltà.

I grandi temi del film

Esther Elisha: “L’aiuto arriva da chi meno te lo aspetti. Roz, Fink e Becco Lustro sono i reietti della comunità eppure nel momento del bisogno si rivelano determinanti. Questo aspetto è intelligente e vero, spesso le persone che sono meno rumorose hanno delle grandi risorse, magari non lo scopri subito ma bisogna avere tempo e pazienza per dargli una chance.” 

Alessandro Roia: “Penso che il senso sia ribaltare il momento storico e parlare di gentilezza come possibilità, come risoluzione ultima, come rivoluzione. Nel film c’è una rivoluzione, è tutta guidata da un sentimento desueto che è appunto la gentilezza. Tornare all’idea di una gentilezza pura verso il prossimo potrebbe diventare un’arma potentissima.”

“Per sopravvivere dobbiamo andare oltre quello che siamo progettati a fare”. Come si sposa questa affermazione con l’esigenza di essere fedeli a se stessi?

Alessandro Roia: “Il film in realtà racconta proprio questo. Becco Lustro impara a volare perché è nella sua natura, ma lo fa a modo suo e così mantiene la sua unicità pur percorrendo la sua strada. I due aspetti vengono raccontati con grande grazia e armonia all’interno del film. Bravissimo i filmmaker a realizzare un progetto che ha un taglio così trasversale e così profondo.”

Esther Elisha: “Andare oltre a quello per cui sei stato programmato può anche voler dire essere più vicino a te stesso, perché la famiglia, le aspettative, la storia personale è una base da cui partire, ma poi ognuno deve trovare una sua programmazione. E’ quello che fa Roz, modifica il suo sistema interno.”

Il Robot Selvaggio - Alessandro Roja
Il Robot Selvaggio – Alessandro Roja – VOICE TALENT/FOTO BACKSTAGE – Sebastiano Bongi Toma

Nel film ci sono tanti esempi di personaggi che improvvisano e che seguono l’istinto. Quanto è importante nella vita saper improvvisare?

Esther Elisha: “Io funziono a improvvisazione. Per me la fatica vera è la programmazione, ma la vita adulta richiede anche quello.”

Alessandro Roia: “Nella mia carriera di attore, l’improvvisazione ha sempre avuto un ruolo molto affascinante, un luogo incredibile a cui approdare e come ho già detto altre volte, ho capito con il tempo che l’improvvisazione è l’estensione di qualcosa che conosci molto bene. Non è legato all’approssimazione, ma è cercare di cavalcare qualcosa di inaspettato con una profonda conoscenza di quello che si fa. Personalmente, nella mia vita privata, l’improvvisazione è legata più alla possibilità di non perdere la possibilità di godere di qualcosa che si dà per scontata. Sul lavoro invece l’improvvisazione è data, come diceva Bertolucci, dal lasciare sempre aperta la porta del set.”

GUARDA – Il Robot Selvaggio: il trailer e il poster del film

Il Robot Selvaggio è un film per bimbi o per adulti?

Esther Elisha: “Credo sia un film per tutti. Tutte le persone che ci hanno intervistati hanno confermato che lo hanno apprezzato, che è divertente ma anche commovente. E’ molto bello partecipare a un progetto che ami e in cui sei anche pubblico. Poi l’ho guardato per intero solo una volta finito il mio doppiaggio, ho cercato di non rovinarmi troppo la storia e l’ho scoperto una volta finito.”

Alessandro Roia: “Io non avevo mai fatto un lavoro di doppiaggio di questo tipo, quindi ho chiesto di vedere il film prima, per cercare di capirne il sentimento e per arrivare al doppiaggio con un’idea di quello che avremo raccontato. Poi mi sono fatto guidare dal direttore del doppiaggio e mi sono liberato da una serie di cliché ai quali lui non era interessato.”

Il Robot Selvaggio - Esther Elisha
Il Robot Selvaggio – Esther Elisha – VOICE TALENT/FOTO BACKSTAGE – Sebastiano Bongi Toma

Per quanto riguarda il lavoro fisico del doppiaggio, prestando la voce rispettivamente a un Robot e a una volpe, avete adottato una postura particolare, magari dei movimenti del corpo, mentre davate loro voce?

Esther Elisha: “Il microfono ti costringe in una certa misura a mandare la voce in quella direzione, ma ci sono dei cambiamenti degli aggiustamenti che si utilizzano e che cambiano completamente il modo di dire la battuta. A volte accorgimenti minuscoli, altre puoi prenderti più spazio. Trovo che doppiare comporti un coinvolgimento molto specifico del corpo.”

Alessandro Roia: “Il mio personaggio si muove tanto, ha moltissimi movimenti. E io ero fisicamente stanco. Il secondo giorno sono andato in sala di doppiaggio con le scarpe da ginnastica, perché Fink richiedeva molto movimento. E spesso ho imparato che una battuta dinamica se non è detta in movimento risulta ferma e non si attacca a quella che è la scena.”

Qual è la scena a cui siete più legati di tutto il film?

Esther Elisha: “Per me ci sono due scene che mi toccano molto. La prima è quella in cui si minaccia di cancellare la memoria a Roz, perché trovo che siamo i nostri ricordi. L’altra è quella dei distacchi, di quando si lascia andare qualcuno. Credo che tutti possiamo relazionarci a questo tipo di distacco.”

Alessandro Roia: “C’è una scena che per me è stata complicata perché scardina il proprio essere e deve, nella sua impopolarità nella comunità, cercare di assumere su di sé una leadership perché in quel momento è più importante riconoscere chi è Roz per il gruppo, e quel momento ha richiesto molto tempo perché volevo essere accurato.”

Basato sul romanzo illustrato Il Robot Selvatico di Peter Brown e scritto e diretto da Chris Sanders per DreamWorks Animation, Il Robot Selvaggio arriva in sala dal 10 ottobre distribuito da Universal Pictures.

Il Robot Selvaggio recensione film 2024 (1)
(from left) Roz (Lupita Nyong’o), Brightbill (Kit Connor) and Fink (Pedro Pascal) in DreamWorks Animation’s The Wild Robot, directed by Chris Sanders.
Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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