Fanum, intervista all’attore Michele Rosiello

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Sono attualmente in corso le riprese di Fanum, un mistery thriller ambientato a Tarquinia in cui una giovane archeologa esperta di civiltà etrusca e vicina a una scoperta epocale si trova coinvolta in una serie di omicidi diventandone la principale indiziata. Il film, diretto da Iris Gaeta, qui al suo esordio come regista di un lungometraggio, e scritto da Cristiano Gazzarrini, Nicolò Gaetani e Enrico Savini e prodotto da Play Entertainment, è finanziato dal MIC, Lazio Cinema International 2022, in co-produzione con Agresywna Banda e con il patrocinio del Comune di Tarquinia.

 

Tra i protagonisti si annoverano Valeria Solarino (Quando, la trilogia di Smetto quando voglio, Quanto basta), Valeria Bilello (Il Giorno più bello, Security, Made in Italy) e Michele Rosiello (Guida Astrologica per cuori infranti, La voce che hai dentro). Proprio con quest’ultimo abbiamo avuto il modo di parlare, durante una pausa dalle riprese, per scoprire di più sul film e sul suo personaggio.

“In Fanum interpreto il commissario Alessio Braschi, che è arrivato a Tarquina da poco tempo. Nel corso del film questo personaggio si svelerà caratterizzato da alcune ombre e ha anche una certa difficoltà ad ambientarsi col posto e con le persone, ma anche con il suo stesso vice”. – racconta Rosiello – “È un personaggio brusco, che inaspettatamente si ritrova ad affrontare questa serie di omicidi che avvengono qui, legati ai reperti etruschi. Piano piano si ritrova sempre più coinvolto in questo caso anche da un punto di vista personale, oltre che semplicemente come detective”.

La storia di questo film non è semplicemente un giallo, dove l’importante è scoprire chi è l’assassino” – spiega poi l’attore – “Si raccontano degli esseri umani, quindi ad esempio il passato di Braschi si percepirà come ancora molto presente nonché causa della persona che impariamo a conoscere nel film. Durante i giorni d’indagine quel passato porta necessariamente il commissario ad un lavoro su sé stesso. Questo vale per lui come anche per altri personaggi del film, dovendo dunque risolversi anche come essere umani”.

Possiamo definire Fanum un mistery, un crime, ma credo che il film abbia un’unicità che è quella di far ruotare tutto intorno alla storia degli Etruschi, che è una storia che tutti pensiamo di conoscere ma di cui in realtà sappiamo molto poco.” – afferma Rosiello parlando delle caratteristiche di Fanum  Io stesso in questi giorni mi sento turista e sto scoprendo cose nuove e importantissime su questa civiltà. Fa parte della nostra storia ed è quel quid in più che arricchisce questo film di genere”.

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Michele Rosiello in una scena di Fanum.

Il lavoro sul personaggio

“Il mio approccio sui personaggi si basa molto sull’approfondimento del loro passato”. – dichiara poi Rosiello, passando a parlare più nello specifico del suo lavoro in Fanum“In questo caso avevamo degli elementi che tornano all’interno del racconto, ma è stato per me fondamentale costruirmi una storia di chi è stato Braschi fino a quando lo incontriamo per la prima volta nel film. Quindi tutto quello che c’era dietro come persona e come poliziotto. Iris, la regista, ci ha fornito delle reference molto utili per entrare nel tipo di racconto a cui lei voleva dare forma”.

Ma la cosa più importante per entrare in contatto con il personaggio e la storia è stato il luogo”. – spiega poi l’attore – “Abbiamo avuto la fortuna di girare qui a Tarquinia e nei dintorni, dove la storia che andiamo a raccontare è strettamente legata a questi posti, non poteva essere ambientata altrove. E quindi quando ti trovi a girare non in dei teatri di posa ricostruiti ma sei qui davvero, tutto questo ti mette a stretto contatto con il posto e di conseguenza con la storia. Quindi è stato un lavoro tutto sommato abbastanza naturale, mentre di preparazione c’è stato appunto un lavoro sul passato del personaggio”.

Una difficoltà, se vogliamo, è data dal fatto che questi elementi del passato, queste ombre, non vengono mai svelati del tutto. O meglio, alla fine del film tutto torna un po’ al suo posto ma tanto sta nell’interpretazione, perché non ci sono fatti o racconti a sostegno di quello che succede per giustificare il carattere di Braschi e come si pone nel lavoro e con i colleghi e con le persone con cui ha a che fare. Quella è stata una difficoltà ma anche uno stimolo in più per me come attore perché devi riuscire a comunicare la tua storia senza raccontarcela.”

Con Iris abbiamo lavorato in fase di preparazione soprattutto sul rapporto tra Braschi e il suo vice, Alfieri, perché come poi andremo a vedere sarà un rapporto fondamentale nell’economia della storia del personaggio. Poi sull’indagine e tutto quello che riguarda la storia del film in realtà siamo andati abbastanza spediti, perché una volta che hai chiaro chi sei e qual è il rapporto con le persone che ti sono vicine, dopo devi vivere la storia. Devo dire che con Iris ci siamo trovati bene da subito, ha le idee chiare e sa cosa vuole, sia in termini registici ma soprattutto con la direzione degli attori, che non è una cosa scontata”.

Fanum, la sinossi del film

Marianne (Valeria Solarino) è un’archeologa anglo-italiana, grande esperta della civiltà etrusca, che torna a Tarquinia per vendere la casa di famiglia. Nello studio ritrova le ultime ricerche della madre, appena morta, sul Fanum Voltumnae, luogo sacro per gli etruschi da sempre studiato ma mai localizzato con certezza. Per la giovane donna scoprire questo luogo significa rimettersi in gioco e ritrovare se stessa. Ma la sua ricerca viene ostacolata da un fanatico assassino che sembra giungere da un lontano passato mietendo vittime con sacrifici rituali tra chiunque tenti di profanare i segreti degli Etruschi. Tra omicidi e colpi di scena, Marianne si troverà costretta a mettersi personalmente sulle tracce del diabolico killer per scagionarsi dalle accuse del rigido commissario Braschi (Michele Rosiello) che la considera il principale sospettato.

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