Hugh Jackman racconta Pan: “Dimenticate la storia che pensate di conoscere”

Dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma 2015, il nuovo film di Joe Wright Pan è in uscita nelle nostre sale il 12 novembre prossimo. Il film vede protagonisti Garrett Hedlund, Rooney Mara, il giovane Levi Miller e Hugh Jackman. L’attore che ha impersonato Wolverine nei film Marvel degli X-Men è alle prese con la sponsorizzazione del film in tutta Europa, e durante un’intervista al sito francese Premiere ha confessato alcune curiosità a proposito della pellicola.

 

“Come tutti i bambini del mondo sono cresciuto con la storia di Peter Pan, poiché è una favola che stimola e celebra l’immaginazione. Da grandi abbiamo da affrontare le bollette da pagare e i temi universali come la morte, ma Peter Pan ci incoraggia a preservare la magia dell’infanzia, è ciò che ci permette di vivere la vita in maniera più gioiosa. Poi ricordiamo che tutta la storia inizia in un orfanotrofio, così da quando ho adottato i miei figli me la sento addosso più di prima. Come potevo dire di no ad un progetto simile? È stata una grande occasione.”

Aspettarsi però di vedere l’ennesima trasposizione della storia classica potrebbe farci storcere il naso, poiché il lavoro fatto da Joe Wright e il suo team ha stravolto molte carte in tavola, pur preservando lo spirito dell’opera. “Pan si sviluppa durante il regno di Barbanera, un’epoca diversa rispetto a quella che tutti conoscono. Raccontiamo l’arrivo di Peter, ma anche come Capitano Uncino è diventato il personaggio dell’immaginario comune. Joe ha immaginato la storia partendo da una frase precisa all’inizio del romanzo di J.M. Barrie, che indica chiaramente Uncino come un servitore di Barbanera.”

Pan“Joe ha dunque ricamato un punto di vista sorprendente su una storia che tutti pensano di conoscere. È partito dal principio che l’Isola che non c’è può essere reinventata all’infinito, per questo ha fuso insieme diversi stili e generi, toccando la commedia musicale per arrivare fino a Smells Like Teen Spirit dei Nirvana. Tutto è visto con gli occhi dei bambini, per questo motivo gli adulti sono terrificanti e ridicoli.”

Com’è stato dunque calarsi nella parte di Barbanera? “È stato un ruolo intenso, meno esplosivo di Wolverine ma più oscuro. Ho avuto bisogno di molta concentrazione. Barbanera è un personaggio pericoloso che fugge dalla luce, vive in solitudine e pensa di essere una rockstar in grado di manipolare le folle. È vestito come Luigi XIV e porta un trucco bianco, cadaverico, è stato davvero divertente. Ho dovuto cantare, fare diverse acrobazie fino a riempirmi di lividi e perdere la voce. Non sono riuscito a dire una sola parola per un’intera settimana, mia moglie mi ha detestato, ma è il mio lavoro.”

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