Clay DembechQuando raggiungo Clay Dembech al telefono, le prime parole che mi dice sono: “Scnusami, mi hai beccato in un brutto momento… sto caricando sul furgone la scenografia di Ghostbusters”. Queste frasi riassumono completamente lo spirito che c’è dietro l’attività di Dembech e di tutti gli altri fan dell’intramontabile cult anni ’80 con annesso seguito, che hanno dato vita ad una serie animata e, a breve, anche ad un reboot tutto al femminile.

 

Si può dire che Ghostbusters non è stato solo un film incentrato sulle vicende di un gruppo di acchiappafantasmi, ma un vero e proprio cult generazionale che si è scolpito, prepotentemente, nel nostro immaginario collettivo… in fondo, chi- e mi rivolgo soprattutto a coloro che sono nati tra gli anni ’80 e ’90- non ha mai desiderato uno zaino protonico, ha sperato di incrociare Slimer in cucina… almeno prima di aprire il frigo, ritrovandosi al suo interno Gozer il Gozeriano?

Dembech, forte di questa passione, dell’associazione culturale Ghostbusters Italia, si occupa di “tramandare” anche alle nuove generazioni l’immaginario cinefilo legato al film.

Quest’anno, in occasione del Torino Comics, Dembech è presente sia come rappresentate della sua associazione, ma anche come fondatore- insieme a James Garofalo- del primo Horror Fest, un evento destinato a tutti gli amanti dell’horror sia come spettatori che come autori/ addetti ai lavori, quest’anno alla sua prima edizione, che ha trovato il proprio spazio vitale proprio all’interno del festival dedicato al mondo del fumetto e dintorni.

Abbiamo chiacchierato con Dembech proprio durante il viaggio che lo portava a Torino:

Clay, la prima domanda riguarda l’Horror Fest: è quest’anno alla sua prima edizione, e sembra già un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati del genere e non solo. Ci spieghi dove nasce la collaborazione con James Garofalo?

Con James ci siamo conosciuti nel 2013 ad una fiera; io ero lì insieme a Ghostbusters Italia, lui come membro dell’associazione dedicata ai Visitors. Inevitabile la “scintilla” creativa: James è un appassionato di film horror, un vero cultore del genere, e ci sembrava davvero una gran bella idea inaugurare insieme un festival esclusivamente dedicato a questo genere. Quando ho scoperto che mi sarei dovuto occupare dell’allestimento dell’area dedicata alla fantascienza qui a Torino, mi sono detto… quale occasione migliore per fondare il “nostro” festival? Così James mi ha seguito nell’iniziativa ed è nato L’Horror Fest, che copre la stessa durata del festival in uno spazio ricavata all’interno della Sala Blu: al suo interno verrà esposto il “dark side” del fumetto, il lato oscuro che sarà incarnato da stand, attività, intrattenitori (come gli Horror Bad Guys, pronti ad incarnare “live” gli inquietanti protagonisti di film horror di successo, terrorizzando il pubblico, NdA), proiezione di cortometraggi ed altro… il nostro obiettivo, durante la prossima edizione di Dicembre del Torino Comics, sarebbe quello di lanciarlo come un vero e proprio festival dove concorreranno per la vittoria di un premio finale film e altri cortometraggi che hanno un unico tema dominante: l’orrore, declinato in tutte le sue sfumature.

Invece, per quanto riguarda la tua attività all’interno di Ghostbusters Italia cosa puoi darci? Ci puoi fornire qualche informazione e raccontarci un po’ la vostra storia?

Tutte le informazioni complete sulla nostra storia si trovano navigando un po’ sul nostro sito www.gbitalia.it dove è attivo anche un forum molto vitale; comunque, posso dirti che in me l’attrazione per Ghostbusters nasce fin da piccolo, ma ha aspettato i tredici anni di mio nipote- e quindi il 2009- per deflagrare: ricordo ancora quando mi mostrò lo zaino protonico “fatto in casa” con materiali improvvisati; per costruirne uno simile all’originale mi documentai su internet, trovando tutte le informazioni utili sul sito- appunto!- di Ghostbusters Italia. Il mio primo incontro fu quindi con il forum; solo successivamente- nel 2012- mentre tornavo dalla Svizzera dove avevo lavorato come cuoco scoprii ad una fiera in Italia lo stand proprio dell’associazione. Da lì in poi, cominciai a seguire tutte le fiere, organizzando svariati eventi. Alla fine, insieme ad altri appassionati colleghi, abbiamo deciso di fondare L’Associazione Culturale Ghostbusters Italia che ha raggiunto quasi mille iscritti. La nostra finalità è diffondere tutte le informazioni utili e necessarie riguardo al fenomeno Ghostbusters intrattenendo le persone durante le fiere e le convention attraverso stand interattivi, animazione, giochi che coinvolgono il pubblico e sfruttano- ad esempio- le carte ESP, attrazioni ispirate proprio al mondo del film… alla fine, viene rilasciato loro anche un attestato, assolutamente fittizio, che li rende però terribilmente contenti! (ride).

Il tema dell’intrattenimento nelle occasioni pubbliche è emerso prepotentemente negli ultimi anni, e noi forse siamo stati pure dei precursori: ogni anno, infatti, cerchiamo di ideare una nuova attrazione. Per vederci al lavoro- ma soprattutto, al top- consiglio a tutti gli appassionati la prossima grande occasione, che sarà l’anno prossimo in occasione dei dieci anni dalla nascita dell’associazione: anche qui, nasce tutto da un’idea di Piero Castiglia- già mente creativa dietro alla nascita del forum- e dalla volontà di celebrare, sempre in modo diverso, il “nostro” compleanno. È anche per tale ragione che ogni anno ci sforziamo di creare attrazioni sempre più particolari e diverse: diversi anni fa abbiamo realizzato una replica, in scala 1:1, dello scantinato usato dai ghostbusters del film originale, una vera rarità che ci hanno invidiato gli appassionati di tutto il mondo, un vero e proprio unicum; successivamente ci siamo lanciati nella creazione di un Ectotank, portato al Cartoomics 2014, che consisteva nel collegare un’unità di stoccaggio che proiettava, all’interno di una struttura cuboidale e metallica, l’ologramma di Slymer, il primo ectoplasma verde che catturano Egon, Peter, Ray e Winston nel film. Ci sono dei video su YouTube che mostrano l’attrazione, che è stata un vero successo… quest’anno, per gli appassionati, abbiamo preparato una nuova sorpresa: i quadri indemoniati, due quadri “animati” dove uno dei due è quello rappresentate Vigo von Homburg Deutschendorf nel secondo film della serie. La voglia di continuare con l’animazione ce la dà soprattutto il pubblico stesso, così coinvolto, pronto a lanciarsi nel giochi e nelle altre attività; il bello di Ghostbusters è che tocca le corde di un immaginario collettivo condiviso da tutti: chi non accenna al celebre motivetto del film, vedendoci vestiti con le nostre tute e gli zaini protonici? Tutti conoscono i due film, compresi coloro che sono lontani- soprattutto per età- dalle pellicole: i bambini di 8- 10 anni, ad esempio, che spesso vengono accompagnati dai genitori, che sono invece i primi fan!

Ciò che vogliamo comunicare, in quanto associazione culturale, non è solo il gusto e il piacere legato all’universo dei due film, ma soprattutto il messaggio morale che entrambi incarnano: lavorare in gruppo è fondamentale, lo spirito di gruppo è fondamentale per divertirsi e lavorare meglio tutti insieme. E questo è anche lo spirito che permea noi, membri dell’associazione, che cerchiamo di stare sempre insieme e di tenere sempre alta l’energia che ci lega e ci accomuna.

Un’ultima domanda bollente: si parla da tempo di un reboot di Ghostbusters, ma stavolta con un cast tutto al femminile. Cosa ne pensi/pensate voi appassionati della serie?

Vedi, la notizia ha letteralmente spaccato i fan della saga. Da una parte, ci sono quelli come me: credo sia importante e utile rilanciare il brand della serie producendo un nuovo film, che può servire da “traino” per i primi due capitoli che oscillano ormai intorno alla trentina d’anni o quasi (il secondo è uscito però nel 1989, NdA); certo, anch’io storco il naso di fronte alla scelta di un cast tutto al femminile, ma nonostante questo noi dell’associazione siamo già “all’avanguardia” e, nei nostri stand, facciamo indossare alle donne letute degli acchiappafantasmi e le proviamo per il nuovo, presunto, film. Sì, uso presunto perché rimango ancora molto scettico: finché non vedo un trailer, un frame rubato, anche solo uno scatto dal set… non ci credo. Ho sentito che alla Sony hanno dichiarato di voler avviare con questo film un brand composto da altri 3/5 film minimo, come pure di voler virare più verso uno stile simile ad un successo come The Walking Dead… non lo so, finché non diffonderanno qualcosa eviterò di “montarmi la testa” o semplicemente di criticare, come invece fanno molti altri fan- dall’altra parte, appunto- che criticano negativamente la scelta del reboot, considerandolo un modo per distruggere l’immagine dei precedenti due film: ma io credo che sia semplicemente impossibile distruggere lo status di cult di due film intramontabili come quelli!

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Ludovica Ottaviani
Ex bambina prodigio come Shirley Temple, col tempo si è guastata con la crescita e ha perso i boccoli biondi, sostituiti dall'immancabile pixie/ bob alternativo castano rossiccio. Ventiquattro anni, di cui una decina abbondanti passati a scrivere e ad imbrattare sudate carte. Collabora felicemente con Cinefilos.it dal 2011, facendo ciò che ama di più: parlare di cinema e assistere ai buffet delle anteprime. Passa senza sosta dal cinema, al teatro, alla narrativa. Logorroica, cinica ed ironica, continuerà a fare danni, almeno finché non si ritirerà su uno sperduto atollo della Florida a pescare aragoste, bere rum e fumare sigari come Hemingway, magari in compagnia di Michael Fassbender e Jake Gyllenhaal.