Dopo il successo di Ti presento Sofia, Fabio De Luigi torna di nuovo al cinema da protagonista nel film 10 giorni senza mamma. Scritto e diretto da Alessandro Genovesi, il film è una divertente commedia che riflette sulla genitorialità, affrontando questi temi con una brillantezza insolita, che lo rende piacevole su più fronti.
In Ti presento Sofia Carlo (Fabio De Luigi) e Giulia (Valentina Lodovini) hanno tre figli. Lui è un papà distratto e assorbito dal lavoro, lei è una mamma che si è dedicata alla famiglia rinunciando alla carriera. Quando, stanca della routine, Giulia comunica alla famiglia che si prenderà dieci giorni di vacanza, Carlo si ritrova a dover badare ai propri figli, avendo così l’opportunità di conoscerli meglio e riavvicinarsi alla famiglia.
L’intento dichiarato del regista era quello di realizzare un film come fosse composto da pezzi di vita. Attraverso questa volontà stilistica, Genovesi riesce a caricare di un’inaspettata freschezza le sue inquadrature e sequenze, che nella totalità regalano al film un piacevole atmosfera da indie movie americano. Nell’inseguire i suoi protagonisti, prevalentemente con uso di camera a mano, il regista riesce inoltre a catturare una spontaneità che impreziosisce il tono del film, rendendolo leggero e apprezzabile. Sempre mantenendosi sul registro della commedia, Genovesi, e con lui i suoi attori, costruiscono situazioni comiche che nella loro semplicità riescono a divertire, intrattenere e allo stesso tempo trasmettere i temi su cui si basa il film.
Non tutte le trovate del film si incastrano però a dovere, e a volte si eccede nei toni o nelle trovate di scrittura, rischiando così di perdere di credibilità. Elemento che viene poi in parte a mancare, nonostante la ricerca di realismo da parte del regista, è un maggior coinvolgimento emotivo nei confronti dei personaggi. Per quanto questi riescano a risultare divertenti o ben inseriti nel racconto, grazie anche ad una buona recitazione, sembra mancare un loro maggior approfondimento che potrebbe renderli più umani e maggiormente graditi allo spettatore.
La commedia sa ad ogni modo imporsi per una regia che riesce a liberarsi dell’anonimato frequente nel genere, raccontandoci con semplicità e dolcezza una storia di genitorialità che ricorda l’importanza della famiglia nella vita di ogni individuo. Genovesi, con il suo 10 giorni senza mamma, realizza dunque una buona commedia, che intrattiene e nel suo piccolo sa regalare delle novità che potrebbero riuscire nell’intento di sorprendere lo spettatore.