10 regole per far innamorare: recensione del film

10 regole per far innamorare

Arriva al cinema la commedia sentimentale 10 regole per far innamorare, con Vincenzo Salemme,  Fatima Trotta, Pietro Masotti, Piero Cardano e Guglielmo Scilla

 

Marco è uno studente fuori sede che convive con tre ragazzi molto singolari, in un appartamento altrettanto singolare. C’è Mary (Fatima Trotta), trasgressiva quanto dolce; c’è Paolo (Pietro Masotti), aspirante attore che per il momento si gode le gioie di essere il “bellone” dei fotoromanzi per teen-ager; c’è Ivan (Piero Cardano) che ha un pollice verde particolarmente sviluppato e coltiva innocue piantine di marijuana…e poi c’è Marco (Guglielmo Scilla), che ha lasciato la facoltà di astrofisica per fare quello che – a suo dire – dovrebbero fare tutti: dedicarsi a qualcosa che gli piaccia veramente.

Marco fa il maestro d’asilo: con i bambini è fantastico e qualunque donna lo vedesse in azione con loro si innamorerebbe istantaneamente, a patto che lui non si accorga di essere osservato. Sì, Marco è il classico tipo con gravi problemi di ansia da prestazione e ci ricorda vagamente il Sam di Alleniana memoria.

Insomma, per dirla in gergo, Marco è un vero sfigato… ma, nella vita di ogni sfigato che si rispetti, arriva il momento di dire “basta!”. Per il nostro protagonista il momento arriva quando il suo sguardo si posa su Stefania, con relativa e immancabile espressione da pesce lesso. Ma le ragazze come Stefania, si sa, non guardano certo gli sfigati….ed è qui che viene il Bello: Renato (Vincenzo Salemme), chirurgo e donnaiolo di successo, nonché padre di Marco.

In 10 regole per far innamorare il rapporto tra i due non è facile: è colpa di Renato, delle sue scappatelle e della sua incapacità di far sentire amato chi gli sta intorno, che il rapporto con la madre di Marco è finito. Nonostante ciò, Renato riuscirà a far breccia nel cuore del figlio, organizzando un vero e proprio piano di battaglia per aiutarlo con la sua bella, attraverso le note e comprovate “10 regole per fare innamorare”, perché il fatto è che l’amore non è un evento casuale, come ci hanno fatto sempre credere: l’amore a prima vista, colpi di fulmine, i violini… no! L’amore, al contrario, è una scienza esatta e ha le sue regole ben precise che vanno rispettate.

Tutto  10 regole per far innamorare ruota, dunque, sulla messa in atto di un piano alquanto diabolico, anche se, alla fine dei giochi, la morale è quella di sempre: l’importante è avere il coraggio di essere se stessi. Anche perché per quanti casini possiamo fare, alla fine ognuno di noi trova la sua anima gemella.

10 regole per far innamorare è una commedia leggera e senza troppe pretese, che riesce nell’intento di intrattenere piacevolmente lo spettatore non tanto per la vicenda quanto per le sfumature degli strambi personaggi che la popolano. Fatta da e per giovanissimi, anche nella scelta della colonna sonora (“Distratto” di Francesca Michelin), con un condottiero (Salemme) che si mostra sempre perfettamente padrone della situazione alla guida di un cast non molto esperto.

Non si può negare il fatto che il successo del film, con ogni probabilità, sarà direttamente proporzionale al successo dell’attore protagonista, Guglielmo Scilla, forse la “web star” più nota del momento.

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