Animals United 3D: recensione del film

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In un 3D a tratti molto convincente i registi/sceneggiatori e produttori Reinhard Klooss e Holger Tappe ci raccontano Animals United 3D, film d’animazione liberamente ispirato al libro ‘La conferenza degli animali’ di Erich Kastner.

 

Il pianeta sta subendo profonde mutazioni, i ghiacci si sciolgono e le savane desertificano. A pagare le conseguenze dell’inquinamento umano è la natura e gli animali che vedono trasformato il loro habitat. La ricerca di un posto migliore in cui vivere, un paradiso, fa incontrare animali di diverse provenienze geografiche. Il loro disagio comune li renderà alleati contro un’orribile nuova specie, senza peli che si fa chiamare razza umana. Questa è la premessa di Animals United 3D, un incrocio tra un’odissea alla ricerca dell’acqua e un episodio biblico, quello dell’arca di Noè, che invece che verso l’asciutto va verso … il bagnato.

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Il viaggio lo facciamo tutti insieme a personaggi davvero particolari: la mangusta Billy, il leone (rigorosamente vegetariano) Socrate e tanti altri, le tartarughe ultra-centenarie, che portano nella memoria tutta la cattiveria che l’uomo ha riversato sulla natura, l’orso polare Sushi, che soffre terribilmente l’innalzamento del clima, il diavolo della Tazmania Diablo, che ricorda agli umani l’importanza dell’aria pulita, e infine il pollo Charles, gaelico di origine e con un forte accento francese (neanche a dirlo!).

Animals United 3D assolve le due funzioni fondamentale del cinema: intrattiene con una discreta efficacia e istruisce con un messaggio diretto e didascalica, che appare retorico ma straordinariamente e terribilmente vero. Per la prima volta (nel film) la natura chiede all’uomo conto delle sue malefatte e la risposta della razza umana non viene mostrata, ma il film parte dal basso, punta alla sensibilizzazione dei piccoli che dovrebbero essere il futuro di un mondo migliore. Portate i bambini a vederlo, a loro piacerà sicuramente!

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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