Avant que les flammes ne s’éteignent: recensione del film di Mehdi Friki – #RoFF18

Il film è stato presentato in Concorso alla 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Avant que les flammes ne s'éteignent film recensione

Da diversi anni, con il movimento #blacklivesmatter, gli attivisti lottano con molto più impeto contro qualsiasi forma di discriminazione razziale. Fra i casi più emblematici recenti che possiamo ricordare, per cui il razzismo ha generato un omicidio perpetatro dalle forze dell’ordine, c’è George Floyd, soffocato da degli agenti di polizia nel maggio del 2020. Un caso, questo, che scatenò a livello internazionale numerose polemiche e rivolte, ma che purtroppo, ad oggi, non possiamo dire sia rimasto isolato. La storia di Avant que les flammes ne s’éteignent, esordio alla regia di Mehdi Friki, si stabilizza su un tono di denuncia e al tempo stesso di memoria verso tutte quelle vittime – immigrate e di conseguenza straniere – che hanno subito violenza (gratuita) pur non avendo commesso alcun reato, ma solo perché di nazionalità diversa.

Il dolore, lo sgomento e la frustrazione di essere considerati inferiori poiché non aventi lo stesso trattamento paritario delle persone bianche risuona e riecheggia per tutto il film, si salda sulle sequenze di rappresaglia presenti al suo interno, ma poi si posa in principal modo sullo sguardo atterrito di Malika, la protagonista, interpretata da una sorprendente Camélia Jordana, mai sopra le righe nel dimostrarci il risentimento e la sofferenza di una donna che vede suo fratello venire ucciso per mano di coloro che, in un sistema giudiziario funzionante, sarebbero chiamati a proteggerci. Ma i pregiudizi sulle razze, i folli preconcetti che si hanno verso persone che hanno solo la pelle del colore diversa, sono come un morbo difficile da neutralizzare. Avant que les flammes ne s’éteignent è stato presentato in Concorso alla 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma e nel cast troviamo anche Sofiane Zermani, Sofian Khammes, Sonia Faidi e Louise Coldefy.

Avant que les flammes ne s’éteignent, la trama

Strasburgo. Un’auto è in fiamme lungo una strada. Malika è a casa sua quando riceve una telefonata che le cambierà la vita per sempre: suo fratello minore, Karim, è morto dopo essere stato arrestato dalla polizia. Arrivata in ospedale per raggiungere il padre e il fratello maggiore, la donna si imbatte in una protesta di immigrati che pensano che la morte del ragazzo nasconda in realtà un reato molto grosso. La perizia dice che è deceduto a causa di un attacco epilettico, ma qualcosa nella dichiarazione dei fatti non torna. È in quel momento che Malika decide di non seppellirlo subito, soprattutto quando arrivata in obitorio scopre che il corpo di Karim è pieno di ecchimosi.

Da lì, la verità le si sbatte in faccia come un fulmine a ciel sereno, confermata anche dalla fidanzata del fratello, unica testimone presente nel momento dell’arresto: il giovane è stato ucciso intenzionalmente dalla polizia, pur non avendo fatto nulla. Malika così decide di intraprendere un percorso lungo e doloroso, in cui l’unica cosa che conta, pur di mettere a rischio l’equilibrio della sua stessa famiglia, è dare giustizia a Karim. E andrà fino in fondo, senza voltarsi mai indietro.

Avant que les flammes ne s'éteignent protagonisti

Prima che le fiamme si spengano…

La sezione del Concorso per questa 18esima edizione della Festa del Cinema si riempie di sguardi e lotte femminili, voci e figure troppo spesso al margine, ma che adesso riescono (per fortuna) a trovare la loro via d’accesso per emergere molto di più di quanto accadeva prima, portandosi sulle spalle racconti di una certa caratura e calibro. Lo abbiamo visto con Fremont, Un amor, A silence, e ora anche con Avant que les flammes ne s’éteignent. Vengono rappresentate tutte donne che hanno qualcosa da dire, che decidono di non abbassare la testa ognuna per una ragione diversa, ma in un era in cui ancora si fatica a raggiungere la parità di genere, questo risulta essere un traguardo molto importante e non scontato.

Nel caso del film di Mehdi Friki, è Malika, come dicevamo, a trascinare una narrazione complicata per la sua portata tematica, estremamente attuale e percepita da intere popolazioni. Con una sceneggiatura asciutta, precisa, schematica, e una regia che non si concede troppi attimi di virtuosismi e fronzoli perché vuole essere prima di tutto commemorativa, il regista pone al centro della sua opera una sorella distrutta, che nelle macerie in cui si ritrova dopo l’assassinio del fratello, riesce a trovare il coraggio e la forza di inveire contro un sistema disonesto e ingiusto, pur mettendo a rischio sia lei che la sua famiglia.

È Malika, infatti, a prendere in mano la situazione, spingendosi oltre i limiti del possibile e distruggendo la paura che lo stesso sistema vuole farle provare per metterla a tacere. Esattamente come ha fatto con il fratello. Giustizia, verità. Parole e obiettivi sacri da raggiungere, per i quali Malika non guarda in faccia a nessuno. Avant que les flammes ne s’éteignent tradotto significa “prima che le fiamme si spengano”, ed è proprio nel titolo del film che giace il suo significato più intimo. La battaglia della protagonista può continuare solo finché avrà con sé tutti gli strumenti necessari per combatterla. Piano piano Malika se li prende, li trova: dall’unica testimone che ha visto ciò che è accaduto, alla giornalista, arrivando fin dentro il sistema giudiziario e scovando qualcuno che alla fine ammetterà che l’assassinio è stato intenzionale. Così, finché le fiamme arderanno, Malika lotterà. E le fiamme della giustizia potrebbero bruciare in eterno.

RASSEGNA PANORAMICA
Voto di Valeria Maiolino
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Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.
avant-que-les-flammes-ne-seteignent-mehdi-frikiL'esordio alla regia di Mehdi Friki è un atto di denuncia ma al tempo stesso commemorazione, per tutte quelle vittime immigrate che sono state ingiustamente uccise dalla polizia. Con una sceneggiatura asciutta e una regia pulita, il regista affida il racconto allo sguardo e alla voce di Malika, una donna che cercherà giustizia per il fratello mettendosi contro un sistema giudiziario intero, perfettamente interpretata da Camélia Jordana.