Il successo li ha travolti con Quasi Amici, ma loro, Éric Toledano e Olivier Nakache, non si sono montati la testa e, dopo una breve incursione nel dramma, con Samba, nel 2014, hanno sfornato un nuovo film, vivace, divertentissimo, a briglia sciolta: C’est la vie – Prendila come viene, dal 1° Febbraio nei nostri cinema.
Max è un wedding planner con una grande esperienza e una squadra variegata e multietnica che però non sembra essere troppo all’altezza di un ultimo, grande ricevimento. Un po’ per manifesta cialtroneria, un po’ perché chiunque ha dei momenti difficili e non sempre riesce a separare lavoro e vita privata, tutto il team saboterà involontariamente la cerimonia di nozze, con grande amarezza del protagonista. Tra gag e situazioni comiche intelligenti, la festa volgerà a un finale inaspettato.
Toledano e Nakache confermano un grande talento comico, arricchendo una storia semplice con preziose gag, avvenimenti e dettagli che vivono soprattutto grazie all’ottimo casting e ai personaggi messi in scena in questa commedia pura.
Il più grande pregio di
C’est la vie – Prendila come viene è la completa
libertà della storia e dello sviluppo degli eventi: non siamo di
fronte a un finale educativo e socialmente impegnato come in
Quasi Amici, ma pur percorrendo la struttura
canonica in tre atti, il film trova il suo modo di rimanere
sovversivo e brioso.
E alla fine i protagonisti la prenderanno davvero come viene, abbracciando le proprie imperfezioni e difficoltà, con buona pace di Pier e Helena, sposi ignari dei disastri che si consumano dietro le quinte della loro festa di nozze.
Pur mantenendosi su binari convenzionali, con molte trovate classiche, il film mantiene un punto di vista originale, completamente comico nell’intreccio dei rapporti tra persone e vicende: dalla madre dello sposo che si dà alla pazza gioia, al cameriere che faceva il professore, fino all’amante finta segreta del protagonista, passando per l’erede dell’attività, la fumantina Adele.
C’est la vie – Prendila come viene non ha una morale, una conclusione edificante, una soluzione romantica: è esattamente come la vita, forse un po’ più surreale, ma assolutamente in grado di spiegare il segreto di un’esistenza serena, vero motto di Max. Se qualcosa non va come dovrebbe, ci adeguiamo.