Femmine contro Maschi: recensione del film di Fausto Brizzi

Femmine contro Maschi

Arriva al cinema Femmine contro Maschi, contraltare di rito a Maschi contro Femmine uscito lo scorso ottobre, sempre per la regia di Fausto Brizzi e sempre incentrato sulle relazioni di coppia, più o meno verosimili e più o meno apprezzabili sullo schermo.

 

Se Femmine contro Maschi ha sicuramente il buono ed onesto proposito di far ridere, purtroppo l’intenzione resta tale senza un vero e proprio slancio di comicità che possa aiutare lo spettatore a godersi il film. Dei tanti attori che compongono il cast forse solo Emilio Solfrizzi riesce a strappare qualche sorriso, soprattutto nei suoi pseudo-razzisti discorsi iniziali e nella sua messa in scena di difetti e manie così comuni nell’italiano medio da far pensare allo spettatore: “Sembra mio zio!” e simili. Il resto del cast, purtroppo, è sacrificato sull’altare della sceneggiatura, che a detta del regista è l’elemento fondamentale per un buon film, ma che a ben vedere il prodotto finale, non sembra poi così sicuro che il nostro Fausto tenga presente questa dichiarazione!

Femmine contro Maschi, il film

Forse mai così sacrificati, Claudio Bisio, Ficarra & Picone, Luciana Littizzetto e tutti gli altri offrono interpretazioni mediocri: il primo troppo intento a fare se stesso su un testo che forse non gli suggeriva altro, la coppia di comici messa alla prova su un banco che davvero non gli appartiene, essendo la dimensione televisiva molto più consona ai loro modi. La strizzata d’occhio alla coppia Totò e Peppino, mentre scrivono la lettera d’amore per il ragazzino non eguaglia certo l’altro omaggio che i comici napoletano ebbero da Benigni e Troisi! Ed infine Luciana Littizzetto che tanto diverte con la sua tagliente e spietata ironia, ma che così poco bene sta al cinema, anche lei in un ruolo e una sceneggiatura che assolutamente non si adattano al suo personaggio.

E che dire di Serena Autieri, Nancy Brilli e Francesca Inaudi? La prima sembra poco più che una comparsa così come la più giovane e meno brava Inaudi, per quanto riguarda la Brilli forse ha troppo sacrificato la sua espressività facciale in nome dell’eterna (o quasi) giovinezza per sembrare ormai un’attrice a tutti gli effetti! Purtroppo questa volta Fausto Brizzi fa un buco nell’acqua, né forma né sostanza accorrono in soccorso ad un film che invece come formula produttiva (due film girati back to back) ha dell’innovativo, almeno per quello che riguarda il nostro lato dell’oceano (Atlantico).

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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
femmine-contro-maschiPurtroppo questa volta Fausto Brizzi fa un buco nell’acqua, né forma né sostanza accorrono in soccorso ad un film che invece come formula produttiva (due film girati back to back) ha dell’innovativo, almeno per quello che riguarda il nostro lato dell’oceano (Atlantico).