Maschi contro Femmine: recensione del film di Fausto Brizzi

Maschi contro Femmine recensione film

“Un uomo e una donna sono le persone meno adatte a sposarsi tra di loro”: inizia così, con la frase pronunciata da Massimo Troisi nel finale di Pensavo fosse amore e invece era un calesse, Maschi contro Femmine, il quarto film di Fausto Brizzi. E lo si è capito, ormai, che il regista va forte nei titoli d’apertura: sulle note di una canzone composta ad hoc da Francesco Baccini, una cicogna animata trasporta, tra le nuvole e le scritte, un bambino. Parte così, con una nascita, la storia.

 

Maschi contro Femmine – Femmine contro mariti. Mariti contro mogli. Mogli contro amanti. Le storie che s’intrecciano sono quattro, gli attori tantissimi: i protagonisti di una vicenda diventano le comparse di un’altra. Lo schema e i temi sono sempre gli stessi, il finale è intuibile fin dal principio. Ma, se il metro di paragone sono le altre commedie italiane, dai cinepanettoni ai Vanzina & C., la pellicola riesce a fare pure una bella figura.

Se non altro Brizzi mette assieme un cast per cui vale la pena pagare il biglietto, un cast distante da quei personaggi alla Boldi con cui si tende a identificare la commedia italiana. Vince su tutti una Carla Signoris al centro di una crisi di mezza età, che, beccato il marito Pannofino in flagrante, inizia a pensare alla chirurgia estetica e non s’accorge del dolce corteggiamento di Cederna.

Maschi contro Femmine, il film

Paola Cortellesi, infermiera attivista e vegetariana, si trova alle prese con Preziosi, vicino di casa che colleziona i perizomi delle sue prede. Fabio De Luigi tradisce la moglie Lucia Ocone con la Würth, una delle sue pallavoliste. Vaporidis e la Francini, sotto gli occhi del coinquilino Paolo Ruffini, si contendono la sexy e bisessuale Sarah Felberbaum. Appaiono, per piccoli ruoli, Claudio Bisio, Paolo Solfrizzi, Luciana Littizzetto e una fortissima Nancy Brilli, che saranno protagonisti della pellicola che uscirà a febbraio, Femmine contro maschi, un contraltare che metterà in piazza i difetti della donne.

Nel primo atto, dunque, tocca all’infedeltà e all’irresponsabilità degli uomini, al loro rottamare un’auto per una a chilometri zero, meglio se straniera. Uomini che mettono le corna, uomini che si fanno pagare per una prestazione sessuale, che spingono le donne a rifarsi le tette e tutto il resto. Qualche risata, niente di nuovo, ma tanta piacevole leggerezza.

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Voto di Cinefilos.it
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Redazione
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maschi-contro-femmineUomini che mettono le corna, uomini che si fanno pagare per una prestazione sessuale, che spingono le donne a rifarsi le tette e tutto il resto. Qualche risata, niente di nuovo, ma tanta piacevole leggerezza.