Festival di Roma 2014: Lulu recensione del film di Luis Ortega

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Lulu recensioneLuis Ortega arriva al Festival di Roma 2014 a presentare in Cinema d’Oggi Lulu, film che racconta le avventure di Lucas e Ludmila, due ragazzi innamorati che vivono in strada. Si muovono attraverso la città come in un parco giochi. Lucas lavora con un amico che raccoglie esche dalle macellerie. Nel suo tempo libero commette reati e spara con la sua pistola sui monumenti della città. Ludmila è sulla sedia a rotelle con un proiettile vicino alla sua colonna vertebrale, non sappiamo come il proiettile sia finito lì, ma immaginiamo che uno degli scherzi di Lucas sia finito male. Non troppo male, dal momento che la ragazza sta bene anche se continua ad utilizzare la sedia a rotelle pur non avendone la necessità.

Lulu recensione poster Il titolo del film è l’unione dei due nomi dei protagonisti Lu – dmila e Lu – cas, Lulu, giovani con cui dovremmo simpatizzare ma che le circostanze, i fatti e i loro stessi atteggiamenti ci rendono davvero insopportabili.

Ortega realizza una rappresentazione raccogliticcia, approssimativa, per una coppia che non desta la minima simpatia. Forse l’intento era quello di rappresentare una realtà, fotografata nel suo svolgersi, ma il risultato è davvero qualcosa di troppo poco interessante per raccontarci una storia che il pubblico possa apprezzare.

Il film potrebbe anche rappresentare un’indagine su un determinato tipo di essere umano, su un modo di affrontare la vita, una filosofia dell’esistenza che si basa sull’incapacità di concepire la violenza come una qualcosa di negativo e sulla rappresentazione di un amore estremo eppure infantile, quell’amore totale che provano i bambini, così come in fondo sembrano bambini che giocano a fare gli adulti i nostri due protagonisti.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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