Esce l’11 luglio nei cinema italiani un thriller geopolitico dal titolo Giochi di Potere, che a scanso di equivoci va detto non avere nulla a che fare con l’omonimo film del 1992 con Harrison Ford.
Giochi di Potere, diretta dal regista danese Per Fly, trae spunto dal libro-denuncia di Michael Soussan, “Backstabbing for Beginners: my crash Course in International Diplomacy” (2010). Autobiografia satirica entrata nella top ten del Wall Street Journal, lo scritto metteva alla berlina la corruzione su scala globale dell’organizzazione umanitaria “Oil for food” (tradotto: petrolio in cambio di cibo) promossa niente di meno che dall’ONU.
In Giochi di Potere Michael (Theo James) è un giovane ambizioso che riesce ad ottenere il lavoro dei suoi sogni: lavorare alle Nazioni Unite. Si ritroverà a dover coordinare il programma “Oil for food” – che porta viveri e beni di prima necessità nell’Iraq di Saddam – arrivando però a scoprire che il progetto è corrotto dall’interno, a partire dal suo mentore Pasha (Ben Kingsley).
Giochi di Potere parla di vicende reali e tristemente note. La Oil for Food operò dal 1995 al 2003, per essere poi cancellato a causa degli illeciti compiuti dalle nazioni partecipanti al programma, che più che aiutare i popoli vessati dalla guerra, si assicuravano di ricavare tangenti da milioni e milioni di dollari. Il film di Per Fly cerca di conferire un andamento action ad un film altrimenti più votato al genere documentaristico, senza però riuscire del tutto nel suo proposito.
La situazione irachena durante l’assedio di Saddam e i relativi embarghi, vengono marginalmente sfiorati quando avrebbero potuto essere campo fertile per una trattazione più approfondita e personale. Come sempre tutto sa di già visto, a partire dal rifiuto di guardare più a fondo la politica statunitense, come i magheggi della presidenza Clinton e dei coinvolgimenti USA durante la Guerra del Golfo.
Gli attori sono poco convinti, compreso un Ben Kingsley ormai lontano dagli anni d’oro della sua carriera, e sempre più calato nei panni di una macchietta. Giochi di Potere è un sedicente thriller politico dalla scarsa suspense, che non riesce a coinvolgere del tutto lo spettatore. Tralasciando la notorietà dei fatti, la trama non aggiunge quel quid necessario affinché quanto meno ci si possa interessare ai personaggi o alla loro psicologia.
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