Il Sospetto: recensione del film di Thomas Vinterberg

Il Sospetto film

Arriva al cinema Il Sospetto, l’acclamato film di Thomas Vinterberg, con Mads Mikkelsen e Thomas Bo Larsen. 

 

Una piccola comunità nel cuore della Danimarca. Gente pacifica, cordiale, rispettosa dei valori e dei sentimenti. Un luogo dove amicizia, amore, gentilezza e mutuo aiuto sembrano avere un significato vero, profondo. E’ qui che vive Lucas (Mads Mikkelsen), un ex-insegnante reimpiegato come maestro d’asilo, con un divorzio alle spalle e un rapporto difficile col figlio lontano.  L’appoggio e la comprensione dei suoi compaesani, soprattutto del suo migliore amico, Theo (Thomas Bo Larsen) sono ciò che gli permette di tirare avanti e di sorridere alla vita.

All’asilo i bambini lo adorano e la sua dolcezza naturale fa in modo che anche Nadia, una collega, si innamori di lui. Appena la vita di Lucas sembra riacquistare un senso, complice la decisione del figlio di trasferirsi a casa sua, una bambina della scuola, Klara (Annika Wedderkopp), racconta alla direttrice dell’istituto di essere stata molestata da lui.

La menzogna, appena accennata e subito ritirata, si innesta però come un virus nella mente della donna che, senza nemmeno interpellarlo, licenzia Lucas su due piedi e informa tutti i genitori dell’accaduto. E l’insegnante, quasi inconsapevole di ciò che gli sta accadendo, si trova ad affrontare un calvario, fatto di occhiatacce e minacce da parte dei suoi stessi amici, che lentamente si intensifica fino a sfociare nella violenza fisica.

Il Sospetto, il film

Il Sospetto recensione

Il Sospetto, ultima fatica del regista co-fondatore del movimento Dogma, Thomas Vinterberg, pone al suo centro un’azione apparentemente minuscola, una confessione di pochi secondi di una bambina di quattro anni, e mostra come, al pari di un sassolino gettato in uno specchio d’acqua, questa azione scateni delle reazioni enormi non solo nelle persone che la circondano, ma in tutti gli abitanti della comunità.

Vinterberg, magistralmente, porta al cinema la forza con cui una menzogna può insinuarsi nella mente e trasformare persone perbene in mostri disumani che ignorano la giustizia e accusano ciecamente, senza sapere e senza pensare, distruggendo così la vita di un uomo, Lucas, che giorno per giorno vede la sua esistenza andare a pezzi, sgretolarsi, scomparire.

La macchina da presa, vicinissima ai personaggi, cattura ogni espressione facciale, ogni cambio d’umore, ogni battito di ciglia. Cerca quasi di carpire i pensieri di Lucas, sempre più solo e sempre più disperato, la superficialità e la vitalità di Klara, troppo piccola per capire cos’ha scatenato la sua bugia, l’acredine e l’incredulità di Theo, amico fraterno confuso, incapace di giudicare, perso, e soprattutto l’ottusità delle persone che agiscono senza farsi domande, ignorando la verità.

La luce della Danimarca, calda e fredda allo stesso tempo, la perfezione della sceneggiatura (firmata da Tobias Lindholm), contemporaneamente drammatica e rigorosa, la recitazione misurata, senza sbavature e l’occhio di un regista decisamente geniale, fanno de Il Sospetto uno dei più bei film degli ultimi anni.

In due ore Vinterberg riesce a toccare tutte le emozioni dell’anima umana senza una goccia di sentimentalismo. Una lezione di vita e di cinema. Straziante e superbo.

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