Chiude il Concorso della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia Kjærlighet (Love) di Dag Johan Haugerud. Il film, parte della trilogia Sex Drømmer Kjærlighet (Sex Dreams Love) del regista scandinavo, si presenta come una sfida alla stanchezza, all’ultimo giorno di festival, eppure supera la prova senza fare troppa fatica. Merito dei suoi protagonisti splendidi, della bellezza di Oslo, della profondità e del realismo delle sue storie.
Marianne, una dottoressa pragmatica, e Tor, un infermiere compassionevole, stanno entrambi evitando le relazioni convenzionali. Una sera, dopo un appuntamento al buio, Marianne incontra Tor sul traghetto. Tor, che spesso passa lì la notte in cerca di incontri fortuiti con altri uomini, le racconta di esperienze di intimità spontanea e di importanti conversazioni. Incuriosita da questa prospettiva, Marianne inizia a mettere in discussione le norme sociali e si chiede se tale intimità casuale possa essere un’opzione anche per lei.
Dag Johan Haugerud dimostra di conoscere molto bene l’umanità che racconta, riuscendo a parlare di relazioni sentimentali e interpersonali da punti di vista inediti, realistici e concreti. Riflette sul desiderio, sull’appagamento e sulle connessioni personali, nella cornice di una città splendida e romantica ma alienante.
La ricerca personale e diversa per ognuno di Kjærlighet (Love)

Kjærlighet (Love) è uno studio tenero e delicato sulle relazioni che dà tanto valore al sesso occasionale quanto alla ricerca dell’anima gemella, a dimostrazione che viviamo in un’epoca di transizione per quanto riguarda la politica relazionale, in cui sempre più persone si ritagliano una vita sentimentale e sessuale al di fuori del percorso prestabilito dell’amore, del matrimonio, della procreazione e della famiglia nucleare.
Uno sguardo lucido e disincantato, ma mai cinico.
Kjærlighet (Love)
Sommario
Uno sguardo lucido e disincantato, ma mai cinico.

