Recensione del cult
d’animazione La spada nella roccia,
il film d’animazione di Wolfgang Reitherman e
targato Walt Disney.

Analisi, La spada nella roccia: Il giovane Artù, che tutti chiamano Semola è ignaro del pasticcio in cui si sta andando a cacciare quando, addentrandosi nella foresta, va a recuperare la freccia che Caio ha scagliato troppo lontano.
E’ così che comincia questa incredibile avventura, ed è così che il protagonista conosce l’eccentrico e potente Mago Merlino e il suo gufo ‘altamente istruito’ Anacleto.
Mai come in questo caso, la storia prende forma secondo le caratteristiche del viaggio di formazione, in cui un giovane di buon speranze prende coscienza delle proprie qualità, che nel caso particolare non risiedono nel corpo, ma nello spirito brillante e acuto del giovane. Efficace la contrapposizione di Semola con Caio, giovanotto grosso e stupido che però davanti all’evidenza, davanti a Semola che è riuscito ad estrarre la Spada dalla roccia, non può fare altro che inchinarsi.
La spada nella roccia: recensione del film

L’avventura di Semola assume una piega negativa quando cade ignaro nelle grinfie di Maga Magò, acerrima nemica di Merlino, che potrebbe essere ricondotta alla leggendaria figura della Fata Morgana, avversaria di Merlino nella mitologia arturiana.
Ancora una volta con La spada nella roccia la musica Disney incanta, con motivi che restano nell’immaginario e fanno sorridere a tutte le età, candidati all’Oscar nel 1964.

