L’Esorcista del Papa, recensione del film con Russell Crowe

Il film è in sala dal 13 aprile, distribuito da Sony Pictures.

L’Esorcista del Papa recensione
Father Esquibel (Daniel Zovatto) and Father Gabriele Amorth (Russell Crowe) in Screen Gems’ THE POPE’S EXORCIST.

In un momento storico in cui gli unici film che incassavano, i cinecomic, stanno perdendo il loro ruolo di riferimento per il mercato internazionale, un nuovo tipo di eroe sorge per puntare a diventare il nuovo faro del box office: Padre Gabriele Amorth di Russell Crowe è il protagonista de L’Esorcista del Papa, il nuovo film di Julius Avery che, nonostante il suo protagonista e la figura storica a cui si ispira (molto liberamente), ha bisogno più che di presentazioni, di una dovuta premessa.

 

Una premessa doverosa

Il tema dell’esorcismo ha fortissime radici nell’immaginario collettivo, immaginario arricchito e per molti versi determinato anche dal cinema, con il capolavoro di William Friedkin. Sembra naturale dunque approcciarsi a L’Esorcista del Papa con una buona dose di timore e suggestione, dato che è inevitabile far correre la mente agli illustri predecessori che raccontano le stesse figure. Ebbene, nulla di più sbagliato, perché il film di Avery non si prende minimamente sul serio, e più che raccontare la vita di una delle figure più controverse e in qualche modo influenti della moderna Chiesa Cattolica, ne fa una sorta di supereroe scettico e riluttante che prende estremamente sul serio il Male e le sue, rarissime, manifestazioni. Perché se il suo intervento è richiestissimo, Padre Amorth dice senza troppi giri di parole che il 98% dei casi che gli vengono sottoposti si risolvono con psicoterapia e medici, senza andare a scomodare le potenze fondate dell’universo. Siamo davanti a un personaggio molto razionale, malgrado la sua professione, un uomo che non è solo un prete, ma è un giornalista, un avvocato, un attento osservatore dell’animo umano, una persona che riesce a capire chi ha di fronte e quando il suo potere da esorcista è davvero richiesto.

L’Esorcista del Papa, la trama

Ed è proprio quello che succede quando viene convocato per intervenire in un misterioso caso di possessione in Spagna, in un’abbazia sconsacrata in cui, una madre con due figli si sta confrontando con delle manifestazioni demoniache che sembrano molto potenti. Il più giovane dei figli è infatti posseduto e il demone al suo interno chiede l’intervento “del prete”. Quando Amorth arriva è carico di bagaglio con gli strumenti del mestiere ma anche di una buona dose di scetticismo, data la sua esperienza, eppure immediatamente capisce che quella battaglia sarà davvero importante per la sua vita e per la vita della Chiesa, addirittura.

Lontanissimo dalla raffinatezza regista e tonale de L’Esorcista, il film di Avery ne prende spunto, principalmente nelle manifestazioni più splatter, per virare sul fantasy spinto, con toni e ambientazioni che ricordano molto un’estetica anni ’90 in cui la verosimiglianza e il prendersi sul serio non erano affatto contemplate. Alla luce di queste considerazioni, L’Esorcista del Papa si rivela un film molto divertente, assolutamente privo di pretese e forse proprio per questo il prodotto adatto a ciò che il pubblico, lontano dalle sale, desidera vedere sul grande schermo.

Le potenzialità sono infinite, tanto che la storia, strutturata come una Origin story di un supereroe, potrebbe aprirsi addirittura a una vera e propria saga che ha per protagonista Amorth insieme a Padre Esquibel, aiutante del protagonista con cui si instaura una dinamica da Buddy movie, addirittura, un braccio destro fondamentale per la vittoria finale.

L’Esorcista del Papa russell crowe
Father Esquibel (Daniel Zovatto) and Father Gabriele Amorth (Russell Crowe) in Screen Gems’ THE POPE’S EXORCIST.

Un nuovo supereroe è in città: Russell Crowe

La sceneggiatura debolissima si perde anche nei territori del thriller investigativo e in quelli dello splatter, nella parte finale, ma mai riesce a creare un’atmosfera minimamente spaventosa. Nonostante la regia si sforzi di inseguire una simmetria nelle sue inquadrature che però risultano sempre anonime e mai davvero ispirate. Chi invece di ispirazione ne ha profusa moltissima in questo progetto è il suo protagonista: Russell Crowe, con la sua ingombrante e carismatica figura, porta sulle spalle tutto il film, senza mai timore di recitare sopra le righe e anzi mettendo in scena una versione romanzata del personaggio realmente esistito che è divertente e potente, proprio come un supereroe che si confronta con una grande minaccia per la Terra.

L’Esorcista del Papa potrebbe riservare molte sorprese a chi non lo prendesse sul serie e a tutti gli spettatori che si approcceranno in maniera leggera e divertita alla genesi di questo nuovo, insolito e ironico supereroe che gira il mondo con la sua Lambretta.

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Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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