Mamma mia: recensione del film con Meryl Streep

Mamma mia

Mamma mia che musical! E’ proprio il caso di dirlo. Donna, una donna di mezza età con un passato da figlia dei fiori, sta preparando il matrimonio per la sua unica figlia della quale non si conosce il padre. La fanciulla, desiderosa di conoscere il suo genitore, invita tre possibili candidati alla carica di “padre” al matrimonio, innescando una sorta di commedia degli equivoci…

 

La storia è solo un pretesto abbastanza pittoresco per mettere in scena un divertentissimo, quasi pacchiano, musical scandito dalle leggendarie canzoni degli ABBA, che magari quelli della mia generazione non conoscono bene, fatta eccezione forse, solo per Mamma Mia!, ma che quelli un pochino più grandi, hanno canticchiato al cinema insieme alla spumeggiante, eccessiva, sopra le righe, sempre eccezionale  & Co.

I colori dell’isola greca di sposano con le belle e irriverenti coreografie per incorniciare numeri memorabili come quello di Mamma Mia!, oppure di Dancing Queen, o ancora la struggente e bellissima scene di The Winner takes it all.

Straordinario il cast femminile (Meryl Streep, Amanda Seyfried) che illumina la scena senza lasciare spazio ai maschietti che quasi sono relegati a grigie comparse nello sfavillante luccichio di Meryl Julie e Christine. Eccezionali Dynimite Girl.

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