Oltre le regole – The Messenger: recensione del film

Oltre le regole - The Messenger

Arriva al cinema il film distribuito da Lucky Red Oltre le regole – The Messenger, il film diretto da Oren Moverman, con Ben Foster, Woody Harrelson e Samantha Morton.

 

“Andiamo solo a notificare, non a fare le veci di Dio.” – William Montgomery (interpretato da Ben Foster) è un sergente dell’esercito americano di ritorno da una missione in Iraq, rimasto ferito a un occhio gli restano ancora alcuni mesi prima del congedo, gli viene assegnata però un lavoro gravoso: la notificazione alle famiglie della morte dei soldati in Iraq prima che la notizia giunga dai mass media.Verrà affiancato e supervisionato dal capitano Tony Stone (un bravissimo Woody Harrelson), all’inizio saranno apertamente in contrasto tra loro anche per via dei loro caratteri dicotomici.

Oltre le regole – The Messenger, il film

Stone è un uomo tutto di un pezzo, fedele all’esercito americano, per cui non prova nessuna difficoltà ad effettuare i compiti più gravosi, Montgomery è un ragazzo sensibile ancora provato dalla guerra, è all’inizio restio a compiere queste operazioni di notifica e finirà per contravvenire a molte regole dettate dal capitano, innamorandosi di una giovane vedova di un soldato americano.

Oren Moverman sceneggiatore israeliano alla sua prima prova registica, confeziona con maestria una pellicola di una eleganza stilistica rara, un film dove non viene sparato neanche un colpo ma che impone una decisa riflessione sugli effetti della guerra e l’elaborazione del lutto, prima sul giovane montgomery, eroe militare per caso e sul capitano Tony Stone uomo letteralmente di pietra ma con un animo pieno di ferite difficili da rimarginare. Nascerà quindi una particolare amicizia tra i due, superando i limiti dettati dall’esercito, finendo per essere uno la spalla su cui piangere per l’altro.

In Oltre le regole – The Messenger molto riuscita la partecipazione di Steve Buscemi nei panni di una padre distrutto dal dolore che vorrà (inizialmente) rivalersi negativamente sui due soldati. Al solito voglio sottolineare il titolo scelto per l’edizione italiana che travisa completamente quello originale (The Messenger) facendolo percepire come una pellicola di tutt’altro genere.

 

 

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