Players: recensione del film con Gina Rodriguez e Tom Ellis

Il film è disponibile su Netflix dal giorno di San Valentino.

Players recensione film
Tom Ellis nel ruolo di Nick e Gina Rodriguez in quello di Mack in Players. Cr. K.C. Bailey/Netflix ©2023.

“Eri così preoccupata di conquistarlo che non ti sei chiesta se avresti dovuto”: il fulcro di Players, il film girato nel 2021 ma lanciato su Netflix Italia nel giorno di San Valentino è tutto qui. La commedia romantica di Trish Sie porta in scena situazioni di spiccata comicità per offrire un’ironica ma non banale riflessione sulle dinamiche delle scelte che governano la nostra vita sentimentale.

 

I “players” del titolo, i giocatori, ovvero il gruppo di amici che si danno man forte in divertenti (o tragiche, a seconda della preda) scenette in locali pubblici per conquistare cuori solitari, offrono, tra i vari livelli di lettura, anche una parodia di Sex and the city, con variazioni sulla combinazione di generi e ruoli dove i protagonisti sono tre uomini e una donna. Nel film di Trish Sie, regista con prove da coreografa al suo attivo, i quattro amici della storia sono trentenni appagati del proprio lavoro all’interno della redazione di un giornale e vivono tutte le opportunità d’incontro che la brillante vita notturna di New York offre loro. L’amicizia che li lega li porta a vivere in maniera divertita la propria condizione di single e a cercare storie di una sola notte, certi di trovare nei propri sodali il rapporto di vicinanza di cui chiunque ha il bisogno. L’ingresso in scena di un aitante corrispondente di guerra cambia gli equilibri all’interno del gruppo: quello che sulla carta appare come un buon partito, ovvero l’uomo dei sogni bello, ricco e intelligente, reggerà poi alla prova della realtà e riuscirà a portare nella quotidianità di Mack, la girl del gruppo, quel senso di affidabilità che solo gli amici di lunga data sembrano offrire?

Players: come affrontare con leggerezza le paure della vita adulta

La sceneggiatura è firmata da Whit Anderson, insignita nel 2018 del premio Writers Guild of America per la serie Ozark e attrice in pellicole ad alto budget Ocean’s 8 di Gary Ross e Yes Man di Peyton Reed interpretato da Jim Carrey. 

La trama di Players pone al centro della narrazione gli standard più classici di quell’età di mezzo in cui si affrontano le paure della vita adulta: impegnarsi in una relazione stabile, prima fra tutte. “Mangi i falafel quando sei triste”, chiosa Adam Miles, interpretato da Damon Wayans Jr. alla migliore amica Mackenzie Cannon, detta Mack, alias Gina Rodriguez, attrice portoricana emersa nella serie Jane The Virgin. Se un amico è capace di rilevarci meccanismi che fino a quel momento erano sfuggiti a noi stessi grazie alla lunga osservazione, possiamo accontentarci di un amore che vede in noi un’immagine che non ci appartiene?  La protagonista deve fare i conti con se stessa per capirlo, per capire, soprattutto, se anche in Tom Ellis, l’uomo che ha deciso di conquistare non più per una notte, bensì per una vita intera, può ritrovare la stessa attenzione e cura, ovvero lo stesso amore che il suo migliore amico sa offrirle.

Mack e gli altri ‘giocatori’ si muovono da anni all’interno di schemi psicologici prefissati dove sanno gestire con abilità e spirito di squadra ogni variabile, certi della possibilità di riuscita di azioni che nel tempo si sono rivelate portatrici di successo ma che, adesso, sembrano non dare più sicurezza: si può basare una relazione su uno schema, chiede Adam a Mack?

Players Gina Rodriguez
Liza Koshy nel ruolo di Ashley, Augustus Prew nel ruolo di Brannagan, Joel Courtney nel ruolo di Little e Gina Rodriguez nel ruolo di Mack in Players. Cr. K.C. Bailey/Netflix ©2023.

La vera domanda che ogni ‘player’ in amore dovrebbe porsi

La scoperta che le interazioni ormai abilmente implementate non bastano più quando si tratta di affrontare il tratto di cammino che ci separa da un nuovo desiderio è la vera questione del film diretto da Sie. La protagonista vuole un cassetto, sagace metafora dello spazio di significanza che chiunque sia in cerca dell’amore vuole che l’altra persona gli riservi. Il punto è: siamo sicuri che quel cassetto sia grande abbastanza per contenere tutte le nostre cose, tutto quello che siamo e che vorremmo essere? Un interrogativo tutt’altro che banale, a cui Players offre una risposta divertente e non scontata, perché, per dirla con i protagonisti, quando vuoi una relazione vera non c’è uno schema che possa aiutarti, c’è solo l’istinto che ci porta a sentire con forza il nostro baricentro e a capire di quanto siamo disposti a spostarlo per raggiungere un nuovo livello di gioco in un rapporto di coppia.  

- Pubblicità -