Plus One recensione del film di Dennis Iliadis

Plus One recensioneDavid e Teddy sono due amici che stanno per partecipare al più grande party dell’anno a casa di un compagno di classe, i due però hanno obiettivi diversi per la serata: David deve farsi perdonare dalla fidanzata mentre Teddy ha intenzione di rimorchiare quante più ragazze possibile.

 

Ma un evento sovrannaturale, che sdoppia letteralmente le persone, cambia radicalmente le prospettive dei partecipanti portando caos e violenza all’interno della festa.

Commedia sci-fi dai tratti cupi che nella prima parte ricorda i tipici college movie americani (Project x su tutti e alcune sfumature di American Pie) ma poi si concede derive fantascientifiche e tocchi tra horror e thriller.

Si capisce bene quindi come Dennis Iliadis abbia voluto tentare tante strade per il suo nuovo film non riuscendo però a trovarne un’adatta perché il lungometraggio non funziona per nessuno dei generi prima citati.

Il regista vuole parlare di doppio, di personalità e dell’animo umano ma finisce con l’accennare queste tematiche per dare quanto più spazio possibile all’azione, perdendo così una buona occasione per fare qualcosa di innovativo, che potesse divertire e il pubblico e farlo riflettere su aspetti importanti dell’individuo.

Gli attori poi non incidono particolarmente, incastrati in personaggi abbastanza visti e rivisti, non riescono a esprimere emozioni di alcun tipo, nemmeno Rhys Wakefield (visto recentemente ne La notte del giudizio, in cui nella parte del cattivo di turno era molto più che convincente) riesce ad essere efficace restituendo un personaggio irritante e per il quale è difficile provare empatia.

Per fortuna Plus One è breve e ha un buon ritmo che lo fa scorrere via veloce, ma quello che rimane a fine proiezione è un pasticcio di generi e concetti che sa di occasione persa; soprattutto perché l’idea di fondo, sviluppata diversamente, poteva essere molto buona.

Plus One recensione Dennis Iliadis

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