Prima di domani recensione del film con Zoey Deutch

prima di domani

Arriva il 19 luglio in sala Prima di domani, diretto da Ry Russo-Young, basato sul successo letterario E finalmente ti dirò addio di Lauren Oliver.

 

Non possiamo controllare il futuro, per cui a fare la differenza dovrà essere il presente. Sam è una ragazza come tante, circondata da una famiglia comune e da amiche fin troppo spumeggianti. La sua sembra essere confezionata come una vita perfettamente ordinaria, anche perché Sam è fidanzata con il belloccio della scuola e niente sembra intaccare la sua bolla di felicità. Finché nel giorno dei Cupidi, una ricorrenza scolastica con la quale vengono donate delle rose alla persona che si ammira, la vita di Sam si ferma.

Si ferma perché muore, ma in realtà non ancora. Sam è incastrata in una sorta di limbo che la costringe a rivivere lo stesso giorno fino alla nausea. Un giorno che inizia e finisce più o meno nello stesso identico modo.

Protagonista della pellicola è Zoey Deutch, che in precedenza interpretò Rose in Vampire Academy. La Deutch dona al suo personaggio quell’aria pacifica che ne facilita l’empatia: tutto ciò che Sam prova, riesce ad arrivare al pubblico. Confusione, rabbia, tristezza. E forse anche felicità.

Prima di domani è pieno di cliché, partendo dall’ambientazione liceale. Sam è la classica eroina che non sa schierarsi, vive all’ombra di un’amica che in realtà esercita un terribile terrorismo psicologico nei confronti di chiunque non reputi alla sua altezza. Anziché ascoltare le necessità del proprio cuore, Sam ragiona con gli ormoni dell’adolescenza e si lascia soggiogare dalle opinioni delle amiche restando al fianco del fidanzato belloccio.

Prima di Domani: trailer e poster del thriller teen

Sam attraversa diverse fasi durante la storia che la portano ad affacciarsi su scenari alternativi, finché non capisce che nella sua vita c’è sempre stato qualcosa di marcio e che, in fondo, è stata colpa sua. Essere bullo o essere cooperativo di un bullo, anche in modo passivo, non ti rende ugualmente tale?

Il film esplora tematiche trite e ritrite – così come personaggi scontati e ambientazioni scarne – ed è facile paragonarlo ad altre punte di diamante nel contesto teenager. Tuttavia, nonostante sia un uragano di cliché, Prima di domani fa riflettere su un tema, il bullismo, che è alla ribalta della cronaca quotidiana, con risvolti, nella realtà, a volte tragici. E, siccome è rivolto prettamente a un target adolescenziale, è un film delicato che ha inviato il messaggio giusto. Non bisogna aspettare di arrivare all’irreparabile per compiere una buona azione.

Siamo tutti di eguale importanza, non c’è bisogno di creare false differenze soltanto per alleviare il proprio dolore. Un messaggio essenziale, magari guardando questo film, da domani qualcuno inizierà a vedere la propria vita uguale a quella degli altri, senza avvertire il bisogno di sentirsi più importante o indispensabile. In fondo è vero il detto: non rimandare a domani, quello che potresti fare oggi.

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