Anna è una timida dodicenne che vive la sua solitaria esistenza a Sapporo, ospite della zia Yoriko che si prende cura di lei dopo la morte improvvisa dei genitori. In seguito a gravi problemi di salute e ad una sempre crescente malinconia, Anna viene mandata per l’estate in un piccolo villaggio di mare, ospite di una solare coppia di parenti. Sola con sé stessa e con la propria grande passione per il disegno, Anna si imbatte casualmente in un’isolata villa sulle rive di una spiaggia dove fa la conoscenza di Marnie, una bellissima ragazzina che vive assieme alla sua ricca famiglia. Ben presto Anna inizia ad essere ossessionata dalla giovane amica, tanto da ricontrarla spesso nei propri sogni e ben presto si rende conto che qualcosa di strano e meraviglioso sembra aleggiare attorno alla vita della sua nuova compagna. Poche sono le cose che nella vita sembrano darci una sicurezza assoluta, e sicuramente lo Studio Ghibli è una di queste.
Uscito in seguito al clamoroso insuccesso di La principessa splendente e in contemporanea al preoccupante annuncio di un temporaneo blocco delle attività dello storico studio e del ritiro dalle scene del mentore Miyazaki, questo commovente lavoro firmato da Hiromasa Yonebayashi sembra essere un degno testamento e un tenero epilogo del mirabile lavoro di un comparto di animatori che per anni hanno coraggiosamente continuato a coltivare l’onorevole arte del disegno fatto a mano. 
Il singolo Fine on the outside di Priscilla Ahn che accompagna i titoli di coda sembra segnare il commosso traguardo di una storia ma anche di un team di creatori di sogni, coloro che con un tratto di matita e qualche chiazza di colore ci hanno fatto a lungo sognare, proprio come sogna l’insicura Anna.
