Dimenticate l’epica e la serietà di Mel Gibson e di The Passion. Quest’anno, in occasione della Pasqua, arriva al cinema Risorto, un racconto elementare e acritico della morte e resurrezione di Gesù, che dalla crocifissione giunge fino al giorno dell’Ascensione. Protagonista del racconto è Clavius, un tribuno romano celebre per la sua fedeltà all’Imperatore e agli dei pagani. Sarà proprio lui il prescelto da Ponzio Pilato, villain della storia, per ritrovare il cadavere del nazareno e mettere fine alle dicerie sulla sua resurrezione in spirito e corpo e per prevenire così anche una rivolta di popolo. Clavius è ovviamente scettico, ma il suo percorso e il suo punto di vista esterno alle vicende della fede lo renderanno un testimone perfetto della gloria di Dio. Di apparizione in apparizione, Clavius si mimetizza in mezzo agli Apostoli, fino a seguirli al lago di Tiberiade, dove Gesù apparirà per l’ultima volta.

Nel cast del film spiccano Joseph Fiennes, nei panni del protagonista Clavius, l’ex Draco Malfoy Tom Felton, biondo e atipico soldato romano, e Cliff Curtis nei panni di Gesù (Travis di Fear The Walking Dead).
Risorto è un’opera che ci si aspetterebbe di vedere sul piccolo schermo, non solo per la messa in scena e per le caratteristiche filmiche, ma per quell’aria di semplicistico racconto che emana a ogni passaggio narrativo, il che in definitiva per un certo pubblico non è per forza un male.
