Strange World – Un mondo misterioso è il mondo creato da Qui Nguyen, diretto da Don Hall e prodotto da Roy Conli. Il film di Don Hall, presentato oggi alla stampa a Roma, rompe tutte le barriere portando sul grande schermo il primo personaggio Disney dichiaratamente omosessuale. Jake Gyllenhaal, Gabrielle Union, Jaboukie Young-White e Dannis Quaid prestano le voci ai personaggi di Searcher Clade, Meridian Clade, Ethan Clade e Jaeger Clade. In Italia, invece, il cast animato è impreziosito dalle voci di Marco Bocci, Lucy Campeti, Lorenzo Crisci e Francesco Pannofino. Il film sarà nelle sale a partire dal 23 novembre giusto il tempo per il periodo natalizio.
Strange World – Un mondo misterioso, la trama
I Walt Disney Animation Studios presentano una leggendaria famiglia di esploratori, i Clade. Quando la famiglia si mette in viaggio per svolgere una importante missione, sorgono tra loro diverse contrarietà, ma saranno costretti a metterle da parte nel momento in cui faranno una scoperta sensazionale: un mondo misterioso popolato da creature fantastiche. La premessa di Strange World – Un mondo misterioso è diversa da qualsiasi altro film Disney.
La pellicola di Don Hall è un film apertamente per tutti – come dichiara lo stesso regista in conferenza stampa – e nel corso della visione si capisce molto bene il perché. Con i suoi richiami al cinema di genere come King Kong o Viaggio al centro della Terra, Strange World – Un mondo misterioso è pronto a cambiare le sorti dell’animazione disneyiana, forse, per sempre. Questa 61esima pellicola Disney segna anche un punto fondamentale per l’azienda che varca la soglia del 100° anniversario. Con questo film si celebra non solo il lavoro passato nell’animazione ma il futuro inglobando al suo interno tematiche più che attuali come l’ambiente, l’identità di genere, l’eredità e la famiglia.
La famiglia Clade si presenta fin da subito particolare e ricca di conflittualità nel rapporto tra Searcher Clade e il padre Jaeger. Due personalità opposte che inevitabilmente sono destinate a scontrarsi. Il padre vorrebbe che il figlio seguisse le sue orme come esploratore e Searcher vive con il peso costante di deluderlo perché sa che quella non sarà mai la sua strada. La prima parte del film mette molto bene in luce questa conflittualità quando Jaegar decide di abbandonare il figlio durante una delle loro avventurose scalate. Searcher dal canto suo, continua a seguire il suo obiettivo per trovare la sua identità, fa una scoperta che gli cambierà la vita lasciandosi alle spalle l’ombra del padre.
La continua ricerca della propria individualità
Il mondo di Avalonia è in pericolo. Le coltivazioni di pando – fonte di energia vegetale scoperta da Searcher 25 anni prima – sta morendo. Il giovane Clade adesso è adulto, molto più consapevole della sua identità ma non riesce a scacciare i retaggi del passato. Vive nella costante paura che il figlio, Ethan, una volta grande lo abbandonerà così come il padre ha fatto con lui. Per questo il film pone al centro un dialogo intergenerazionale – tra padre, figlio e nonno – che intesse la trama del film. Cresciuto come agricoltore, la vita di Searcher viene scombussolata quando scopre di dover affrontare un’avventura per salvare il pando, e quindi Avalonia intera. Durante questa intricata spedizione, contro la sua volontà, scoprirà che il figlio Ethan lo ha seguito e con lui la moglie Meridian e l’iconico cane a tre zampe, Legend.
L’intera famiglia Clade però non aveva considerato la scoperta che li avrebbe attesi durante questa avventura. Jaeger Clade è vivo, ed ha vissuto con il solo intento di continuare la sua avventura volendosi spingere oltre le montagne. Saranno passati 25 anni ma il suo rapporto con il figlio è rimasto congelato al momento in cui le loro strade si sono separate. Dato che non c’è un vero villain nel film, i veri antagonisti sono i personaggi stessi con le loro complessità.
E in un continuo gioco di contrasti Jaeger cerca di familiarizzare con il nipote Ethan che a sua volta è affascinato dalle avventure del nonno e dal suo coraggio. Tutto questo mentre Searcher cerca di portare il figlio su quella che per lui è la strada giusta: la vita nella fattoria Clade continuando il lavoro di agricoltore. Così Ethan lotta continuamente con queste due forze trovando nel padre e nel nonno i veri “cattivi” del film.
Un mondo strano e sostenibile
Questo gioco di contrasti viene reso magnificamente nella scena in cui le tre generazioni giocano con le carte. A parte la complessità del gioco – totalmente ideato dal team creativo e assolutamente reale – il suo obiettivo traduce alla perfezione quello del film. Lo scopo del gioco è vivere in armonia con la natura, non distruggerla. Ma evidentemente, le generazioni di Jaeger e Searcher la pensano diversamente. Infatti, colpisce subito come cercano tra le carte giocabili quelle che possano nuocere gravemente l’ambiente. L’occasione che li aveva messi immediatamente d’accordo sulla strategia da seguire diventa l’ennesimo motivo di litigio tra padre e figlio a cui un Ethan esasperato risponderà abbandonando il gioco lasciando ai due la possibilità di riflettere.
Il tema della sostenibilità è fondamentale nella trama di Strange World – Un mondo misterioso. Da un’idea di sostenibilità parte la strategia di Searcher di utilizzare il pando come fonte di energia. Non aveva considerato quello che avrebbe trovato sotto la superficie: un essere vivente con un cuore pulsante che sta soffrendo. E così la terra viene descritta come questo corpo abitato da creature fantastiche che cercano di tenerlo in vita il più possibile. Un mondo incontaminato dall’uomo se non fosse per un’unica cosa: il pando. La fonte di energia rinnovabile tanto cara a Searcher sta distruggendo questo strano mondo e sarà proprio il giovane Clade a distruggerla.
Tre generazioni a confronto
La storia di Jaeger, Searcher e Ethan è una storia su cui almeno una volta nella vita siamo inciampati tutti. Quell’irrefrenabile desiderio di andare contro il volere dei genitori, considerandosi dei ribelli. In un certo senso prima Searcher e poi Ethan sono i ribelli di questo film. Searcher a chiare lettere ha sbattuto in faccia al padre la dura verità: non vuole essere un esploratore. Agli occhi del padre si sente sminuito e piccolo nel suo essere un semplice agricoltore. Anche Ethan chiarisce il suo punto di vista: non vuole diventare come suo padre e troverà la vera felicità nel mondo sotto la superficie.
Alla fine del film, il mondo di Avalonia è in salvo mentre Searcher e Jaeger ritrovano la loro complicità tra padre e figlio nella fattoria Clade. Ethan invece scopre una nuova felicità trasferendosi nel mondo sotto la superficie. Così quelli che fino a quel momento erano stati motivi di litigio diventano la colonna portante della famiglia Clade che, come lo strano mondo, trova modo di rigenerarsi autonomamente guarendo vecchie ferite e sanando i dissapori.