Terra e Polvere: recensione del film di Li Ruiju con Hai-Qing

Il sesto lungometraggio di Li Ruiju ci porta dentro la Cina rurale.

Terra e Polvere film recensione

Un matrimonio combinato, una convenienza, quella tra Guiying (Hai-Qing), ormai demoralizzata che viene picchiata dal fratello, e Youtie (Wu Renlin), il più umile dei contadini, che vive e si accontenta della compagnia del suo asino. Vengono da due realtà povere e non conoscono altro che la terra e contro ogni aspettativa, tra i due si sviluppa un tenero legame. Terra e Polvere di Li Ruijun – dopo aver stregato gli spettatori della Berlinale e del Far East Film Festival di Udine, dove ha vinto il Black Dragon Award e il Silver Mulberry Award – arriva in Italia dal 30 marzo. Il film racconta l’amore attraverso i silenzi e i ritmi contadini della Cina rurale.

 

Un lungometraggio che attraversa il tempo e ne esamina il lento scorrimento. Hai Qing è un’attrice di grande esperienza (Fire on the Plain, Operation Red Sea, Sacrifice), che viene affiancata da Wu Renlin, un vero contadino (nonché zio dello stesso regista). Il suo personaggio, infatti, incarna benissimo l’essenza del film non ha bisogno di fingere perché in Terra e Polvere racchiude le dinamiche proprie di una generazione di lavoratori che si sono fatti in quattro per quel pezzettino di terra, nonostante ci sia sempre qualcuno che tenta di portarglielo via.

Terra e Polvere, un amore viscerale

In Terra e Polvere, Youtie e Guiying hanno due personalità molto vicine tra loro. Amano la terra e con essa instaurano un rapporto viscerale. Le famiglie li hanno costretti a un matrimonio combinato e i due protagonisti hanno fatto di questo legame un sodalizio. Insieme, si guadagnano una vita regolata dai ritmi del mondo naturale, trovando nel loro matrimonio quella cura per sé stessi e per gli altri che il loro passato non gli aveva permesso di fare. Il film ci mostra fin da subito il forte impatto che ha la natura nella vita semplice dei due contadini. Il loro è un matrimonio combinato ma non per fortuna, nessuno dei due ha nulla da offrire all’altro se non un po’ di compagnia.

I beni materiali in Terra e Polvere passano in secondo piano in favore della dolcezza e della semplicità delle piccole cose. Aspettare tuo marito al freddo per offrirgli una bevanda calda, coprire con una giacca lunga tua moglie che ha freddo. La storia si svolge nella regione del Gansu, luogo molto caro al regista in quanto sua città natale. Mentre l’affetto tra i due protagonisti cresce, Youtie e Guiying decidono di crearsi un piccolo angolo di paradiso. I pochi movimenti di macchina e le inquadrature fisse, con i personaggi sempre a margine dell’inquadratura – per rispecchiare il loro essere ai margini della società – aiutano lo spettatore a empatizzare con i protagonisti.

Terra e Polvere recensione

Gioco di contrasti

A poco a poco, le loro lunghe giornate fatte di semina e raccolto vengono intervallate dalla costruzione di un nido d’amore, dove i due silenziosamente progetteranno di vivere. La vita nei bassifondi di questa Cina rurale li ha costretti ad abbandonare la loro casa due volte, come le rondini sono obbligate a cambiare il loro nido e migrare altrove. Terra e Polvere sono i materiali serviti a Youtie e Guiying per costruire la loro capanna, di cui vediamo ogni singolo mattone.

Il sesto lungometraggio di Li Ruiju mette davanti allo spettatore un continuo gioco di contrasti. Gli ambienti sono i protagonisti e rispecchiano allo stesso tempo gli umori dei protagonisti. In un primo momento, infatti, Youtie e Guiying sono distanti e la stessa distanza la percepiamo all’interno di quelle mura domestiche, nell’intimità che i due protagonisti vengono a creare. Il loro legame poi tenderà sempre di più ad avvicinarsi e questo inevitabilmente amplierà anche gli ambienti. Così quelle che prima erano spoglie mura domestiche si trasformano in un campo, aperto, dove i due costruiranno la loro nuova casa.

Terra e Polvere

Centri e periferie

Pier Paolo Pasolini, meglio di chiunque altro, è riuscito a racchiudere in poche parole la contrapposizione tra questi due spazi: Centri e periferie. Nella sua bibliografia e filmografia, Pasolini tiene a specificare l’importanza delle periferie. In Terra e Polvere avviene la stessa cosa: il regista mette in chiaro l’importanza della periferia, con i suoi difetti, ma soprattutto con i suoi pregi. La periferia ti permette di essere te stesso, di non dover fingere, di vagare per un campo sconfinato. La periferia è un luogo aperto, senza palazzi che schiacciano l’uomo, non ha margini, non è circoscritta. Lo stesso Guiying, quando la sua dolce metà viene a mancare, decide di abbandonare quel luogo perché per lui è ormai fonte di dolore e dispiacere. Farà la cosa che non avrebbe mai pensato di fare: si trasferirà in città.

La stessa città dalla quale lui e sua moglie sono fuggiti durante la visita a quell’appartamento “fatto appositamente per loro”. Quando dalla Cina rurale avrebbero dovuto abbracciare l’urbanizzazione e il progresso, Youtie e Guiying decidono di costruirsi una loro casa. La città stessa è alienante, ricca di tentazioni, di auto lussuose. Ma se per Pasolini l’una non poteva vivere senza l’altra, in Terra e Polvere il regista riesce a riportare tutto allo stato naturale delle cose ad eccezione dell’uomo costretto a vivere esiliato per punizione all’interno della città.

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Lidia Maltese
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Lidia Maltese
Laureata in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, classe 95. La mia vita è una puntata di una serie tv comedy-drama che va in onda da 27 anni. Ho lo stesso ottimismo di Tony Soprano con l'umorismo di Dexter, però ho anche dei difetti.
terra-e-polvere-con-hai-qingBastano poche parole e moltissimi silenzi per farci entrare nella Cina rurale di Terra e Polvere. Così come pochi i movimenti di macchina che invece si focalizzano sulle inquadrature fisse dei due protagonisti. Così come le inquadrature anche i personaggi sono messi al margine, per evidenziare ancora di più il distacco tra loro e la città urbanizzata. Terra e Polvere riesce a evocare tantissime emozioni e riflessioni ponendo l'accento sulla natura e il suo continuo divenire.