The Crow – Il Corvo: recensione del film con Bill Skarsgård

In sala dal 28 agosto, arriva il film che riporta sul grande schermo la storia d'amore tra Eric e Shelly.

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Preceduto da tam tam social non esattamente lusinghiero, arriva anche nelle sale italiane dal 28 agosto con Eagle Pictures The Crow – Il Corvo, diretto da Rupert Sanders, con protagonisti Bill SkarsgårdFKA twigs nei panni di Eric e Shelly, i due amanti sfortunati vittime della cieca violenza della città. Il progetto di un remake del Il Corvo era in cantiere da anni, e soltanto ora con Sanders al timone, la produzione è riuscita a portare avanti l’intenzione, fino alla realizzazione di un prodotto che non è classificabile né come un remake del precedente, né un adattamento fedele del fumetto di partenza.

 

Dopo il film di Alex Proyas del 1994, legato dolorosamente alla prematura morte di Brandon Lee, c’era da aspettarsi che riportare al cinema la storia nata sui fumetti di James O’Barr avrebbe generato qualche perplessità. Tuttavia, se si riuscisse ad approcciarsi al film con protagonista Bill Skarsgård senza pregiudizio, ci si troverebbe di fronte un’opera che coraggiosamente evita qualsiasi confronto e si serve solo dello scheletro narrativo di fumetto e primo adattamento per raccontare una storia del tutto originale, che per messa in scena, scelte estetiche e tematiche guarda al presente.

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Bill Skarsgård e FKA twigs in The Crow (2024)
Bill Skarsgård e FKA twigs in The Crow. Foto di Larry Horricks/Larry Horricks – © 2022 Yellow Flower LLC.

The Crow – Il Corvo, la trama

Eric e Shelly si conoscono in una struttura detentiva in cui sono rinchiusi per motivi che non ci vengono raccontati. Fanno subito amicizia e, dopo che alcune circostanze forzano gli eventi, evadono insieme. Comincia così la loro storia d’amore, un sentimento puro e totalizzante, che li assorbe completamente e li fa vivere in simbiosi. I due condividono il talento e la passione per la musica, accarezzando il sogno di trasformarlo in qualcosa di più. Fino a quando non vengono raggiunti dai tirapiedi di Vincent Roeg (Danny Huston) che ha un conto in sospeso con al giovane Shelly.

The Crow – Il Corvo di Rupert Sanders non è un remake, anzi, prende le distanze in maniera netta sia dal film del ’94 che dal fumetto di James O’Barr, proponendo una storia completamente  nuova che, pur basandosi sulla struttura del revenge movie in cui l’eroe, tornato dal mondo dei morti, cerca la vendetta, cambia le carte in tavola. La struttura principale del film è arricchita da piccoli cambiamenti rispetto alla storia conosciuta e sotto-trame che raccontano un’estetica più vicina a quella contemporanea rispetto alla post-punk che già nel film di Alex Proyas era fuori tempo massimo.

Bill Skarsgard sul The Crow - Il CorvoThe Crow – Il Corvo non è un remake

Bill Skarsgård, che abbiamo già visto in IT e in John Wick: Capitolo 4, è il nuovo volto di Eric, e al suo fianco c’è FKA Twigs, eterea e sensuale allo stesso tempo, cantautrice britannica che interpreta una Shelly con un passato oscuro ma anche con un talento musicale che si sposa con la passione di Eric per le parole e le poesie.

Interessante è il personaggio di Danny Huston, che aggiunge un colore in più alla storia, oltre ad arricchirne la trama rendendo il personaggio di Shelly più articolato rispetto al predecessore. Porta con sé un elemento soprannaturale che non aveva il Top Dollar di Michael Wincott e anche una certa cruda cattiveria, che si nasconde dietro a una banale normalità e per questo, forse, fa ancora più paura. Il corvo stesso, colui che dà una seconda possibilità a Eric di aggiustare le cose che sono andate male, non è una presenza animale magico/mistica, ma una persona che mette l’eroe sul suo cammino. A parte qualche citazione letterale di frasi dal film con Brandon Lee, imparate a memoria nel tempo, quella di Eric e Shelly del 2024 è una storia completamente diversa.

Danny Huston - The CrowEstetica contemporanea e storia d’amore

Quello che appare interessante in The Crow – Il Corvo è il cambiamento estetico che rispecchia quello che è accaduto al mondo, tra il ’94 e il 2024. L’estetica punk che quasi fuori tempo massimo nel film con Brandon Lee qui lascia spazio a un aspetto contemporaneo che prede a prestito i look dei trapper. Perché se il primo adattamento del testo di O’Barr ha fatto inorridire i fan del fumetto duri e puri ma ha conquistato orde di giovanissimi, proprio per il fascino di quel look, questo film è dedicato a chi nell’estetica trapper ci sguazza, e quindi non i fan del vecchio film ormai ultra quarantenni, ma quelli che oggi sono giovani, giovanissimi e adolescenti.

Non solo. Il sottotitolo del film recita: il vero amore non muore mai. Il drive principale del film, la vendetta per amore, rimanda a un tipo di sentimento puro e imperituro, quel tipo di amore che si prova soltanto da molto giovani e quindi non è assurdo pensare che proprio un pubblico adolescente possa appassionarsi a questa storia che ha l’aspetto e i temi di una contemporaneità che appartiene a loro.

Bill Skarsgård nel ruolo di Eric/The Crow - Il CorvoNonostante tutti questi elementi che possono risultare interessanti e dare al film una speranza contro tutte le recensioni negative che arrivano d’Oltreoceano, The Crow – Il Corvo si scontra con l’inevitabile realtà: si tratta di un film che al netto dello sforzo degli interpreti, dell’impegno nella messa in scena e della volontà di fare qualcosa di nuovo, è un prodotto molto modesto, sciatto nella scrittura e nella realizzazione ultima.

Sommario

Un prodotto molto modesto, sciatto nella scrittura e nella realizzazione ultima.
Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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