The Weekend Away: recensione del film Netflix

Il film The Weekend Away è un vortice di eventi che non esclude nulla: rapimenti, indagini, sospetti ma anche innamoramenti e gelosie.

The Weekend Away recensione

Su Netflix è uscito The Weekend Away, film di Kim Farrant tratto dall’omonimo libro di Sarah Alderson. Il lungometraggio si pone tra il thriller, il revenge movie e la dark comedy e racconta della scomparsa di una donna dopo una serata sfrenata. Paesaggi da sogno e scenografie da commedia romantica sono lo strano sfondo delle vicende da incubo vissute da Beth, la protagonista.

 

The Weekend Away: cosa succede nel film

Beth (Leighton Meester) decide di far visita a Kate (Christina Wolfe), un’amica che vive in Croazia, nella cittadina marittima di Spalato. Beth non vede l’ora di svagarsi: è da poco diventata madre e sta attraversando un periodo difficile con il compagno. Dal canto suo, Kate è carichissima: ha da poco divorziato e si sente più libera che mai. Le due decidono di passare una serata in discoteca: non appena arrivano, incontrano due ragazzi che sembrano far loro delle avance. Complice l’alcool (e forse qualche altra sostanza), Beth si risveglia la mattina dopo senza ricordare cos’è successo durante la notte. Come se non bastasse, all’appello manca Kate: la donna sembra essere scomparsa.

Inizia per Beth una ricerca disperata dell’amica, seguendo le poche tracce presenti nei suoi ricordi annebbiati e nel telefono di Kate. L’indagine si trasforma in un vortice che finisce per coinvolgere tutti: sconosciuti, tassisti più e meno gentili, polizia, mariti ed ex-mariti.

Un uragano distruttivo che dura un’ora e mezza

Come appena detto, The Weekend Away è un vortice, una spirale sotto molteplici aspetti. Per prima cosa, Kate è un personaggio vertiginoso: in confronto a Beth è piena di energia, non sta ferma un attimo, entra sulla scena e catalizza l’attenzione con la sua appariscenza, fisica e verbale. In poche ore, Kate travolge e stravolge la vita di Beth e cerca di portarla ”sulla cattiva strada”: prima vuole farla bere, poi la spinge ad andare con i due ragazzi conosciuti in discoteca.

the weekend awayTutto quello che accade dopo la scomparsa di Kate è un vero e proprio incubo. Beth scopre una verità agghiacciante dopo l’altra, non sa più di chi fidarsi e allo stesso tempo viene lei stessa sospettata. Quanto descritto può sembrare avvincente ma, per il modo in cui vengono assemblate le vicende nel film, non riesce a convincere fino in fondo. La sensazione che lo spettatore prova nel vedere The Weekend Away è un costante spaesamento. La confusione è mal gestita e il film nel complesso risulta un’esagerazione poco credibile.

Una Croazia fin troppo da favola

The Weekend Away è un thriller, ma non sembra. Il film ci illude fin dalle prime inquadrature: i toni sono quanto più vivaci, la luce irradia i paesaggi da sogno della Croazia, le scogliere, il mare, il lussuoso appartamento di Kate. Con l’incupirsi delle vicende, la luminosità delle scene non cambia, creando un contrasto tutt’altro che sensato. La pesantezza dei temi trattati si perde nella immagini variopinte e negli ambienti poco evocativi. La scelta è stata sicuramente pensata ma non è d’effetto, anzi: la storia viene sminuita dalla leggerezza gridata dalle immagini.

Troppi plot twist in The Weekend Away

Un colpo di scena sorprende, due sconvolgono, tre stufano. Senza fare spoiler, possiamo solo dire che la scelta di bombardare lo spettatore con un evento inaspettato dopo l’altro non è ottimale. Viene da chiedersi costantemente: chi ha fatto che cosa?!

The Weekend Away rende plausibili anche le possibilità più assurde e, così facendo, fa scemare minuto dopo minuto l’interesse dello spettatore. A condire il tutto si aggiunge una recitazione tutt’altro che drammatica e profonda. Non solo la protagonista, ma tutti i personaggi sembrano usciti da una soap opera. Il drama è tanto, è stucchevole e sicuramente supera la componente crime e investigativa della storia. The Weekend Away è quindi un film da vedere se si ha voglia allo stesso tempo di thriller e di leggerezza: a parer nostro, un connubio alquanto improbabile.

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