Voyez comme ils dansent

In Voyez comme ils dansent Lise (Marina Hands) è una regista francese che attraversa il Canada in treno, da oriente erso occidente, cercando le immagini giuste per un suo documentario. Sulla strada incontra Alexandra (Maya Sansa), medico di frontiera, che in comune con Lise ha un uomo: un artista, funambolo bizzarro e clown triste che è scomparso nel nulla, marito della prima e poi compagno della seconda. Le due donne cercheranno così l’una dentro l’altra la ragione che ha spinto lo stesso uomo ad amare entrambe, in modi, tempi e continenti diversi imparando dalla reciproca sofferenza il prezzo che l’arte ha nella vita di chi le dedica tutto.

 

In Voyez comme ils dansent Claude Miller mette in scena questo menage romantico con grande grazia, avvalendosi di un affastellamento temporale tramite il montaggio di flashback con scene contemporanee che se da un lato disorienta lo spettatore dall’altro lo coinvolge ancora di più nella storia, punteggiando la pellicola di piccoli momenti spettacolari dei numeri di Vic Clèment (James Thiérrée). Miller annoda e snoda così le fila di un grande racconto, intimo e personale, che ricostruisce non solo una storia, ma una vita, un’anima.

Voyez comme ils dansent, il film

Ben presto però scopriamo che i personaggi principale di Voyez comme ils dansent non sono tre bensì quattro. Alle due donne e al misterioso artista si aggiunge il paesaggio canadese: potente, selvaggio eppere delicato sotto la coltre di neve che lo ricopre, straordinariamente cinematografico per la sua bellezza, anche grazie alle sapienti inquadrature di Miller.

Stella di Voyez comme ils dansent è senz’altro Maya Sansa, vero orgoglio italico all’estero, recita con disinvoltura e senza alcun tipo di accento in francese e in inglese, interpretando una discendente dei nativi americani del nord. I suoi trattidecisi e simmetrici,le sua pelle olivastra e i suoi colori scuri, insieme ad una rara espressività dello sguardo, ne fanno un’interprete perfetta e perfettamente credibile nell’economia del racconto, contribuendo in maniera decisiva ad aumentare il valore del film. Per quanto è incisiva la Sansa, tanto sembra insignificante la Lise di Marina Hands, sperduta in un Paese e in un paesaggio che non le appartengono e incredula nello scoprire la parte dolce, romantica, quasi umana, dell’uomo che pensava di conoscere.

Voyez comme ils dansent si chiude con il pensiero e l’immagine su Vic, sul suo balletto aereo insieme alle riprese aeree del Canada, e lo spettatore resta a vedere come, loro due insieme, l’uomo e la natura, danzano.

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