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Spider-Man Homecoming: Easter Eggs del film

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Spider-Man Homecoming: Easter Eggs del film

Come ormai ben sappiamo, i Marvel Studios sono i migliori a nascondere Easter Eggs nei propri film e Spider-Man Homecoming non fa certo eccezione. Di seguito alcuni dei riferimenti che il film di Jon Watts fa a fumetti, Universo Condiviso e vecchie rappresentazioni dell’Uomo Ragno, al cinema e non.

ATTENZIONE: l’articolo potrebbe contenere SPOILER per chi non ha ancora visto il film.

Spider-Man Homecoming recensione del film con Tom Holland

Scorpion

Il carcerato che intima a Adrian Toomes, nella prima scena post credits, di rivelargli chi è veramente Spider-Man, risponde al nome di Mac Gargan, nei fumetti l’alter ego di Scorpion. Il tatuaggio sul collo dell’uomo doveva mettere lo spettatore già sulla buona strada, ma la rivelazione del suo nome ne dà conferma. L’unico interrogativo che resta è sapere se il personaggio tornerà (e troverà il modo di evadere) nei prossimi film.

La T-shirt di Pepper

Come era già stato notato all’uscita del trailer, Peter Parker indossa, in quella che si rivela essere la scena finale del film, una T-shirt con un gioco di parole da nerd. La stessa maglietta è indossata anche da Pepper Potts. Precedentemente si credeva che potesse essere la stessa maglietta e che fosse un segno del fatto che Pepper e Tony si fossero lasciati, così come sembra essere avvenuto in Civil War. Il cameo di Gwyneth Paltrow smentisce questa ipotesi ma non abbiamo ancora la risposta al senso della maglietta.

Amazing Spider-Man #33

In ogni film di Spider-Man c’è un momento in cui l’eroe è in difficoltà e si rende conto di essere solo contro tutti. In Spider-Man Homecoming, questo momento arriva con una magnifica citazione letterale al lavoro di Steve Ditko in Amazing Spider-Man #33.

Il volto a metà

Sempre nella circostanza in cui cogliamo la citazione di Ditko, vediamo il riflesso di Peter nell’acqua in cui il suo volto è coperto per metà dalla maschera che galleggia in acqua. La rappresentazione è originaria dei primi fumetti dell’Uomo Ragno, in cui si utilizzava questa soluzione visiva per far capire al lettore che Peter sta usando il senso di ragno, o che in quel momento il lettore e l’eroe condividono un’informazione che non è condivisa con gli altri personaggi.

“Baciala”

Il più bell’omaggio alle passate storie d’amore cinematografiche di Spider-Man arriva in una sola scena e in rapida successione. Sappiamo che la tuta di Peter ha un’intelligenza artificiale che si chiama Karen, che consiglia al giovane di condividere con la bella Liz i sentimenti che prova per lei. Nella scena del salvataggio a Washington, quando Spidey è appeso a testa in giù nell’ascensore e cerca di aiutare i suoi amici, Karen suggerisce a Spider-Man di baciare Liz, mentre è a testa in giù di fronte a lei. Successivamente mentre l’ascensore precipita, Spidey prende al volo la ragazza che sta per cadere. In una sola scena il film di Watts rievoca sia il bacio con Mary Jane di Raimi, sia la caduta di Gwen di Webb. Un modo per omaggiare entrambi i registi ma per passare oltre.

Karen

La voce dell’intelligenza artificiale contenuta nella tuta di Peter in Spider-Man Homecoming è quella di Jennifer Connelly. Oltre a dare un volto umano a Karen, è bello notare che il corrispettivo maschile di Karen stessa, JARVIS (fino a Age of Ultron) è stato Paul Bettany, adesso Visione, e marito di Jennifer nella vita reale.

Jim Morita

Alfre Woodard è stata scelta per interpretare due personaggi differenti in Civil War e in Luke Cage, diventando un unicum nell’universo Marvel. Quanto Kenneth Choi fu annunciato nel cast di Spider-Man Homecoming si pensò a un effetto simile, dato che l’attore è stato Jim Morita in Il Primo Vendicatore e in Agent Carter. Tuttavia la Marvel ha portato avanti una decisione più complessa e anche romantica. In Spider-Man Homecoming, Choi interpreta il Preside Morita, e quando Peter va nel suo ufficio, alle sue spalle si nota la foto di suoi nonno, Jim Morita!

Miles Morales

Il personaggio di Aaron Davis, interpretato da Donald Glover, ha un ruolo apparentemente marginale, potrebbe diventare in seguito Prowler, ma quello che ci interessa è che accenna alla presenza di un nipote, la cui incolumità, nel Queens, è messa in pericolo dal circolare delle armi vendute da Avvoltoio. In Ultimate, il nipote di Davis è Miles Morales.

Il legame con Civil War

All’inizio di Captain America Civil War, potrebbe non essere sfuggito ai più che l’attacco di Crossbones (Frank Grillo) alla squadra di Cap è stato operato utilizzando delle armi che sono molto simili a quelle usate da Shocker nel film. Che Toomes abbia contrabbandato armi anche con i mercenari guidati da Crossbones?

La cintura di Thor

Tutto il film porta avanti la buffa organizzazione di Happy Hogan del trasloco di Tony Stark, dalla Stark Tower al nuovo quartier generale degli Avengers. Durante una delle comunicazioni di Happy con i traslocatori, Happy si vuole assicurare che la cintura di Thor venga impacchettata con il resto. L’oggetto magico, che nei fumetti viene utilizzato per sconfiggere Thanos, si chiama Megingjörð e potrebbe essere rivisto in Avengers Infinity War.

La vendetta di Thor

Durante la scena della rapina sventata, con annesso disastro sul finale, Spider-Man evita un colpo del ladro con la maschera di Thor che viene a sua volta colpito e manda a tappeto, involontariamente il ladro con la maschera di Hulk. Chi ha visto, nella scena iniziale del film, il leviatano dei Chitauri, avrà anche fresca in mente la scena in cui, in The Avengers, Thor viene mandato KO da Hulk.

Ultimate Spider-Man #42

Sempre in riferimento alla scena della rapina sventata, la scena è stata mutuata filologicamente da Ultimate Spider-Man #42, con la sola differenza che nel fumetto uno dei ladri indossa una maschera di… Batman!

Il cameo di Stan Lee

Il cameo di Stan Lee in Guardiani della Galassia Vol. 2 ci aveva fatto ipotizzare che il suo personaggio fosse sempre lo stesso attraverso tutti i film Marvel. Adesso, in Spider-Man Homecoming, Lee interpreta un abitante del Queens che, effettivamente, osserva Spidey mentre tenta di sventare un falso furto d’auto.

Da geek a professore

Martin Starr (Silicon Valley) interpreta nel film il professor Harrington, allenatore della squadra di decathlon. Tuttavia era già apparso in un film Marvel, esattamente nell’Hulk con Edward Norton in cui interpreta un personaggio senza nome, noto con il geek del computer. Non è difficile immaginare che quel geek si sia laureato e sia diventato poiun professore… se non fosse che successivamente è stato svelato che il suo personaggio era in effetti quello di Amadeus Cho, ovvero il Totally Awesome Hulk!

Bruce Banner

Sembra strano pensare che Peter abbia incontrato tutti i vendicatori tranne quello con cui potrebbe potenzialmente avere il rapporto migliore. Si tratta di Bruce Banner che, pur essendo uno scienziato e un uomo molto brillante, proprio come Tony, è in più emotivamente molto più morbido e potrebbe davvero instaurare un rapporto affettivo con il giovane Peter. La Marvel è stata così generosa con il Gigante di Giada da inserirlo nel film non come Vendicatore ma proprio come scienziato, onorando il suo lavoro per la comunità. Nell’aula di Scienze di Peter, sulla lavagna di fronte alla classe compaiono infatti molti ritratti di uomini di scienza, e tra Darwin, Curie e Tesla, vediamo in fondo alla fila anche il Banner di Mark Ruffalo.

Howard Stark

A scuola di Peter c’è un murales che celebra i benefattori e gli uomini di scienza a cui i ragazzi della scuola si ispirano. Al centro del murales campeggia il volto di Einstein. Sulla sinistra però si riconosce un altro volto, quello di John Slattery, che è stato Howard Stark. La scelta di utilizzare il volto anziano del personaggio invece di quello giovane visto ne Il Primo Vendicatore (Dominic Cooper) può far pensare a una nuova figura paterna per Peter.

Il dottor Abraham Erskine

Il personaggio, interpretato da Stanley Tucci, ha esordito in Captain America Il Primo Vendicatore e, dopo aver lavorato per Teschio Rosso, ha trovato la strada della redenzione lavorando al progetto Rebirth, che ha dato origine a Cap stesso. Nel film, Erskine è il primo a fare un discorso a Steve Rogers in merito alle responsabilità che i suoi poteri comportano, una specie del corrispettivo discorso che zio Ben fa a Peter sui “grandi poteri e grandi responsabilità“. Il volto di Tucci/Abraham Erskine è riconoscibile sul murales, nei pressi di quello di Stark.

La ferita di Tony

In molti si sono già scagliati contro il fatto che l’inserimento di Spider-Man nella timeline MCU ha forzato alcuni tempi e non è proprio perfettamente collocata all’interno dei vari avvenimenti. Tuttavia la scelta di replicare sul viso di Tony le ferite che ha riportato durante la battaglia di Civil War a opera di Bucky Barnes dimostra una volontà di precisione tipica del lavoro in casa Marvel.

Una melodia nota

Quando si ricorda agli spettatori la sigla anni ’60 di Spider-Man non è mai tempo perso e così Spider-Man Homecoming si apre con un riadattamento orchestrale della suddetta sigla, sul logo della Marvel. L’operazione, portata a compimento da Michael Giacchino, strizza l’occhio a quanto fatto anche da Sam Raimi in Spider-Man 1 e 2. Nel primo film infatti si sente il jingle suonato da una band di strada per le vie di New Yokr. In Spider-Man 2, la musichetta diventa una suoneria per cellulare. Nessun altro supereroe può vantare un tema musicale così radicato e riconoscibile.