Fuga in Tacchi a Spillo: recensione del film con Reese Witherspoon

La veretana regista di commedie Anne Fletcher (27 volte in bianco, Ricatto d’amore) torna al cinema per dirigere il premio Oscar Reese Witherspoon e la bellissima Sofia Vergara in Fuga in Tacchi a Spillo, ennesima incursione nel genere di riferimento non soltanto per la cineasta statunitense, ma anche per la Whiterspoon, che torna al genere che l’ha consacrata al grande pubblico dopo le parentesi drammatiche dell’ultima fase della sua carriera, tra cui Vizio di Forma e Wild.

 

La storia è quanto di più semplice e lineare una commedia senza alcuna pretesa abbia da offrire al pubblico: nel film la poliziotta Rose Cooper (Whiterspoon), decisamente rigida e attenta alle regole, dovrà proteggere Daniella Riva (Vergara), sexy ed estroversa vedova di un boss della droga, mentre vengono braccate attraverso il Texas da poliziotti corrotti e sanguinari criminali.

L’elemento che più colpisce di Fuga in Tacchi a Spillo è l’evidente e (forse) naturale alchimia generata dai personaggi della Whiterspoon e della Vergara. Le loro opposte fisicità contribuiscono a innescare dei meccanismi narrativi che, seppure prevedibili e per nulla originali, risultano alla fine della fiera anche divertenti: bassa, sempliciotta e buffa la Whiterspoon; giunonica, sensuale, classica “moglie-trofeo” la Vergara. È dunque sulla contrapposizione fisica, ma anche caratteriale, che gioca costantemente la commedia della Fletcher, trascinando le nostre “Thelma & Louise senza arte né parte” in un viaggio on the road carico di imprevisti e colpi di scena che nulla di particolarmente entusiasmante aggiungono ad una storia le cui parole chiave, azione e fisicità, rimbombano ad ogni goffa impugnatura d’arma di Rose o ad ogni sexy escamotage di Daniella per cercare di farla franca.

Fuga in tacchi a spillo trailerSenza andare a scomodare capisaldi della commedia americana a cui il film potrebbe essere erroneamente affiancato, è chiaro che Reese Witherspoon e Sofia Vergara danno il meglio di sé quando recitano insieme, perdendo entrambe di spessore nei rari momenti in cui si trovano da sole. I difetti di regia neanche si contano e la sceneggiatura impone troppo spesso alle due protagoniste di recitare sopra le righe e risultare per questo eccessive (soprattutto la Vergara). Ma a Fuga in Tacchi a Spillo, in uscita nei cinema italiani il 18 giugno, il ritmo non manca di certo.

Confezionando un prodotto a tratti divertente e pieno di entusiamo (almeno negli intenti), Anne Fletcher concilia senza infamia e senza lode quasi 85 minuti di comicità, palesandone anche all’occhio dello spettatore più distratto le numerose imperfezioni e senza rendere mai il suo lavoro un vero prodotto di qualità, lasciando che siano le sue attrici, con il loro feeling e il loro essere così agli antipodi, a reggere il gioco dall’inizio alla fine.

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Stefano Terracina
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fuga-in-tacchi-a-spillo-recensione-del-film-con-reese-witherspoonAnne Fletcher concilia senza infamia e senza lode quasi 85 minuti di comicità, palesandone anche all’occhio dello spettatore più distratto le numerose imperfezioni e senza rendere mai il suo lavoro un vero prodotto di qualità, lasciando che siano le sue attrici, con il loro feeling e il loro essere così agli antipodi, a reggere il gioco dall’inizio alla fine.